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Fratelli D’Italia: Ettore Orlando replica a La Salandra

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Riceviamo e pubblichiamo:
 
FRATELLI D'ITALIA LUCERA: LA SALANDRA, DI GIUSEPPE E L'OBLIO DELLE REGOLE. 
Appena riavutomi dall'ilare incredulità con la quale ho accolto l'ultimo comunicato stampa a firma di Giandonato La Salandra (un testo probabilmente scritto a quattro mani con il coordinatore lucerino, filo-castrista e post-rutelliano) trovo il tempo di stendere un paio di righe a confutazione di esternazioni artatamente confusionarie.
Se l'ormai ex coordinatore provinciale (è difatti succube del post-democristiano Di Giuseppe) condisce il suo comunicato di astiosi e continui riferimenti alla mia persona (ad esempio: con i grillini di Lucera non ho litigato affatto e, anzi, condivido lo studio con il loro coordinatore cittadino) io invece mi atterrò ai fatti.
In particolare devo smentire l'affermazione secondo cui mi sarei auto-candidato alle regionali. 
Da questa fandonia egli fa derivare una mia asserita contrarietà alle regole di partito. L'affermazione (una fandonia appunto) risulta smentita da un documento.
Allego il verbale sottoscritto dal coordinamento di Lucera - nel quale peraltro non compare la mia firma- ove si attesta che la mia candidatura è stata voluta all'unanimità al Circolo Cittadino del partito.
Il documento reca anche la sigla di Mario Alfonso Follieri attuale coordinatore "unico" come ama definirsi, mutuando il lemma dal "leader unico" di castrista memoria.
Il documento in questione è stato debitamente trasmesso al duo La Salandra-Di Giuseppe via mail, benché oggi se ne disconosca l'esistenza.
Ancora: egli asserisce che la mia candidatura -munita di placet iniziale del coordinamento provinciale- sia poi venuta meno a seguito del mutamento normativo che imponeva la presenza di candidate di sesso femminile.
Ebbene, come tutti sanno, sono stato sostituito dal dr. Giuseppe Pica il quale non mi sembra  appartenga al gentil sesso.
E allora, da queste doverose precisazioni emerge che chi non ha rispetto delle regole del partito è proprio il La Salandra. Se si disconosce l'esistenza di un documento, peraltro non da me firmato, in ordine ai fatti relativi alla candidatura  come possiamo credere alle restanti affermazioni del comunicato? La risposta è: non possiamo.
Beninteso: non scrivo perché mosso da risentimento per la mancata candidatura (candidatura che anzi sarebbe stata un indubbio sacrificio delle mie risorse di tempo, affetti familiari e danaro a esclusivo beneficio del partito).
Al riguardo è noto come, nonostante l'industria scorrettezza subita, io sia rimasto al mio posto senza esternare in piena campagna elettorale cosa stesse realmente accadendo proprio per non danneggiare ulteriormente il partito dopo le discutibili gesta del provinciale.
 Ma c'è un limite a tutto: a seguito della cocente sconfitta subita a Lucera è giunto il momento di denunciare che Fratelli d'Italia in provincia di Foggia è un partito senza regole.
Un partito nel quale si può violare costantemente lo statuto e la volontà dei cittadini iscritti (volontà da ritenersi invece sovrana a norma di statuto), imponendo le decisioni assunte da pochi secondo neanche troppo oscure logiche di spartizione di candidature, deleghe ed incarichi.
Un partito nel quale si è permessa, contro ogni regola statutaria, l'esistenza di un circolo cittadino non autorizzato (Ottaviano Augusto) il quale ha avuto tra gli scopi precipui il misconoscimento e la denigrazione delle attività dell'unico circolo territoriale esistente e riconosciuto (Giovanni Gentile) oltre che la non facile attività consiliare del capogruppo comunale del partito.
Un evidente illecito statutario anche questo perpetrato indisturbatamente, nonostante le numerose segnalazioni ai due coordinatori provinciali troppo impegnati evidentemente nelle anzidette spartizioni di poltrone. 
Questa è la ragione della mia mancata candidatura anche alle elezioni comunali: non potevo e non posso avallare con la mia presenza l'attività di un'organizzazione nella quale si violano costantemente le regole statutarie ed anche i più elementari principi di lealtà. Un'organizzazione nella quale si giungono a smentire circostanze che invece sono documentali.
Se abbiamo la pretesa di amministrare la cosa pubblica dobbiamo dare l'esempio e dimostrare di essere sempre rispettosi delle norme e dei doveri dettati dai doveri di lealtà e probità.
Nel partito di Fratelli d'Italia in Provincia di Foggia, invece, ciò che dovrebbe rappresentare il minimo contenuto di ogni civile convivenza, diviene un miraggio.
Resto sospeso dal Partito in attesa delle determinazioni degli organi regionali e nazionali del partito.
Lucera, 29 settembre 2020
Ettore Orlando
Ex Capogruppo 
Fratelli d'italia Lucera
 

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