Oggi come oggi, nel 2020, tutti o per lo meno quasi, abbiamo almeno un social network chi più chi meno attivo. Come ad esempio "Instagram", il più comune tra i giovani nato come una piattaforma per socializzare si è trasformata ora in un mezzo per condividere foto di cibo, vacanze da sogno, serate, ed anche un tramite per far pubblicità a semplici prodotti di uso comune.
Ebbene sì, i fantomatici influencer come possiamo vedere dai nostri canali social, intasano il loro profilo pubblicizzando creme miracolose drenanti per prepararsi alla prova costume, abiti, calzature e serate in discoteca.
Per non parlare poi dei contenuti che gli influencer più popolari ci offrono passando da alberghi a cinque stelle, vacanze da sogno tutto l’anno, shopping nei brand più prestigiosi, facendoci sembrare normale ciò che normale non è, offrendo un esempio distorto della realtà, non assolutamente un esempio da emulare basando la loro immagine sull’apparenza e non condividendo con noi seguaci il loro vero essere.
Se usati moderatamente e con intelligenza i social possono però rivelarsi davvero utili: per trovare lavoro, intraprendere nuove conoscenze o addirittura trovare l'amore, imparare lingue, approfondire un interesse, fare shopping, basta un click per informarsi, anche se occorre fare molta attenzione alle fake news. L’universo di Internet possiede un infinito potenziale, dipende dall’uso che se ne fa, offre numerosi strumenti per migliorare e facilitare l’esistenza in termini di tempo e praticità, anche se problematiche e perplessità sono dietro l’angolo.
Ad esempio, WhatsApp permette di creare gruppi di lavoro, di amici, di famiglia, ecc., quindi è facilissimo e velocissimo comunicare con più persone contemporaneamente in relazione ad un preciso argomento.
In conclusione, dovremmo capire che condividere foto di sorrisi non ci rende più felici e nemmeno immortalare un bacio rende il nostro amore più vero e profondo.
Quando vediamo un tramonto incantevole o un paesaggio emozionante e decidiamo di aspettare e di godercelo in tutta la sua bellezza prima di allungare la mano verso il cellulare per immortalare il momento, forse proprio allora stiamo davvero facendo un passo verso l’autenticità, la felicità non esibita.
MDR