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Il Rock È Arte

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Domenica 16 dicembre a Lucera in una libreria Kublai particolarmente affollata il giornalista musicale di origine lucerina Leonardo Follieri, responsabile di redazione di JAM TV, ha presentato il suo libro, “Rock e Arte” (Ed. Ulrico Hoepli) scritto a sei mani insieme ad Ezio Guaitamacchi e Giulio Crotti.

Il volume approfondisce in modo nuovo e trasversale i rapporti tra il rock e varie forme d’arte, illustrati in otto sezioni: copertine, poster, artisti e designer, fotografia, oggettistica, cinema, moda, oltre ad un capitolo finale che esplora l’esperienza di quelle rockstar che, negli anni, si sono cimentate con altre forme espressive.

Intervistato da Luciano Beneduce, alias Il Drugo, conduttore e speaker di RADIO NOVA IONS 97, l’autore ha ripercorso l’intenso lavoro di ricerca, meticoloso e spesso irto di ostacoli, che lo ha impegnato insieme ai colleghi nel reperimento del materiale e delle fonti da cui attingere curiosità, aneddoti, citazioni e poi tante, tantissime foto ed immagini a colori che rendono questo libro davvero unico ed accattivante.

Significativi i riferimenti alle cover dei dischi che, da semplici involucri anonimi, sono diventate esse stesse autentiche opere d’arte con alle spalle storie interessanti che hanno portato alla loro creazione come nel caso di “Wish you were here” dei Pink Floyd, nata, come molte copertine della band inglese, da un’idea folle di Storm Thorgerson che, per l’occasione, dovette ricorrere ad uno stuntman esperto cui “dare fuoco” più e più volte.

E poi tanti memorabilia di oggetti e loghi legati al mondo del rock come la celeberrima linguaccia che nel 1970 divenne il simbolo identitario dei Rolling Stones dopoché Jo Bergman, personal assistant di Mick Jagger e degli altri, si rivolse al Royal College of Art per cercare l’allievo migliore cui affidare il poster dell’imminente tour europeo della band e venne scelta l’immagine, poi così fortunata, creata dallo studente John Pasche pagato appena 50 sterline per la realizzazione del layout.

Non potevano mancare anche i riferimenti alla Stratocaster bianca dipinta da Jimi Hendrix prima di salire sul palco o alla celebre The Fool di Eric Clapton ed ancora un accenno ai protagonisti italiani come Nico Di Palo dei New Trolls che suonava la sua chitarra con i denti dopo averlo visto fare a Londra da Hendrix.

L’immersione nel frizzante mondo del rock è stata arricchita dalle note del musicista Lucio Pentrella dei Favonio che, per due volte accompagnato dallo stesso Follieri, ha galvanizzato il pubblico eseguendo brani dei Beatles, Pink Floyd, David Bowie, Velvet Underground e Rolling Stones.

Il giornalista lucerino trapiantato a Milano ha, infine, risposto alle domande di un pubblico curioso e attento che ha seguito con interesse, spesso divertito dalle battute brillanti e dagli aneddoti raccontati dallo spumeggiante ospite.

Francesca Niro

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