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Piano di Sviluppo Locale - Lucera & Monti Dauni (PSL-LMD) e PNRR Introduzione

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Piano di Sviluppo Locale - Lucera & Monti Dauni (PSL-LMD) e PNRR Introduzione
Le direttrici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) concorrono, da un lato, alla mobilità sostenibile con il potenziamento delle infrastrutture di trasporto privilegiando quello ferroviario, al potenziamento delle infrastrutture digitali e al miglioramento dell’offerta dei servizi annessi; dall’altro, all’incremento della dotazione di infrastrutture sociali e di servizi per la promozione e la garanzia dei diritti di cittadinanza a cominciare dalla salute, alla transizione ecologica verso un’economia circolare e una migliore gestione dei rifiuti con produzioni a bassa emissione di carbonio.
Nello specifico il PNRR per il Sud vuole essere un’azione coordinata di rilancio degli investimenti nella prospettiva di medio periodo, che si pone l’obiettivo di contribuire a ridurre il divario Nord-Sud sul versante economico e delle infrastrutture, e a favorire l’inclusione sociale e territoriale per spezzare l’isolamento di alcune aree del Mezzogiorno e dei cittadini in condizioni di bisogno. Un piano da calare nelle realtà locali con progetti credibili e utili alla comunità, finalizzati a sostenere la ripresa economica all’insegna della transizione ecologica, ad avviare e consolidare processi di innovazione coerenti con il Green Deal.
LNT ha sollecitato da mesi le amministrazioni locali e le associazioni di categoria ad esprimere i fabbisogni del territorio, condivisi con i cittadini, con con un piano di sviluppo organico di più ampio respiro vista anche l’opportunità del PNRR. E non solo con una serie di liste della spesa assemblate poi dall’ amministrazione provinciale (come e con quali criteri di priorità?) per sottoporle all’approvazione agli enti di finanziamento. Un piano di sviluppo non sostitutivo dell’elenco del fabbisogno comunale, ma integrativo e inerente ad un area più ampia ma omogenea della Capitanata, quale potrebbe essere Lucera e i comuni del sub appennino dauno. Un piano più orientato al fabbisogno infrastrutturale e al rilancio di Agricoltura e Turismo, da sottoscrivere congiuntamente dai sindaci dei comuni interessati e da presentare alle amministrazioni provinciali e regionali.
E’ stato fatto? Non ci risulta. Perciò LNT ha provato a cimentarsi in questo compito.
Il Piano di Sviluppo Locale - Lucera & Monti Dauni (PSL-LMD) tracciato da LNT è impostato nella logica di una progettualità organica di sviluppo ecosostenibile, finalizzata ad avviare l’Agricoltura e il Turismo nella direzione della sostenibilità, della qualità e della competitività. Una progettualità, inclusiva di raccordi sinergici tra territori limitrofi, essenziale per potenziare e integrare in modo organico e razionale le principali reti infrastrutturali della Capitanata: dalle reti ferroviarie a quelle stradali, dal porto di Manfredonia all’aeroporto di Foggia.
Un piano di sviluppo come strumento per pianificare organicamente le richieste di investimenti necessari per affrontare adeguatamente le grandi trasformazioni determinate dalle transizioni digitale e verde, per colmare i divari territoriali e sociali, per migliorare la qualità della vita, e
 
soprattutto per rispondere alla vera emergenza della Capitanata: il lavoro, in particolare per i giovani e per le donne.
Di seguito le direttrici d’investimento sviluppate nel PSL-LMD:
1. MISSIONE INFRASTRUTTURE  Infrastrutture di trasporto  Infrastrutture idriche
2. INVESTIMENTI A SOSTEGNO DELLO SVILUPPO LOCALE  Agricoltura
 Turismo e Cultura
3. MISSIONE RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA
4. MISSIONE SALUTE
5. MISSIONE TRANSIZIONE DIGITALE
con l’elenco delle fonti di finanziamento (oltre ai fondi del PNRR). Su questo terreno, sicuramente i politici locali saranno più bravi di noi e sapranno indicarci con più accuratezza i fondi da cui attingere per finanziare gli interventi possibili:
1. Fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE),
2. Fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione (FSC) per le aree sottoutilizzate del
paese (ex FAS),
3. Fondi regionali - Programma Operativo Regionale (POR) Puglia,
4. Contratto Istituzionale di sviluppo di Foggia (CIS Capitanata)
5. Programma di Sviluppo Rurale 2021-2027 (PSR Puglia) .
Da notare che per il ciclo di programmazione 2014-2020, tra fondi europei, e cofinanziamento nazionale sono stati assegnati all’Italia circa 140 miliardi di euro (fonte Forum PA).
Questi fondi andrebbero spesi tutti e nel modo migliore, senza disperderli in mille rivoli disarticolati e senza lasciarne una parte non inutilizzata, come è accaduto spesso in passato.
 
