CULTURA Lucera         Pubblicata il

I vandali non dormono, il Palazzo sì

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Con caparbietà continuiamo a segnalare gli episodi di vandalismo di cui è vittima la fortezza Svevo-Angioina di Lucera, il "Castello". Bomboletta selvaggia ha, infatti, colpito ancora, direttamente sul muro di cinta che si affaccia sul fossato, dove già mesi fa furono tracciate altre ignobili scritte. All'epoca, la cosa fu segnalata ad un paio di assessori, che promisero di predisporre la cancellazione di quello scempio, ma nulla è stato fatto e nulla sarà fatto neanche questa volta. Quando notiamo delitti del genere, perpetrati a danno di un monumento plurisecolare di rinomanza continentale e non di un anonimo palazzone di periferia, ormai, ci sentiamo quasi ridicoli a fare le foto, scrivere la nostra indignazione e tutto il resto, perchè sembra che nulla possa cambiare. Non ci riferiamo ai vandali che, in quanto capaci di insozzare tale maestosa bellezza senza il minimo scrupolo, sembrano irrecuperabili, sordi ad ogni richiamo, ma ai nostri "governanti", i quali continuano con grande faccia di bronzo, nonostante tutto, a riempirsi la bocca con quella benedetta frase: "Lucera è una città d'arte". E' stata, immancabilmente, pronunciata anche nel corso dell'ultimo burrascoso Consiglio comunale, pensate. Spunta sempre; c'è poco da fare. Ma è vero...Come è possibile dare torto a lor signori, se da queste parti sono passati gli antichi Romani, i Bizantini, i Longobardi, Federico II, Manfredi e i Saraceni, gli Angioini, forse pure San Pietro? Hanno ragione i nostri amministratori; abbiamo il Castello, l'Anfiteatro e la Cattedrale, San Francesco, il Carmine, San Domenico, il Museo. Non ce lo scordiamo, il Museo, il "grande contenitore culturale", come lo chiamano quelli che parlano bene; poi, un giorno, avremo San Pasquale, altro "contenitore culturale". Lucera è, quindi, città d'arte; non contraddiciamoli, per favore, i concittadini di Palazzo Mozzagrugno. E non ci sono soldi per cancellare le scritte dei vandali o rimuovere l'immondizia intorno al Castello con regolarità. Siamo alla miseria, insomma, lo ha detto anche l'assessore Delle Vergini che quello approvato il 10 giugno è "un bilancio di guerra". Saremo duri di comprendorio, ma pensiamo che la buona volontà e il senso di responsabilità che devono animare chi è chiamato a guidare una comunità possano manifestarsi anche in tempi bui come quelli che abbiamo avuto in sorte. Allora, signor sindaco, signori assessori, signori consiglieri comunali tutti fate qualcosa di concreto, pur tra tante difficoltà; prendetevi, finalmente la soddisfazione di dire che Lucera è una città d'arte con la consapevolezza di chi quell'arte si impegna a difenderla e a valorizzarla con serietà e impegno.  

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