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Sul Tribunale lucerino Angiola alimenta nuove attese

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A cura di Costantino Montuori 
 
Sembra un fervido auspicio. Di quelli da clima di fine anno. Sia pur 'in mente Dei', vale a dire, al passo d'avvio. 
 
Il parlamentare Nunzio Angiola, prima della sosta natalizia alla Camera, ha depositato una richiesta che tocca la realtà lucerina. 
 
Obiettivo di fondo: porre la riforma della geografia giudiziaria sotto la lente di ingrandimento degli organi governativi. Si tratta di quella che, a partire dal 2012, ha decretato la fine dei cosiddetti 'Tribunali minori'. E tra essi anche la scomparsa del presidio di Lucera. 
 
Stavolta il tentativo sembra volersi spingere oltre, aprendo ad una più ampia base di consensi. Come? Puntando, per dirne un paio, sia sul fenomeno della 'desertificazione della giustizia', sia sul contrasto al dilagare del crimine e delle organizzazioni mafiose. Il tutto sulla spinta del 'Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza'. 
 
IN BALLO UNA MOZIONE DEL 13 OTTOBRE 
 
"Sono particolarmente soddisfatto per questa nuova, importante apertura da parte del Governo, che fa seguito all'impegno assunto il 13 ottobre nei miei confronti e di tutti gli italiani con l'approvazione della Mozione 1-00498", fa sapere l'uomo politico di Azione. 
 
ANGIOLA: "IMMINENTE LA RIVISITAZIONE DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA" 
 
"In quell’occasione il Governo prendeva atto del fatto che la soppressione dei 'Tribunali minori', prevista dal Decreto Legislativo del 7 settembre 2012, numero155, aveva determinato conseguenze molto negative, in particolare nei territori più esposti a fenomeni di criminalità”, prosegue il coordinatore provinciale nonché delegato nazionale alle 'Aree interne ed ai piccoli comuni' per i calendiani. 
 
"Sono sicuro che, alla luce dei reiterati impegni assunti, la rivisitazione della geografia giudiziaria sia praticamente imminente, soprattutto con riferimento ai territori più interessati da infiltrazioni mafiose e criminali". 
 
Lo ha ribadito il quasi 53enne parlamentare nativo di Taranto, ma parecchio attivo in quel di Foggia, presso la cui Università è docente ordinario nonché direttore, dal 2005, dell'Osservatorio-Laboratorio sulle Amministrazioni Pubbliche. 
 
MARTEDÌ 28 DICEMBRE ENNESSIMO OMICIDIO A FOGGIA 
 
Nel Foggiano delinquenza, criminalità, mafia sono vocaboli declinati nella quotidianità. Basti pensare all'ultimo omicidio, registrato in queste ore nel capoluogo dauno. Un 32enne è stato freddato, davanti casa, con sette colpi di arma da fuoco. C’è qualcos'altro da aggiungere? Le evidenze fattuali parlano da sole. Con tutta la loro sanguinaria eloquenza. 
 
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