Romana di 72 anni si laurea con una tesi su Lucera

Settantadue anni e non sentirli. Tanti, ad agosto, ne ha compiuti Rosanna Brescia.

A settembre si è laureata in Scienze Storiche alla 'Sapienza' di Roma. Lo ha fatto difendendo la tesi dal titolo 'Il monachesimo femminile. Insediamenti delle Celestine in Puglia e il Monastero di Santa Caterina di Lucera'.

È questo il 'fil rouge' che la lega alla realtà storico-culturale lucerina. Basti pensare che quel lavoro, conclusivo dei suoi studi universitari, è stato scritto tutto a mano. Senza macchina da scrivere. E senza pc, tablet o laptop. Nulla di tutto ciò.

Un ritorno alla scrittura, nella sua prima e più pratica espressione, che trova origine nel suo essere stata maestra elementare.

Rosanna, in età matura, si è rimessa in discussione iscrivendosi all'Università. Man mano ha ripreso dimestichezza con libri e dispense, dedicandosi ad una materia ostica qual è la Paleografia Cristiana.

Il ritorno tra i banchi è racchiuso in una dedica speciale. Quella a sua figlia. Una ragazza scomparsa, per malattia, quando era ancora molto giovane.

Ma c'è di più: Rosanna Brescia ha concluso la sua esperienza, nell'ateneo della Capitale, mentre accudiva la madre ultranovantenne.

Un esempio di devozione filiale e di dedizione ai doveri di studentessa che non necessita di sottolineature.

Per anni, questa donna, ha trasmesso i grandi valori dell'esistenza umana ai più piccoli. Da adulta ne ha fatto tesoro.

In quest'ultimo scorcio, passato tra vita vissuta e ricerca storica, la nostra città ha recitato la sua parte. Soprattutto se si considera che l'ex Monastero di Santa Caterina si appresta ad ospitare alloggi sociali in regime di edilizia residenziale pubblica.

Da lucerini possiamo andarne orgogliosi, così come Rosanna Brescia può essere fiera di se stessa. Ne ha tutte le ragioni.

Costantino Montuori

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Foto di Tommaso Lanciano

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