SPETTACOLI Teatro         Pubblicata il

A mort di subito: una serata magica nell’anfiteatro di lucera

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Il Gruppo Amici dell’Arte di Lucera, dopo aver festeggiato 50 anni di attività il 12 dicembre 2019 e dopo una lunga pausa dovuta al Lockdown, sono tornati in scena con la commedia “A mort di subito”, uno spettacolo spumeggiante ambientato nell’atmosfera magica dell’Anfiteatro romano.

La bellissima serata ed il clima particolarmente mite hanno fatto da cornice alla rappresentazione che gli attori della compagnia lucerina hanno regalato ad un pubblico attento e pronto ad applaudire le battute che l’autore Germano Benincaso ha inserito a supporto di una vicenda che, sebbene paradossale, ha coinvolto gli spettatori fino all’epilogo e al tradizionale lieto fine.

Tutti i protagonisti di questo lavoro hanno mostrato grande padronanza e uno straordinario affiatamento dovuto all’interpretazione di centinaia di spettacoli portati in scena non solo a Lucera, ma nei teatri di tante città su tutto il territorio nazionale.

Alle ore 21 precise, così come previsto nel programma della Rassegna Muse e stelle organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese e dal Comune di Lucera, il presentatore Dino Russo ha dato inizio all’evento e subito dopo si sono accese le luci sulla stupenda scenografia realizzata da Giuseppe Grasso che ha riprodotto con dovizia di particolari l’aia di un podere di campagna, con tanto di pozzo, pollaio e attrezzi agricoli.

Lina Carratù, vincitrice di numerosi premi per la sua bravura nell’interpretare i ruoli di popolana, ha mostrato ancora una volta il suo talento nella parte di “Ginella”, protagonista femminile della commedia. Al suo fianco si sono alternati gli altri protagonisti della vicenda: Arturo Monaco, che ha raccolto applausi a scena aperta per la sua mimica e per la sua ineguagliabile comicità, e Lello Spagnuolo che è stato la sua validissima “spalla”. Il ruolo di Luzzille, il “morto di subito”, è stato interpretato dall’autore della commedia Germano Benincaso il quale ha saputo regalare a questo personaggio la sua capacità di recitare con una varietà di espressioni che vanno dall’ironico, al comico e al drammatico. Per questo suo modo così intenso di impersonare un ruolo all’interno di una commedia, la Federazione Italiana Teatro Amatori gli ha assegnato il premio come miglior attore per la sua interpretazione di “Domenico Soriano” in Filumena Marturano, il capolavoro di Eduardo De Filippo.

Il successo e gli applausi del pubblico hanno sottolineato, a fine spettacolo, la bravura di tutti gli altri interpreti della commedia: Michele Ieluzzi, impeccabile nel ruolo del “becchino”; Domenico Tutolo che si è dovuto improvvisare “prete”; Maria Strazioso, preziosa nell’aiutare la comare a piangere il “morto”; Antonio Cuppone, nella parte nel collerico “Ze Necole”, affiancato dall’infermiera Marcella Cogato e dal “postino” Luigi Follieri e da Luigi Granieri che ha impersonato “don Carmine”, il padrone del podere nel quale è stata ambientata la storia.

Molto ben curate sia le luci, sia l’audio, le musiche e gli effetti speciali che hanno accompagnato i momenti più importanti della rappresentazione.

Sebbene, come già detto, la commedia ha offerto momenti di grande divertimento e comicità, non sono mancati spunti di riflessione che il pubblico ha saputo cogliere nel testo che, in italiano o tradotto in vari dialetti, è stato rappresentato da tante compagnie in tutta l’Italia.

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