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Incontro-dialogo con l'artista lucerino pittore maestro Giacomo De Troia: Più Arte a Lucera ..

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Continua l'escalation del pittore Maestro Giacomo De Troia di grande talento innato al disegno dalla giovane eta', inizia la sua attività lavorativa nel realizzare terra cotte ornamentali, ceramiche, vetrate di arte per cappelle e monumenti funebri ma il suo dono e il suo talento artistico lo evidenzia nella pittura-ed è autodidatta.
Frequenta dei corsi per rafforzare e perfezionare le sue conoscenze e le tecniche Luci e ombra.
La sua Prima esposizione avviene nel circolo culturale Strizzi di Lucera, successivamente nell'edificio scolastico a Lucera Ex G.i.l., ma man mano inizia ad esporre a livello nazionale in 25 città italiane quali Vieste, Novara, Garicle, Cattolica, Bertinoro, Milano, Foggia, Ancona, Bologna, Rimini, Milano, Pescara, Barletta, Milano, Brera e partecipa all'Expo Arte di New York e pubblicato sulla famosa rivista Art Leder.

E' da ricordare che il maestro Giacomo grande esperto e realizzatore di presepi, negli anni precedenti ha collaborato con la Pro loco di Lucera nell'esporre i suoi lavori nel centro federiciano storico di Lucera e questo anno ha realizzato donando i Premi Cattedrale del Volontariato "Per Voi, Con Noi e Per Gli Altri" su richiesta del Corpo Volontario Intervento Pubblico e Protezione Civile, Coordinamento Lucera, Comune di Lucera e patrocinio Diocesi Di Lucera-Troia, in occasione della Notte Bianca dello Sport, manifestazione organizzata dal Comune di Lucera e in collaborazione con associazioni e società sportive, del Volontariato e sociali.

Pubblichiamo l'intervista-dialogo rilasciata ai nostri microfoni dall'artista:
Rivolgiamo delle domande a Giacomo.

Domanda:
Giacomo, come hai scoperto di avere questo dono della pittura?

Risposta:

Innanzitutto Voglio ringraziare l'amico Vincenzo Battista di questa opportunità che stà dando all'arte di De Troia e il fatto di averla è un dono come tutti i doni è un fardello da portare, l'attitudine al disegno nello scoprire e avvicinarsi alla pittura è un qualcosa di misterioso, devi apprendere le regole quelle anche fondamentali di chiaro oscuro, usare il pennello è un elemento estraneo alla mano, molto differente dalla matita.
E' quasi un prolungamento delle dita della mano dove si fa molta fatica.
Questo fattore qua se hai la consapevolezza di accettare di vivere di arte, di fare arte, ma farla tutti i giorni significa che sono circa trenta anni minimo 8 (otto) ore al giorno, per sviluppare innanzitutto una tua interpretazione, una analisi interiore e portare controcorrente anche il tuo messaggio che, a volte viene deturpato, viene interpretato in malo modo, però nonostante tutto queste difficoltà come incidenti di percorso, un artista, chiunque ha vissuto di questo mestiere molto amaro ha incontrato, quindi non sarò né il primo né l'ultimo.

Domanda:
Raccontami un po' del tuo percorso artistico e se hai approfondito e migliorato le tue conoscenze e tecniche con qualche corso e/o seminario di formazione?

Risposta:

Allora De Troia è puramente autodidatta, ho appreso delle lezioni, ma più sul campo  grazie al maestro Guerrino Bardeggia di Cattolica, siamo nel lontano 1999, nasce questa mia pittura di prospezione, veniva fuori questa maschera "Il Clown", il maestro Bardeggia mi disse: "Non è un Clown come pensi tu", ma è attraverso questa maschera che tu fai raggiungere il messaggio ,della tua interpretazione  della società ,quindi l'ambiguità, le contraddizioni che abbiamo ognuno di noi che ci sono in ognuno di noi, l'arte che fa a volte questo modo ironico, a volte grottesco ,ironico, allegro, a volte qualcuno si è anche offeso a livello personale, si è scandalizzato, qualche prete che ha visto la mia personale che applicavo la ciliegina al naso a vescovi , giudici , e nessuno escluso, cioè quando arrivano le inquisizioni, a Febbraio scorso ad Avellino, anche dei Musulmani, si sono scandalizzati nel vedere alcuni dipinti, perché ho trattato dei temi sulla donna, il nostro mondo occidentale ha una concezione diversa sulla donna.Questo signore che è un musulmano, si è scandalizzato e pensa Enzo che questo signore l'anno prima aveva acquistato venti dipinti dell'arte De Troia.
Quando è stato invitato ad Avellino per fare un discorso, è venuto alla personale e si è trovato dei dipinti molto, molto diversi, perché io devo dipingere quello che mi circonda e quello che succede dentro di me !

Domanda:
Tramite le tue opere cosa vuoi rappresentare agli altri e quali tecniche utilizzi per esprimerle al meglio?

