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Dell'Aquila: 'Contenitori allargati sono l'Omicron della politica'

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di Costantino Montuori 
 
Smentisce ogni possibile accordo tra il Partito Democratico di Lucera e il civismo di casa nostra. Quello che per sei anni di filato ha retto le sorti di palazzo Mozzagrugno sotto le insegne della coalizione 'Facciamo Piazza Pulita'. 
 
Il consigliere comunale democratico, Antonio Dell'Aquila ha messo penna su carta, in formato social, per far conoscere il suo orientamento. Lo ha fatto con nettezza e senza girarci attorno. Anche e soprattutto rispetto alla centralità da restituire alla Provincia di Foggia, intesa tanto come Ente pubblico quanto come territorio. Un intervento, quello del dirigente dem, che giunge in vista del Congresso cittadino per l'elezione del Segretario di Circolo e dell'esecutivo locale. Vi lasciamo alla sua disamina. 
 
"A breve si celebreranno le elezioni provinciali. Una elezione, come si dice,  tecnicamente di secondo livello. Dove votano solo gli eletti, i consiglieri, e non i cittadini. 
 
Questa procedura, di fatto, svilisce il confronto politico. I candidati cercano consenso, utilizzando la rete dei rapporti personali senza quasi mai dire ciò che intendano fare una volta eletti", spiega l'alfiere piddino. 
 
LE PRIORITÀ DELL'ENTE PROVINCIA 
 
"Oggi abbiamo sul tavolo una serie di emergenze che l'Ente Provincia ha tra le proprie prerogative. Ritornare ad essere un organismo di programmazione, ad esempio, istituendo una seria 'task force' sul 'Pnrr' a supporto anche dei Comuni. Occuparsi al meglio delle questioni ambientali e noi, a Lucera, ben sappiamo come su questo tema occorra vigilare. E poi seguire l'edilizia scolastica affinché non accada più la vergognosa vicenda del Convitto Bonghi. Pensiamo a quando chiudevano il telefono in faccia alla Dirigente invece di provvedere alla necessaria manutenzione. Bisogna occuparsi delle strade, vedi la Lucera-San Giusto dove gli abitanti di quella frazione vengono presi in giro da anni. E tanto altro ancora", prosegue l'amministratore lucerino. 
 
NESSUNA INTESA ELETTORALE CON I CIVICI 
 
"Avviso ai naviganti. Da qualche parte è apparso, pare su un net journal, che gli eletti del Pd di Lucera si siano accordati con candidati civici. Errore. Voteremo, come è normale che sia, i candidati presenti nelle liste del Partito Democratico. Lo ripeto, il Pd non è un autobus dal quale si sale e si scende a piacimento. Buone cose", parola di Dell'Aquila. Un messaggio chiaro e forte che ha prende le distanze dalla rotta 'emilianista' delle larghe intese sia in Regione, sia in provincia. Così ci pare di poter dire. 
 
RIFLESSIONI SUL 'TURBOCIVISMO' 
 
Parafrasando il filosofo Diego Fusaro si potrebbe parlare di 'turbocivismo' se si indirizza lo sguardo agli scenari della politica sia foggiana, sia pugliese. Una fusione a freddo tra mondo partitico e movimenti civici che proprio non va giù ad Antonio Dell'Aquila. 
 
"Sono ben 64 i candidati per l'elezione del Consiglio Provinciale che si terrà il prossimo 30 gennaio. Una pattuglia di liste e di persone egemonizzata da candidature cosiddette civiche.
Infatti vi sono le liste promosse dal Presidente, dai Sindaci, dai consiglieri.
La persona sostituisce i partiti, i programmi, la politica", fa rilevare l'esponente del Piddì. 
 
"Questo deforme contenitore che ingloba tutto ed il contrario di tutto, che è la degenerazione dell'originale impegno della società civile, è la variante Omicron del quadro politico pugliese. Quella più contagiosa, che sta scacciando i partiti e le regole dell'impegno nelle Istituzioni", prosegue. 
 
"Siamo dunque nella stagione degli eletti dalle mani libere. Essere nelle Istituzioni senza un progetto né un destino. Un esempio? A Lucera tre candidature di tre civismi distinti. Qualcuno mandi i caschi blu a salvarci". Queste le conclusioni di Dell'Aquila. Il dibattito-diatriba è destinato ad arricchirsi di capitoli nuovi e, forse, anche diversi. Vedremo.

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