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Coronavirus, la protesta di Antonio Tutolo con lo sciopero della fame

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Il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, da venerdì 3 aprile, ha avviato lo sciopero della fame, "confinandosi" notte e giorno nel suo ufficio di Palazzo Mozzagrugno, sede del Comune. Il Primo cittadino, sempre connesso via social, protesta perché, ora, secondo recenti disposizioni per via dell'emergenza in atto, è vietato comunicare i nomi delle persone positive al coronavirus, salvo che al prefetto ai fini del controllo. Tutolo ritiene fondamentale per i sindaci, esautorati, quindi, dei poteri legati al loro ruolo sanitario, essere informati soprattutto per poter disporre, con tempestività, le opportune misure di sicurezza, in tutte le direzioni, per contrastare il diffondersi del contagio. Ma sta prevalendo la necessità di tutelare la privacy dei contagiati, onde evitare - anche secondo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - lo scatenarsi di una sorta di caccia "all'untore".
S.R.

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