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AREDEM di Lucera: alcune considerazioni sul PD e costituzione della segreteria lucerina

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Riceviamo e pubblichiamo

Proviamo grande amarezza e un certo senso di vergogna in queste ore per come il Partito Democratico di Lucera appare agli occhi della città.
È stato disarmante assistere alla vuota relazione fatta ieri 29/03/2017 presso la sede dello stesso dal Sig. Giannetta, il quale al primo odg avente per oggetto l’insediamento del direttivo, in un colpo solo ha distrutto i buoni propositi della sua relazione presentata a corredo della candidatura a segretario del Partito.
L’illegittimo segretario, proveniente da un illegittimo tesseramento, freddamente ha portato a conoscenza del direttivo la composizione della sua giunta “irregolare” dove per prima cosa si evince la mancanza assoluta del principio di quote rosa, cosa abbastanza seria e sconcertante, e nello stesso tempo una spartizione di presenze in modo puntuale e scientifico tra gli amici degli amici; tra coloro i quali hanno contribuito a svolgere il tesseramento illegittimo.
I buoni propositi di Giannetta dove sono finiti? L’unità di partito, la collaborazione, le esigenze della città?
C’è chi continua a non rendersi conto che l’unico modo per ricompattare il partito a Lucera sarebbe quello di azzerare il tesseramento fasullo e indire immediatamente un congresso regolare del Pd. senza più tentennamenti, scorciatoie e falsità.

Il confronto democratico non dovrebbe far paura a nessuno, a maggior ragione a chi, sulla scia di un congresso vinto non meritatamente, sta provando ad ergersi a capo di un partito cui “capi legittimi” non ha.
La classe dirigente del Pd  a  Lucera purtroppo, a partire da Giannetta, non è valida in quanto  proviene da un tesseramento e un congresso non democratico.
L’idea di città che vogliamo, non può essere discussa da una classe dirigente abusiva e sicuramente inadeguata alle esigenze del Partito Democratico di Lucera.
Un confronto franco e libero lo dobbiamo a chi in questi anni  ha  creduto nel Pd. Oggi vediamo un gruppo che si chiude tristemente in una stanza o in un “distributore” nel fare riunioni per progettare scorciatoie su scorciatoie, quasi fossero una riedizione di quei tanto bistrattati incontri carbonari.
Fino a qualche settimana fa lo stesso commissario Paolo Campo inneggiava e proclamava la celebrazione di un congresso a Lucera da prendere come esempio negli ambiti provinciali, regionali e nazionali. Un esempio che porterebbe alla distruzione del PD a tutti i livelli.
Chi ha potere decisionale  è tenuto ad azzerare il tesseramento 2016 perché illegittimo, aprire un nuovo tesseramento democratico e convocare subito il congresso. Noi del PD a Lucera abbiamo il dovere di dare ai Lucerini un gruppo dirigente eletto democraticamente, riconosciuto da tutti, che duri a lungo e si impegni per risolvere i tanti problemi della città.
Soltanto così potremo guardare in faccia senza vergogna, i nostri iscritti e i Lucerini.
Giannetta con questo suo atteggiamento arrogante, di totale chiusura verso chi non dice sempre SI, si accinge a rendere il Pd sempre più simile a uno di quei partiti padronali che abbiamo sempre avversato.
Se perfino un operaio di fabbrica può aspirare a diventare imprenditore, ci chiediamo  perché nel Pd di Lucera questo non sia  possibile? Perché ad una  semplice iscritta al partito non sia  consentito diventare segretario?
Quali sono le ragioni per cui nel Pd di Lucera non si può avere un tesseramento seguendo le  regole?
Continuare ottusamente a dire “abbiamo vinto, abbiamo vinto” evitando il confronto nel proprio partito significa in un colpo solo distruggere il Pd a Lucera.
 
Giannetta e i suoi amici dovrebbero sapere che il futuro del partito non avrà luogo in quanto proviene da un passato ben noto a tutti caratterizzato da frutti acerbi.
Fermiamoci fino a quando siamo in tempo e apriamo immediatamente un confronto democratico.
 
AREDEM DI FRANCESCHINI PER IL SOSTEGNO DI RENZI LUCERA - FG -

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