Risposta:
Innanzitutto la tecnica è acrilico, è una tecnica moto complessa e ti spiego asciuga troppo in fretta, ora l'acrilico ti permette di velocizzare la mano, oggi posso dire a distanza  di venti, trenta anni di pennellate, per otto, dieci ore al giorno e anche di più, sono diventato più veloce, molti pittori-artisti, adoperano l'acrilico solo in alcune parti del dipinto, quindi lavorano ad olio, pero solo in alcuni particolari,inseriscono la tecnica acrilico e definiscono il dipinto tecnica mista.
Invece a me Il dipinto è solo acrilico dall'inizio alla fine.

Domanda:

E' l' arte che imita la vita o la vita che imita l'arte!
Cosa intendi per arte? Credi che l'arte possa essere riconducibile alla vita quotidiana?

Risposta:
Questa recensione mi fu data a Milano Brera dal dottore Martucci con la pubblicazione che avvenne quel novembre dell'anno 2004 pittura su "Teatro Della Vita" e spiego: io racconto il vissuto, il mio vissuto in ogni dipinto e, l' autore può identificarsi in quella che è l'arte di De Troia  che viene rappresentata su ogni tela.
Ogni dipinto diventa veicolo di messaggi, attraverso l'allegria, il grottesco, il vecchio gioco, di come oggi viene rappresentato, scavo dietro le quinte dell'umanità drammatica, la tematica di De Troia  è molto drammatica, io cerco di dare un po' di ironia attraverso il tocco dei colori per addolcire come si suol dire la pillola e, sostanzialmente l'umanita' è imbottigliata, si è ingabbiata nei labirinti che a mio avviso se non ci rimbocchiamo le maniche difficilmente ne usciremo fuori.

Domanda:
Cosa ne pensano i tuoi famigliari e amici della tua scelta di intraprendere questa strada artistica?

Risposta:
Nessuno scommetterebbe un centesimo su De Troia, "nessuno"! Aver accettato oggi la consapevolezza di fare  l'artista "è una parola molto ma molto pericolosa.. quando ti viene detto da più persone, questo mio percorso ormai trentennale ,era predestinato.
De Troia è nato per fare il pittore, o non lo sapeva o, non lo voleva fare, perche' dovete sapere chi mi ha indicato la carriera della pittura è stata la mia madrina Rosa Lamparelli che non mi stancherò mai di ringraziare .. pero' il lato positivo è quello che io  da trent'anni non faccio ogni giorno  mai la stessa cosa.
Il lato dolente, l 'atto di dolre come lo chiamo io e che oggi purtroppo è venuta meno la sensibilità, quello emozionarsi, la gente, non và più alle mostre  sempre più spazi non solo pubblici, ma anche delle gallerie chiudono che, per certi versi speculano sulla figura dell'artista che viene visto come la mucca da mungere, però voglio spezzare una lancia che se tu, sei nato per fare quello, fai quello per cui sei nato, allora il fatto che a volte  vengono lì per snaturarti e andare contro corrente, accettare  veramente la consapevolezza di andare contro corrente. E' l'imput che ti dà l'arte. E' il prezzo alto che l 'artista deve pagare per la sua libertà.

Domanda:
Maestro Giacomo, hai un particolare progetto ideale e concettuale  cui arrivare cpme massima aspirazione, una grande  mostra, a livello nazionale, internazionale o estera?
Un quadro particolare o altro?

Risposta:
Adesso stanno venendo fuori dei dipinti molto particolari, se non di denuncia sociale, il servilismo, il colore dei soldi, DIo Mammona, C'è obulo, L'uomo di Pezza..., allora innanzitutto l'artista  non deve accettare  nessuno tipo di compromesso, e per esprimere la propria arte, bisogna essere liberi, ma liberi totalmente da ogni vincolo politico o quanto altro, devi liberare il tuo inconscio davanti al cavalletto.
E' l' unico strumento che potrebbe dare sempre l'artista più che si stà davanti al cavalletto. Forse arriveranno altri dipinti, che dovrannop comunicare altre cose, perché vanno al pari passo con la società, di come si sta svolgendo questa società: l'ambizione; l'artista non è ambizioso, lo fa per sopravvivere, poi saranno gli altri che comunque si arricchiranno alle spalle dell'artista.
E' una regola che  Post Mortem i dipinti di ogni artista  verranno quotati alle stelle , però lascio detto ai miei figli: o bruciateli o se no godeteveli voi, perché guai  se finiranno in mano a questi individui qua. Purtroppo è la regola. Io faccio parte  di quell 'anello che è un filo conduttore che ti porta avanti  a spada tratta il tuo messaggio pittorico.

Domanda:
Se tu avessi la possibilità di dipingere insieme a un grande artista, chi sceglieresti Maestro?