MISSIONE INFRASTRUTTURE
Infrastrutture di trasporto
Il PNRR prevede espressamente: “L'aumento dell'uso della ferrovia – a fini privati e commerciali – e una maggiore integrazione dei diversi modi di trasporto possono contribuire alla decarbonizzazione e all'aumento della competitività del Mezzogiorno” . E ancora: "Per aumentare i volumi delle merci su rotaia, è necessario aumentare la capacità della rete e dei nodi ma occorre migliorare anche i collegamenti tra la rete ferroviaria e i porti e gli aeroporti." Purtroppo la grave carenza di una infrastruttura intermodale funzionale in Capitanata sia a livello di nodi (porto di Manfredonia, aeroporto di Foggia non ancora attivo) che di interconnessione con il trasporto ferroviario (carente) e stradale (scadente), è un ulteriore elemento di debolezza per lo sviluppo del Turismo e dell’Agricoltura moderna orientata al raggiungimento di nuovi mercati.
LE PROPOSTE
 Ampliare la ferrovia leggera Lucera-Foggia includendo gli Ospedali Riuniti, l'aeroporto e la nuova stazione dell’alta velocità di Foggia Sud; estenderla fino San Severo e Manfredonia. Aprendo così la “strada ferrata del pomodoro” verso il Porto di Manfredonia per dare nuovi sbocchi commerciali alternativi alle attuali destinazioni del pomodoro e, più in generale, dei prodotti agroalimentari della Capitanata.
 Completare i lavori per rendere operativo l’aeroporto civile di Foggia, da impiegare stabilmente anche per i voli di linea incentivando, con fondi regionali, le compagnie aeree ad inserire Foggia nelle loro rotte, per contribuire a far "decollare" il Turismo della Capitanata. Integrarlo in una rete di trasporti che incrementi ed agevoli la fruizione dei potenziali passegeri (ferrovia leggera/navette di collegamento con la stazione centrale).
 Potenziare il porto di Manfredonia e la sua rete logistica. Per dare nuovi sbocchi commerciali alternativi alle destinazioni delle produzioni agroalimentari della Capitanata.
 Realizzare la tratta ferroviaria Lucera-Campobasso per rompere l’isolamento dei Comuni dei Monti Dauni rendendo quei territori finalmente “connessi e inclusivi”. Opera ritenuta determinante per ripensare uno sviluppo economico sostenibile basato anche sul Turismo, e per arrestare l’emorragia dello spopolamento giovanile prospettando loro opportunità concrete di lavoro e una rete di trasporti che garantisca una mobilità adeguata alle moderne esigenze lavorative e di socialità. La tratta permetterà di aprire anche un varco merci tra la Capitanata e le zone interne del Molise.
 Potenziare il tratto Lucera-Campobasso della statale SS17, in alternativa alla eventuale mancata realizzazione del tratto ferroviario corrispondente.
 
 Potenziare il tratto Foggia-Termoli della statale SS16, per favorire lo spostamento merci tra nord e sud della Capitanata, lo spostamento dei turisti verso l’ entroterra dei Monti Dauni e per collegare agevolmente San Severo e i comuni limitrofi con il porto di Manfredonia. Senza dover realizzare un nuovo tracciato stradale che possa lambire il settore meridionale del Parco Nazionale del Gargano con problematiche di impatto ambientale non indifferenti .
 Completare la “Strada Regionale 1 – Tratto Ponte di Bovino - Poggio Imperiale”, un opera attesa da decenni. Il tratto va dallo svincolo con la S.P. 110, presso la frazione di Radogna nel comune di Bovino, all’innesto sulla SS. 16, in prossimità della frazione di Ripalta nel comune di Lesina (circa 83 Km di percorso).
 Potenziare la viabilità secondaria con San Severo e i Comuni dei Monti Dauni, con interventi migliorativi per la sicurezza, di manutenzione straordinaria per sistemazione frane causate dal dissesto idrogeologico che rende i collegamenti odierni assolutamente problematici.

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