Alla Dante Alighieri di Lucera un incontro sulla ‘Sicurezza stradale’ e la ‘Cultura della legalità’

Il 13 dicembre, dalle ore 9.15 alle ore 10.15, tutti gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” hanno partecipato ad un incontro di sensibilizzazione e di formazione in materia di “Sicurezza stradale” e “Cultura della legalità”. Tale iniziativa, finalizzata ad implementare l’offerta formativa dell’Istituto, si pone nell’ottica di creare un sistema formativo integrato tra Scuola, Istituzioni e Territorio, capace di sostenere i diritti di cittadinanza attiva. L’incontro, che, per ragioni di sicurezza, si è svolto da remoto, permettendo a tutte le classi seconde di collegarsi dalle proprie aule alla stanza virtuale appositamente creata, ha visto la partecipazione, oltre che della Dirigente scolastica, prof.ssa Chiechi Francesca, del Comandante della Polizia locale di Lucera, dott. Beniamino Amorico, e del Comandante della Compagnia dell’Arma dei Carabinieri di Lucera, Cap. dott. Vivaldi Marco.
I due relatori hanno così alternato i loro interventi: nella prima parte dell’incontro il Comandante della Polizia ha fornito delle nozioni sul Codice stradale, sui requisiti per guidare i veicoli, sulle norme di comportamento da tenere in strada (soffermandosi sull’importanza di avere un atteggiamento improntato alla prudenza, onde evitare di incorrere in sanzioni), sulla sicurezza urbana, per poi concludere con delle informazioni relative alle buone pratiche da tenere nel caso in cui si utilizzino i monopattini. Nella seconda parte dell’incontro, il Comandante dei Carabinieri, invece, ha spiegato quali sono i compiti del Corpo dell’Arma da lui rappresentato, per poi ribadirne le finalità, ossia la lotta alla criminalità e la tutela della legalità.
Successivamente, ha invitato i ragazzi a descriversi su dei foglietti di carta attraverso quattro domande chiave (Chi sono? Cosa mi piace fare? Cosa non mi piace fare? Chi vorrei essere?), finalizzando tale attività a far emergere l’identità di ciascuno, appunto perché il senso della legalità comincia dall’avere rispetto di sé stessi. Non sono mancate, infine, delle riflessioni, scaturite in seguito all’intervento della Dirigente, sulle violenze tra gruppi di adolescenti presenti nel nostro territorio, di fronte alle quali sono stati suggeriti ai ragazzi i giusti comportamenti da adottare per difendersi.