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Grandi riscontri di successi a livello nazionale per Anna Delle Noci, pittrice e poetessa foggiana

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Anna delle Noci, nata a Barile (PZ), vive a Foggia. Fin da piccola mostra passione per l'arte in genere e, in particolare, per poesia e pittura. Cresce alla scuola del pittore Francesco Paolo Delle Noci, suo fratello, artista di livello internazionale, che gli ha fatto da maestro, esprimendosi con opere pittoriche in diverse tecniche e inoltre realizzando anche opere di scenografia teatrale.
Maturando nello stile e nella tecnica comincia anche a comporre testi poetici, pubblicati in varie antologie, inerenti alle proprie opere, che esprimono in simbiosi con esse la propria ispirazione interiore.
Oltre a diverse estemporanee, partecipa a numerose rassegne d'arte e mostre collettive in Italia e all’estero tra cui Pazin  in Istria-Croata con X-CHANGE.

Supera diverse selezioni per partecipare a mostre internazionali, risultando finalista a Bari con “WOMEN IN ART”, “NOTTI SACRE D’ARTE”, “BIBART” e a Melfi con DipingiMelfi, ricevendo diverse Menzioni Speciali, Menzioni d’Onore e Menzione dei Giornalisti.  Riceve il secondo premio “PRESEPIUM” a Foggia nel 2011; premio Giuria Popolare al concorso “PASQUALE CASTELLANETA” a Gioia del Colle nel 2012; secondo premio “ARTE NELL’ARTE” a Foggia nel 2017, Premio dell’Organizzazione a PALABRA EN EL MUNDO, tenutosi a Bari nel 2018, secondo premio a Creatività Itinerante nel 2019 e nel 2021, e primo premio al concorso ICONAVETERE a Foggia, sempre nel 2019.
Riscuote grande successo nella sua personale di pittura “IL COLORE DEI SOGNI” tenutasi a Foggia nell’aprile 2016 e nelle bi-personali “PERCORSI DI LUCE” tenutesi a Melfi, a Bisaccia e a Venosa tra il 2018 e il 2019 e soprattutto  suscita  grande eco la sua personale a Bourge-en-Bresse in Francia, nel 2019,  dove espone ben trenta opere e per ben due volte scrivono di lei su LE PROGRES, giornale a tiratura nazionale. Nel 2020, su invito di Giuseppe D’Urso, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, tiene una personale a Foggia, a Parcocittà, dal titolo COLORI DI SPERANZA: un percorso che cominciando dalla visione del male si snoda visivamente in quelli che sono i suoi vari risvolti, per poi risalire la china verso la rinascita fino ad arrivare alla visione del bene supremo; un cammino di speranza che, in piena pandemia, ha voluto rappresentare un augurio di rinascita per tutti.

Le sue opere figurano in numerosi cataloghi anche di livello internazionale tra cui quelli di  X-CHANGE (artisti italiani in Croazia) del 2013, Dipingimelfi, il catalogo ARTE E ARTISTI CONTEMPORANEI della edizioni PAGINE del 2016 e l’Annuario d’Arte L’ELITE di Artitalia Edizioni, curato da Philippe Daverio del 2019 con una recensione del critico d’arte dott. Vito Cracas. Hanno scritto per lei: anche l’Art Director Indipendente Giulio Venezia, “LE SENSAZIONI DEL VERO”, la giornalista, poetessa e critico d'arte Anna Sciacovelli "VOCE DELLE ONDE” e “UNA FELICE RICERCA INTERIORE” e la poetessa, scrittrice e giornalista Maria Teresa Infante, accorate e penetranti recensioni della sua pittura.  
Fin da piccola ha mostrato una propensione per l'arte in genere,esprimendosi nella pittura e nella poesia componendo versi, sia in italiano che in vernacolo foggiano, spesso inerenti ai propri dipinti, che esprimono in simbiosi con essi la propria ispirazione interiore.
Nel 2014 pubblica sette sue poesie nell'antologia della collana "Sentire" e nel 2015 altre 13 sue poesie nella collana "Ancore" entrambe delle Edizioni Pagine di Poeti e Poesie, che pubblica anche  sul sito You tube due video dedicati a due sue composizioni. Nel  2015 partecipa alla 26^ Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Rosario Piccolo” e viene scelta per la pubblicazione della sua poesia “La Vergine degli Abissi” in un’antologia, nella sezione “Santi e Poeti d’Italia”.

Sempre nel 2015 pubblica una Silloge di quindici poesie nell’antologia della collana “Paroleinfuga” della Aletti Editore. Nel 2018 riceve “MENZIONE SPECIALE” al concorso Poeti di Capitanata a Vieste.
Altre sue poesie vengono pubblicate nell’antologia “Ciò che Caino non sa –  LE MANI DEI BAMBINI”, in TERRE D’ITALIA (Poesie e dintorni di Capitanata), CIÒ CHE CAINO NON SA del 2020 e del 2021 a cura dell’ Oceano Edizioni;  in PALABRA A COLORI del 2019 e in CONNESSIONI del 2020 della WIP edizioni.
Nel 2012 riceve il 3° premio ad un concorso di poesia religiosa a Foggia, in onore della Madonna di Guadalupe.
Riceve diverse Menzioni di Merito, Menzione Speciale di Lode e Menzioni d’Onore in vari concorsi, tra cui Poeti e poesia di Capitanata, Poeti e poesie del Gargano;
Menzione d’Onore a CIÒ CHE CAINO NON SA - sez. violenza minori nel 2020;
Segnalazione di Merito al Premio Città di Foggia, nel concorso CIò CHE CAINO NON SA – sezione violenza donne;
Menzione d’ Onore al Premio CREATIVITA' ITINERANTE del 2021;
infine 3° Premio per la sez. Poesia in Vernacolo, al Concorso Internazionale di Letteratura PER TROPPA VITA CHE HO NEL SANGUE dedicato alla memoria della poetessa Antonia Pozzi.
Le sue poesie, sia in italiano che in vernacolo foggiano, spesso ispirate ai suoi dipinti, a volte diventano canzoni in un connubio tra le varie espressioni Dell'arte. Non  nascono in un ordine preciso ma a seconda dell'ispirazione, che trae da ciò che ci circonda, un paesaggio, un avvenimento, una meditazione, un personaggio, uno stato d'animo.

Ciò che caratterizza la pittura sono le linee curve che si diramano da un punto e diventano onde dai colori molto vivaci, che rappresentano l’ essere umano e la natura strettamente connessi tra loro: a volte il corpo umano diviene parte della natura, come nel dipinto sull’ulivo, a volte la natura viene personificata diventando essere vivente e pulsante del creato in un connubio imprescindibile. Fondamentalmente il messaggio che ne scaturisce è sempre positivo e improntato alla speranza nel rispetto della natura e dell ’essere vivente.
La  sua principale forma d’espressione è comunque la pittura.
I sogni nel cassetto da aprire e tirare fuori all'aria, sono tanti ma aspetta tempi migliori,sicuramente le mostre personali sono quelle che danno maggiore soddisfazione per il contatto diretto col pubblico da cui scaturisce sempre un piacevole dialogo costruttivo.

Vincenzo Battista

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