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Per Pio e Amedeo i Monti Dauni sono come la Toscana. E Lucera?

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di Costantino Montuori 
 
"Abbiamo scelto i Monti Dauni e, in particolare, il borgo di Sant'Agata di Puglia per girare le scene relative al Sud poiché questo è un territorio straordinario. Spesso si preferiscono località di mare per i film, ma per noi il Subappennino è la nostra Toscana, anzi meglio della Toscana!". Musica e parole di Pio e Amedeo. A registrarle il collega Saverio Serlenga per la testata giornalistica 'l'Immediato'. 
 
LA SPINTA DEL TURISMO CINEMATOGRAFICO 
 
Il duo comico 'made in Foggia' si è visto avvincere dal calore del pubblico in un recente incontro nel capoluogo provinciale. Teatro dell'appuntamento la 'Città del Cinema'. Una struttura che, nel periodo natalizio, ha registrato il maggior numero di biglietti staccati sull'intero territorio nazionale. 
 
Ammontano a 12mila i 'ticket' venduti che ne fanno la sala più frequentata d'Italia. Tutto sull'onda dell'interesse generato dalla pellicola 'Belli Ciao'. Proprio quella con protagonista il binomio foggiano. 
 
QUALE RUOLO PER LUCERA? 
 
A corollario delle dichiarazioni, rese dalla coppia artistica di casa nostra, c'è da porsi un interrogativo nient'affatto retorico. Se i Monti Dauni potrebbero assurgere al ruolo di 'Toscana della Capitanata', Lucera riuscirebbe a tramutarsi in una sorta di novella Firenze? Oggi come oggi la risposta è di senso negativo. E non stiamo a soffermarci sulle 'millemila' ragioni perché lo sia. 
 
Resta il fatto che il 'turismo cinematografico' è già un volano per l'economia locale. Qualora non si riuscisse a fungere da capofila di un fenomeno ai primi vagiti, pensiamo quantomeno a (per)seguire il processo di riscoperta e rinascita del Preappennino. È plausibile? Certo che sì sebbene sia il minimo sindacale. 
 
UN PROGRAMMA DI 'INNESTI' PER IL PREAPPENNINO 
 
L'esempio di partenza è quello del contenitore programmatico 'Innesti - Monti Dauni', presentato nella nostra città sul finire di settembre da due giovani laureati. Sara Nazzaro e Angelo Tosches i loro nomi. 
 
Obiettivi dichiarati l'incremento dei flussi turistici ed il miglioramento delle politiche giovanili. Dalla creazione di posti di lavoro in vari ambiti, passando per il potenziamento dell'istruzione di base e, con essa, della formazione universitaria attraverso corsi, master e scuole estive con sedi nelle località preappenniniche. Un impianto progettuale ambizioso in cui la comunità lucerina è chiamata a far la sua parte. Fattivamente stavolta. 
 
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