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La Pro Loco come presidio di umanità

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Ho bisogno di conoscere la storia di un alimento.
Devo sapere da dove viene.
Devo immaginarmi le mani che hanno coltivato,
lavorato e cotto ciò che mangio.

(Carlo Petrini)

“Der Mensch ist was er isst” (l’uomo è ciò che mangia) scriveva Ludwig Feuerbach molto tempo fa. Mai come oggi queste parole sono entrate nella testa delle persone come qualcosa che può creare, per certi punti di vista, allarmismo. Intossicazioni, prodotti scaduti, principi nutrienti assenti sono una goccia di quel mare di paure che si annidano nell’animo umano a causa di cambiamenti nello stile di vita e del passaggio da una vita più tranquilla e umile a una più frenetica e veloce. Il cosiddetto fast food è entrato prepotentemente nelle nostre case, alterando le nostre abitudini alimentari sane e creando un divario enorme tra ciò che è utile per il nostro corpo e ciò che è dannoso e consigliabile stare lontani e, per la maggior parte, senza una tracciabilità evidente, che permetta di verificarne la storia, i movimenti e il percorso effettuato.

Proprio partendo da questo punto, nell’anno di Servizio Civile 2017/2018, presso le Pro Loco della Puglia, che hanno aderito a tale proposta, un progetto importante e allo stesso tempo molto impegnativo si è fatto strada, portando alla luce idee ed elaborati che i giovani volontari hanno presentato al convegno del 23 febbraio 2019, manifestazione conclusiva di questo lungo e fondamentale percorso di crescita personale e collettiva. “Il cambiamento sociale nei modelli enogastronomici dalla civiltà contadina alla civiltà moderna” è stato il tema generale che li ha accompagnati, un progetto profondo, che rivela la voglia da parte delle Pro Loco di far conoscere il loro mondo e cercare di tramandare il loro amore per la terra alle nuove generazioni, le quali saranno i custodi del domani delle più antiche tradizioni che i nostri avi hanno tramandato di generazione. Erano presenti importanti vertici della Pro Loco Nazionale d’Italia, tra i quali spiccano i nomi di Gerardo Lionetti, responsabile del progetto, Rocco Lauciello, presidente UNPLI Puglia, Angelo Lazzari, dirigente UNPLI Puglia, che hanno ringraziato i volontari del Servizio Civile e i loro formatori per l’ottimo lavoro svolto presso le associazioni e l’apporto di novità e forte unione che sono stati in grado di dare durante questo anno, ricco di eventi e tanta voglia di camminare ancora insieme, con la speranza che molti dei ragazzi possano continuare a prestare servizio presso le Pro Loco dei loro paesi d’origine, con lo stesso entusiasmo e un pizzico di esperienza in più, un bagaglio culturale che si porteranno dietro per tutta la vita. A termine del convegno, svolto presso il Convitto Nazionale R. Bonghi di Lucera (FG), è stato offerto un buffet, Sfida all’ultimo menu, dove si è potuto gustare la tradizione contaminata con la modernità.
L’essenza stessa dell’uomo è quello di esserci, presente dov’è, su quel terreno che calpesta ogni giorno, un territorio che ha bisogno di essere custodito. Il cibo che la terra ci dona, è parte essenziale dell’essenza stessa dell’intera umanità. Da sempre la tavola è un luogo di incontro, di relazione, di conoscenza, un momento famigliare dove scambiarsi parole e sguardi, gesti e pensieri. Un tempo dove lo scorrere irrefrenabile del tempo viene
annullato per far posto all’esserci totalmente a se stessi e all’altro, che abita la nostra
tavola. Una pausa che regala emozioni e sorrisi, al giorno d’oggi quasi dimenticati e
scannerizzati su tecnologia portatile.

di MARIA CRESCENZI

PER INFORMAZIONI:
E-mail: proloco@prolococasalnuovomonterotaro.net
Facebook: Pro Loco Casalnuovo Monterotaro

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