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Comitato Nazionale Tribunali Accorpati chiede riapertura dei Tribunali

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Il Direttivo del Comitato Nazionale dei Tribunali Accorpati (Comitato di Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità) - che raccoglie le rappresentanze amministrative, forensi ed associative delle città sedi dei trenta Tribunali soppressi a seguito della riforma della geografia giudiziaria - rappresenta quanto segue:

- considerato che la riforma della geografia giudiziaria non ha fatto conseguire nessuno dei due obiettivi prefissati, quello del risparmio di spesa (non avvenuto) e quello della maggiore efficienza della giurisdizione (quest’ultima venutasi invece ad ulteriormente congestionare presso gli Uffici Giudiziari accorpanti);

- ritenuto che le ragioni già esposte con precedenti relazioni e comunicazioni sono rimaste immutate nella loro congruità e validità;

- considerato, in questa sede molto sinteticamente:

. che vi è necessità di decongestionare gli Uffici accorpanti, atteso che i tempi di risposta della Giustizia al cittadino si sono allungati, e che tale necessità si appaleserà preminente anche allorché verrà superata l'attuale emergenza sanitaria,

. che l'esigenza dell'incremento della digitalizzazione implicherà l'ulteriore necessità che gli uffici giudiziari accorpanti siano alleggeriti dall'enorme flusso di depositi telematici;

. che vi è da condividere ogni iniziativa in tema di utilizzo delle risorse provenienti dal Recovery Plan, con riguardo alla revisione della attuale geografia giudiziaria;

. che l’esigenza di celerità e di vicinanza del Servizio Giustizia al cittadino, in uno a quella attinente alla sicurezza, porta a sollecitare una presenza ben più capillare di presidi giudiziari sull’intero territorio nazionale;

. che le condizioni di gran parte dei richiamati Palazzi di Giustizia sono decorose e possono implicare, per la loro piena funzionalità, l'impiego di fondi assolutamente limitati rispetto a quelli destinabili al Settore Giustizia secondo le ripartizioni di cui al Recovery Plan, nonché, come riferito al capoverso che segue, in virtù degli impegni di spesa cui sono disponibili le Regioni;

. che vi è pertanto la concreta possibilità di utilizzo, in tempi assolutamente brevi, delle strutture che ospitavano i presidi di Giustizia soppressi, e comunque vi è la manifesta esigenza del ripristino degli Uffici Giudiziari soppressi - anche laddove non vi siano più le preesistenti strutture -, e ciò altresì sulla scorta di lodevoli iniziative assunte già da alcune Regioni (come l’Abruzzo e le Marche, ed altrettanto sono in procinto di fare la Sicilia e la Campania), le quali hanno adottato proposte di legge finalizzate alla riapertura dei Tribunali soppressi, mediante l’intervento finanziario delle Regioni medesime e degli Enti Locali, per quanto attiene ai costi di manutenzione, da far condividere ed estendere a tutto il territorio nazionale come disposizione legislativa da adottarsi con agile percorso parlamentare;

rivolge istanza all’Esecutivo, al Parlamento e alle Regioni

affinché sia dato corso ad ogni opportuno percorso legislativo finalizzato alla riapertura dei Tribunali che sono stati oggetto di soppressione in virtù della riforma della geografia giudiziaria di cui al richiamato Decreto Legislativo n. 155/2012.

Comitato Nazionale Tribunali Accorpati
Il Direttivo

 

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