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I resti archeologici pugliesi che testimoniano l'importanza della regione durante il periodo romano

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La Puglia è una regione ricca di storia e di tradizioni grazie anche alla sua posizione strategica che l’ha resa un crocevia di culture per centinaia di anni. Come il resto della nostra Penisola, anche la Puglia conserva all’interno del suo territorio resti romani ancora oggi visitabili dal grandissimo valore archeologico. Questi numerosi siti permettono di riscoprire una parte del passato della regione fondamentale per la sua storia e per l’enorme ruolo che l’area ha ricoperto in età antica.

Come la fama di Roma mette in secondo piano gli altri siti

Nei secoli l’Impero Romano si espanse raggiungendo le isole britanniche e le coste del Nord Africa, portando con sé un lascito culturale riguardante lingua, abitudini, arte e ingegneria ancora oggi vivo in molte aree un tempo parte dell’Impero. Tra le testimonianze del periodo romano che sono arrivate fino a noi spiccano i resti archeologici. I siti, seppur grandi e importanti, lontani da Roma subiscono però la fama della capitale che tende ad attrarre la maggior parte dei turisti e dell’interesse su di sé. Sono infatti tantissimi i prodotti mediatici che trattano di Roma mentre, ad eccezione forse di Pompei, è raro sentir parlare dei resti archeologici romani nel resto d’Italia. L’enorme bellezza e imponenza di alcuni dei principali edifici antichi di Roma viene infatti continuamente promossa da telefilm, film, giochi e libri, lasciando così meno spazio a siti fuori dalla Capitale.

Il fascino degli edifici romani si mischia infatti con quello la storia di Roma e dei suoi abitanti, creando così narrazioni avvincenti a cui il pubblico non riesce a resistere. Non è raro infatti ammirare i Fori Imperiali, il Colosseo e le ville romane in telefilm come Spartacus disponibile in streaming su Netflix, che racconta della rivolta degli schiavi guidata Spartaco, in film colossal come Il Gladiatore distribuito da Universal Pictures, responsabile del ritorno in auge delle storie sui gladiatori e sull’Antica Roma grazie alle scene più d’effetto ambientate proprio nel Colosseo, e nelle immagini principali di slot machine come Arena of Gold di Betway Casinò, su cui campeggia l’illustrazione dell’Anfiteatro Flavio e i cui simboli sono rappresentati dai gladiatori e il Colosseo stesso.

La storia è passata anche dalla Puglia

Quello che molti però sembrano dimenticare è che la storia romana sia passata anche dalla Puglia e ne sono testimonianza alcuni dei principali siti archeologici della regione. Primo su tutti spicca il Parco Archeologico di Canne della Battaglia, che sorge proprio sul luogo in cui avvenne la celebre battaglia tra romani e cartaginesi nel 216 a.C. Il parco, che sorge poco lontano da Barletta, raccoglie al suo interno diversi percorsi di visita, che permettono di visitare la Cittadella e l’Antiquarium, ripercorrendo i passi dei vecchi abitanti della città, e un museo in cui sono esposti resti che raccontano la storia dell’area a partire dal Neolitico fino al medioevo.

In epoca romana la Puglia era posta all’estremità di un’importante via commerciale che collegava Brindisi a Bisanzio, la via Egnatia. Lungo la via si svilupparono attività fiorenti come ne è la prova il sito del Parco Archeologico di Egnazia, nell’odierno territorio di Fasano. Durante l’epoca romana questa città, posta lungo la via Traiana, fungeva da importante porto commerciale che permetteva alle merci di raggiungere la via Egnatia stessa. A testimonianza del passato e della storia dell’area sorgono e sono visitabili ancora oggi diversi resti che vanno da età precedenti a quella romana al medioevo. Risalgono all’epoca romana il foro, l’anfiteatro, il criptoportico, la basilica e gli edifici presenti sull’acropoli.

 

La vita di tutti i giorni nella Puglia romana

Se alcuni resti ci raccontano la storia della Puglia romana attraverso grandi eventi o luoghi che erano nodi focali per il commercio, sul territorio sono presenti anche molti siti che permettono di esplorare gli aspetti della vita di tutti i giorni degli abitanti dell’epoca in un contesto urbano. A Manfredonia, in provincia di Foggia, è possibile trovare i resti dell’antica Siponto, città che vide prima la presenza romana e poi quella bizantina, le cui testimonianze possono ancora essere ammirate passeggiando per le vie dell’antica città. Tra i resti che meritano particolare attenzione spiccano la basilica paleocristiana, caratterizzata da un pavimento a mosaico, alcuni ipogei e i resti dell’anfiteatro. La storia romana della Puglia si nasconde anche nelle grandi città della regione passando però spesso inosservata ai più. La città di Taranto conserva al suo interno, ad esempio, i resti di alcune domus non aperte al pubblico e che talvolta sono diventate parte delle fondamenta di edifici costruiti in epoche successive.

Alcuni resti romani si nascondono agli occhi dei meno esperti anche a Brindisi. Come raccontato da un articolo pubblicato su Puglia.com, la città conserva ancora una celebre colonna romana, un tempo accompagnata da una colonna gemella crollata però nel XVI secolo. Alta quasi diciannove metri, la colonna fu probabilmente fatta erigere da Traiano e rappresenta divinità famose del pantheon romano come Nettuno, Giove e Atena. Nelle acque di Punta Serrone, a nord della città, sono inoltre state ritrovate delle anfore risalenti a diversi periodi storici: secondo le analisi effettuate sui venticinque frammenti e sulle anfore rinvenute, infatti, questi sarebbero di origine fenicia e romana. Spicca inoltre in particolar modo un’anfora proveniente da Forlimpopoli, che sorgeva sulla via Emilia e oggi è in Emilia-Romagna, che secondo gli esperti è di particolare importanza in quanto è un’ulteriore testimonianza dei ricchi scambi mercantili che avvenivano tra le città della Penisola durante l’epoca romana.

 

La Puglia fu un territorio fondamentale durante periodo romano e a testimoniarlo arrivano ancora oggi i resti di intere città, siti protagonisti di battaglie ancora oggi studiate sui libri di storia ed edifici e reperti che permettono di scoprire qualcosa di più sulla vita di tutti i giorni degli abitanti della Puglia di quasi due millenni fa.

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