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Cremeria Letteraria: a Lucera il 4 e 5 luglio con Matteo Bussola e Antonello Caporale

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Sarà una “due giorni” davvero ricca quella programmata da Cremeria Letteraria Presidio del Libro di Lucera, nell’ambito della Rassegna “In riva al Duomo”,  per i prossimi  4 e 5 luglio alle 20,45 in Piazza Duomo n. 18.

Mercoledì 4 luglio sarà la volta dello scrittore veneto Matteo Bussola, che in dialogo con Liana Benincaso presenterà il suo ultimo libro dal titolo “La vita fino a te” (Einaudi).
Dopo il successo di “Notti in bianco, baci a colazione”, Matteo Bussola scrive un libro sull'amore di coppia. Vissuto, immaginato, sperato, fallito. L'amore che «non ti completa, ma ti comincia».
Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l'istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino della macchina, o seduto in un bar la mattina presto. Quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi.
«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che raccontano» Michele Serra.
Matteo Bussola è nato a Verona nel 1971. Disegna fumetti e scrive. Ha pubblicato Notti in bianco, baci a colazione (2016), e Sono puri i loro sogni (2017). Tiene una rubrica settimanale su Robinson, l'inserto culturale della Repubblica», dal titolo Storie alla finestra.


Giovedì 5 luglio sarà invece la volta del giornalista Antonello Caporale che alla stessa ora presenterà,  conversandone con Michele Colucci, il suo ultimo libro dal titolo “Matteo Salvini il Ministro della paura”, titolo quanto mai eloquente per un argomento di scottante attualità.
Invasione. Schifo. Felpa. Sovranità. Terrorismo. Ruspa. Pulizia. Schiavismo. Da qualunque parola si parta si arriva sempre a lui: a Matteo Salvini, il neo ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio del governo Conte. Il politico più social, che ha saputo ripulire l'immagine di un partito consumato dagli scandali, la Lega, e capovolgere il suo mondo senza farsene accorgere. All'inizio se la prendeva con i napoletani, poi con i Rom e infine con gli immigrati: ora "vengono prima gli italiani", non i padani. Prima il problema del Paese era la Calabria e il sud nullafacente ora sono da un lato gli spacciatori dall'altro i burocrati di Bruxelles. Come racconta Antonello Caporale,  Salvini ha cambiato la forma ma non la sostanza: il filo della narrazione vincente è sempre la paura. La paura dell'altro, di chi ci invade, di chi attenta alla nostra sicurezza, di chi ci spoglia dei nostri averi o della nostra fede e infine della nostra stessa identità. Prefazione di Tomaso Montanari.
Antonello Caporale è un giornalista che ha scritto per 22 anni a La Repubblica dove ha ideato le interviste “Senza rete”, ha firmato “Il Breviario”, rubrica quotidiana di pillole di vita politica e, sul sito web, “Piccola Italia, vizi e stravizi del Belpaese”. Da settembre 2012 scrive per il Fatto Quotidiano.
Ha scritto alcuni saggi. Nel 2006 La Ciurma (L’Ancora del Mediterraneo); con Baldini Castoldi Dalai Editore ha pubblicato: nel 2007 Impuniti, nel 2008 Mediocri e nel 2009 Peccatori. Con Rizzoli, nel 2010, Terremoti Spa, e Controvento, Mondadori, 2011.

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