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Vangelo della Domenica: "Tu sei il Cristo, il santo di Dio..."

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XXIV domenica del tempo Ordinario   -   Mc 8,27-35  -  di ENZO BIANCHI 

La pagina offertaci oggi dalla liturgia sta al centro del vangelo secondo Marco e ci svela l’identità di Gesù. Già le prime parole del vangelo proclamavano, come una sorta di titolo: “Inizio del Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio” (Mc 1,1), ma ora questa confessione è fatta da un discepolo al centro della narrazione “vangelo”; e alla fine sarà fatta da uno che appartiene alle genti, il centurione romano che sotto la croce, vedendo il modo in cui Gesù spirava, disse: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!” (Mc 15,39). Con i suoi discepoli Gesù se ne va (letteralmente “esce”) dalla Galilea verso territori vicini alle sorgenti del Giordano. 

Proprio in questo “ritiro”e “nel cammino” Gesù interroga i suoi discepoli ponendo loro domande riguardanti la percezione, le opinioni che la gente ha di lui. Questi gli riferiscono che per alcuni egli è Giovanni il Battista ritornato in vita, per altri è Elia, per altri ancora uno dei profeti. ….. a questo punto Gesù interroga di nuovi i suoi discepoli, li interroga tutti per conoscere la loro adesione: lo hanno seguito come maestro, lo ritengono un profeta, ma hanno compreso la sua vera identità? Ora cosa credono di Gesù? Sono interrogati tutti, ma risponde solo Pietro, il discepolo chiamato per primo (cf. Mc 1,16-17). E dice: “Tu sei il Cristo!”, cioè il Messia, l’Unto.

Ecco il riconoscimento dell’identità vera di Gesù, che non a caso, prima di ogni altro attributo, sarà sempre chiamato Gesù Cristo. Perché le parole di Pietro esprimevano la verità su Gesù, ma necessitavano di essere assunte attraverso la visione di un Messia crocifisso, non nell’entusiasmo di un’acclamazione trionfalistica. Pietro stesso dovrà ancora fare del cammino “dietro” a Gesù e seguirlo fedelmente.  “Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, essere messo a morte e, dopo tre giorni, risorgere”. 

Gesù crede che anche in quel cammino che ora compie risolutamente verso Gerusalemme, verso la passione e la morte inflittagli dagli avversari, Dio, il Padre suo, lo assisterà, lo sosterrà, lo farà rivivere. Siccome compie puntualmente la volontà del Signore, dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si rialzerà dalla morte (cf. Is 53,8-12).

A questo annuncio, Pietro, prendendo Gesù in disparte, lo redarguisce, ma Gesù a sua volta lo rimprovera e gli chiede di ritornare al suo posto: “Passa dietro a me, Satana! Perché tu non scegli secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Pietro, ….. si fa ostacolo davanti a Gesù sulla via verso Gerusalemme. Sì…assume l’atteggiamento di Satana, l’oppositore, colui che ostacola la volontà di Dio. Per questo va sempre ricordata la parola di Gesù, quella della chiamata: “Venite dietro a me” (Mc 1,17).“Se qualcuno vuol venire dietro a me, smetta di conoscere solo se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. ….

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