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Lucera e Sondrio: città ‘gemelle’ nel bel canto

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Quella odierna è una data di pregnante significatività nella storia ultracinquantenaria della ‘Corale Santa Cecilia-Don Edoardo Di Giovine’.
Stasera, a partire dalle 19, nel fascinoso quanto consueto scenario della trecentesca chiesa di San Francesco d’Assisi l’ensemble coristico lucerino celebrerà il gemellaggio artistico-culturale, avviato sin dallo scorso autunno, con il Coro sondriese ‘Desdacia Tellini’, diretto nell’occasione dal Maestro Vittorio Graziano, chiamato a bacchettare i cantori assieme al collega Pasquale Ieluzzi, accompagnato nella circostanza dal Sindaco del centro valtellinese Bianca Bianchini.
Associata all’Arcopu (Associazione Regionale Cori Pugliesi) di Bari com’anche all’Aisc (Associazione Italiana ‘Santa Cecilia’) di Roma, nonché iscritta all’ Albo Comunale delle associazionismo d’impronta socio-culturale, la più elevata espressione del bel canto ‘made in Lucera’ è stata fondata nell’ormai lontano 1942 dal canonico del quale reca il nome, che ne fu il primo animatore artistico sino al 26 gennaio del 1980, data della sua scomparsa.
La sua attività, in origine legata al servizio liturgico nella Cattedrale di Lucera, è andata vieppiù ampliandosi.
Non a caso l’assieme canoro ha preso parte ai congressi, promossi su scala nazionale dalle Corali di Napoli, Roma, Pescara, Benevento, Bologna e Padova ed alle rassegne convegnistiche internazionali di Roma, nel 1985 e di Lourdes, nel 1988.
Tiene e ha tenuto esibizioni concertistiche e servizi di animazione liturgica in quel di Foggia ed in gran parte del territorio provinciale, come pure a Bari e in molti altri centri della Puglia e non soltanto: Roma, Teramo Torino
(presso l’Auditorium Rai), Perugia, Calitri, Ancona, Gerace, Grottaglie e Napoli.
Ha animato le Sante Messe irradiate dal primo canale della Radiotelevisione italiana, nella Cattedrale di Lucera (1979), nel Santuario dell’Incoronata di Foggia (1988) e ancora nella chiesa matrice di Lucera l’8 dicembre del 2003.
Nel 2001, in occasione del centenario della scomparsa del più grande compositore italiano, Giuseppe Verdi, la Santa Cecilia ha eseguito la ‘Messa da Requiem’ in tre diverse occasioni: a Foggia, presso il Teatro Umberto Giordano, al fianco del Coro dell’omonima conservatorio e di quello Murialdino, nella Chiesa madre di Lucera.
E poi ancora con l’orchestra del massimo organismo conservatoriale di Capitanata e nella Cattedrale di Campobasso, a fianco del Coro polifonico di Roma e dell’Orchestra del conservatorio del capoluogo molisano.
Ha conseguito, inoltre, il secondo posto ‘ex aequo’ nella propria categoria al Primo Festival Internazionale ‘Smetana’ di Litosmyl, nei pressi di Praga, in Repubblica Ceca nel 1994.
Vanta ulteriori gemellaggi col complesso coristico ‘Armonia’ di Manfredonia, con la Corale ‘Laetare’ di Locri e per ultimo ma non ultimo con il Coro ‘La Montagna’ di Orbassano.
Il suo è un repertorio alquanto vario e vasto: potendo spaziare dalla musica sacro-religiosa, classico-operistica, madrigalistica e folkloristica, fin ai confini del gospel e dello spiritual.
L’organico attuale si compone di non meno di sessanta elementi e di una sezione riservata alle voci bianche, a sua volta corroborata dalla presenza di cinquanta bimbi all’incirca.
Primo organista è da oltre un anno Riccardo Tibelli, a seguito del ritiro, prima e dell’improvvisa dipartita, poi di don Fedele De Cesare.
Il direttore è Pasquale Ieluzzi, mentre dal 1987 responsabile del repertorio a cappella, è Michele Ieluzzi.
Presidente del sodalizio di via San Domenico è il professor Mario Tibelli.
Costantino Montuori

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