Vangelo della Domenica, Dai ragione della tua amministrazione

XXV domenica del tempo per annum – “dai ragione della tua amministrazione”

Oggi il Vangelo che ascolteremo ci pone di fronte all’esigente domanda del Signore: “Rendi conto della tua amministrazione”. Il Padrone-Signore chiede conto ai suoi servi di come amministrano i “suoi beni”. La parabola ci presenta la risoluzione “intelligente” del servo che sistema tutto per il suo futuro. L’invito alla libertà del cuore, di chi sa di appartenere solo al suo Signore e che non si divide con gli interessi umani, chiude la pericope evangelica.

Ci lascia senza parole l’atteggiamento del padrone che chiede conto dell’amministrazione dei suoi beni e poi loda l’amministratore “furbo” che sistema nel migliore dei modi il suo futuro. Sembra quasi che Gesù lodi i furbi che fanno di tutto per sistemarsi con le ricchezze umane. Invece a me pare che il Signore ci sproni ad essere “intelligenti” e a saper mettere la stessa perizia e arguzia, quella che usiamo per le cose materiali e terrene, per le cose che riguardano il suo Regno e il suo Vangelo. Siamo periti e capaci di fare tante cose per le realtà prettamente umane; siamo pieni di risorse e sappiamo pianificare le cose del mondo, la nostra vita e spesso anche la vita degli altri; siamo pieni di energie per le cose terrene, e perchè non facciamo lo stesso per le cose spirituali e per le esigenze del Vangelo? Qui il Signore ha ragione di chiederci conto di tutta la grazia che riversa nei nostri cuori con i sacramenti che ci dona. Ha ragione di chiederci conto di come usiamo la sua misericordia, la sua grazia, la sua provvidenza. Spesso prendiamo, prendiamo da Lui ma non restituiamo nulla; prendiamo ma non doniamo, anzi egoisticamente teniamo tutto per noi. Il Signore ci chiede di legare il nostro cuore al suo amore e a Lui più che alle cose della terra e alle cose materiali (anche se necessarie) e qui dobbiamo essere coraggiosi e forti: scegliamo Lui solo e solo così faremo grandi cose per il suo Regno. Solo così sapremo mettere tute le nostre capacità e la nostra intelligenza a servizio del suo Vangelo e così il mondo cambierà e cambierà nel migliore dei modi.

Don Luigi Tommasone