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I Consiglieri comunali di Forza Italia chiedono notizie sulla riapertura dell’impianto di trattamento rifiuti di C.da Ripatetta,

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comunicato stampa.

 

E’ notizia di questi convulsi giorni la riapertura dell’impianto di trattamento rifiuti di C.da Ripatetta, nel silenzio generale e senza che sia stata informata la cittadinanza. Presumiamo che siano state adottate tutte le prescrizioni che gli Enti preposti avevano individuato ed imposto alla Bioecoagrimm e alla Maia Rigenera.

Riconosceteci, tuttavia, il beneficio del dubbio visto che si parla di salute dei cittadini. Quali sono le informazioni a disposizione della massima autorità locale in tema di salute pubblica, il Sindaco? Non sarebbe opportuno informare i cittadini di questi accadimenti piuttosto che di come abbellire l’albero di Natale?

Attendiamo risposte non senza dimenticare la famosa missiva del 17/05/2018 con cui il Sindaco sollecitava il respon- sabile provinciale ad accelerare il disbrigo della pratica di rilascio delle autorizzazioni per l’impianto anaerobico.

Per questo corre l’obbligo a noi Consiglieri di segnalare un aspetto fondamentale che va nella direzione dettata dai cittadini, che questo impianto non lo vogliono:

un recente parere del Consiglio di Stato, il n.2534 del 25/09/2019 della sezione Prima, fornisce precise indicazioni sulla possibilità, per le amministrazioni comunali che hanno manifestato dissenso in seno alla conferenza di servizi di primo livello, di attivare lo strumento dell’opposizione davanti al Consiglio dei Ministri previsto dall’art. 14-quinquies della legge n. 241 del 1990, come introdotto dal decreto legislativo n. 127 del 2016.

In sostanza, si tratta della possibilità che ha il Comune di Lucera di ricorrere al Consiglio dei Ministri per far valere il proprio dissenso avverso le conclusioni della Conferenza servizi avente ad oggetto impianti od opere da autorizzare da parte di amministrazioni prevalentemente regionali (ad es., impianti di smaltimento di rifiuti, impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, opere di mitigazione del rischio idrogeologico, etc.), quindi avverso l’eventuale decisio- ne di autorizzare l’impianto anaerobico in c.da Ripatetta.

   

 Il Consiglio di Stato, in linea generale, non riconosce questa possibilità ma, questo è il punto importante, dichiara che “non appare possibile enunciare in questa sede una conclusione in termini assoluti, valida una per volta per tutte e per tutti i casi applicativi, che neghi in radice e a priori un siffatto potere di opposizione comunale, potere che potrebbe invece ravvisarsi come sussistente allorquando la pertinente legislazione speciale di settore, statale e, soprattutto, regionale, abbia attribuito o delegato talune competenze (propriamente) di tutela ambientale ai Comuni. Alla luce di questa impostazione interpretativa, dunque, codesta Presidenza dovrà, ogni qual volta pervenga un’opposizione comunale ex art. 14-quinquies, al fine di poter motivatamente escludere la legittimazione comunale e dichiarare inammissibile l’opposizione, operare un’attenta analisi specifica della disciplina di settore applicabile”. Senza voler entrare nel dettaglio (rimandiamo ad un’attenta lettura del parere), ciò che interessa sottolineare sono le condizioni dettate dalla norma di tutela e dal Consiglio di Stato. Se in linea di massima il Comune non è abilitato a proporre il ricorso in quanto non dotato di apposita “preposizione”, cionondimeno tale preposizione e delega non pos- sono ritenersi escluse in termini assoluti e pertanto lo spiraglio lasciato dal parere del Consiglio di Stato va opportunamente considerato. Per farlo, però, deve risultare in “modo inequivoco” il motivato dissenso espresso dall’Ente comunale prima della conclusione dei lavori della conferenza, non risultando sufficienti, semplici prescrizioni, pareri, proposte di modifica dell’autorizzazione o istanze di riesame.

Chiediamo pertanto all’Amministrazione comunale di ribadire, in sede di conferenza dei servizi, il proprio motivato dissenso al rilascio dell’A.I.A. in ogni forma e sostanza che ne sancisca l’inequivocabilità e la fermezza.

I cittadini NON vogliono l’impianto e noi abbiamo il dovere di dare voce alla volontà popolare.

Cordiali saluti. 

Lucera, lì 28/10/2019

I CONSIGLIERI COMUNALI di FORZA ITALIA LUCERA

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