Risposta:

Il maestro che mi ha dato veramente quell'impatto, che ha saputo leggere l'essenza  dei miei primi dipinti è stato il maestro  Querrino Bardeggia di Cattolica. Purtroppo lo abbiamo perso nel 2004, però io a Cattolica dal 1999 al 2007 mi sono sempre recato in qualunque condizione climatica di stagione, lo l'ho visto all'opera e veramente ho visto cosa può fare veramente le mani di un uomo, coiè di distribuire sulla tela, c'è modo e modo per persone che si sono relazionate per circa quaranta anni, cinquant'anni, addirittura, veramente qualcosa di sublime, cioè le mani di un uomo che riescono a realizzare delle cose  in pochi attimi, in poche ore, io sono un credente e lo attribuisco al sommo artiista che è Dio. Si serve di noi comuni mortali e, ci lascia  questa piccola fortuna, di avere una piccola finestra sempre aperta.
Il creatore ci fà vedere delle cose che magari altri non riescono a vedere. Se parliamo di arte personale, l'arte personale devi sapere che diventa denuncia, suscita un contraddittorio, se tu  vuoi fare il pittore, hai una buona mano, pero' mettere fuori i tuoi stati d'animo, una notizia, come ho dipinto "La Giostra" esposta alla Fomix Art di Napoli, anche gli alti prelati, la ambiguità della chiesa, cioè questa denuncia del sociale, siamo uomini e quindi questa maschera che rimasto questo burattino, cerca di dire questa umanità dove sta andando.

Domanda:
Raggiungere un proprio stile e identità quanto è importante per un pittore?

Risposta:

Ognuno di noi su questa terra siamo unici, l'arte ha questa capacità di evidenziare  il tuo carattere, le tue paure, le tue contraddizioni, se hai avuto controllo, se dell'erotismo, cioè fa venire fuori il nudo e crudo di come sei fatto tu.
L'artista non ha rimorso o si deve vergognare della sua arte.

Domanda:
Trovi più ispirazione  nel dipingere e realizzare le tue opere all'interno di un luogo o all' esterno?

Risposta:
Che De Troia dipinga in via Milano a Lucera o in Mongolfiera o a Cattolica, io non trovo nessuna distinzione, perché è qualcosa che ti viene da dentro, o stai in piazza  o nel tuo laboratorio o luogo solitario. A proposito voglio citare una frase del maestro Van Gogh: l'artista lavora in assoluta indifferenza.
L'arte ti assorbe e ti fa isolare e io ne ho capacità. E' portare l'Arte in mezzo alla gente.

Domanda:
Quale è secondo te la massima  forma di espressione e le tue opere trattano anche o danno messaggi sociali e/o di vita quotidiana?

Risposta:
Allora un amico di Bari mi disse ieri era più una tematica legata più alla tua fanciullezza, questo burattino è maturato e si stà quasi umanizzando. E' un percorso che l 'artista deve fare, non saprò se fra sei mesi come evolve la situazione, piu' ore stai al cavalletto, più la tua arte si apre. Comunicare e fare sì che il messaggio arriva a destinazione.
E' qualcosa che gli viene da dentro e lo/a esprime  tramite i dipinti.
Il maestro Renato Guttuso, non discuto il talento, pero' lui, forse non è stato coerente fino in fondo, perché apparteneva  a uno schieramento politico.
Allore il percorso di De Troia ,quello che ha potuto fare in base alle proprie capacità anche quelle economiche, oggi posso dire di esporre i miei lavori totalmente libero, senza vincoli, invece dovete sapere che il maestro Guttuso, non ha potuto esporre alcuni lavori perché la dirigenza del partito comunista italiano l'aveva proibito, perché se aveva voglia di denunciare proprie ,non aveva potuto esporre molti dipinti perché stato di stato.
io ho molti, tanti cataloghi di Grandi artisti e a volte me li vado a leggere e me li rileggo, perché è importante il pensiero dell'artista.
Voglio ringraziare il maestro Saco (Sabino Coppolella) che ho avuto l'opportunita' di conoscerlo  nel lontano 2000, mi invitò a casa sua e mi disse: De Troia hai troppa fretta, e io i quadri che dipingo ,li faccio stare tre giorni a cavalletto per osservarli, lo riguardo e se c'è qualche cosa che non và lo riprendo.

Ringraziamo il pittore maestro Giacomo De Troia per averci concesso gentilmente ai nostri microfoni questa intervista.

Artista:
Io ringrazio a Lucera By Night nella persona di Vincenzo Battista che mi stà dando l'opportunità a quanti non conoscevano l'artista De Troia Giacomo, io lavoro a Lucera in via Milano, 6 e ripeto e tornerò sempre a ribadire che l'arte è un modo di confrontarsi, di crescere, a questo proposito voglio dire che io vivo in una citta di arte, Lucera, però è anche vero che gli amministratori dovrebbero investire un po' di più in questa direzione, cosa che a mio avviso non si stà facendo, ma non solo questa amministrazione, ma anche quelle altre precedenti, non hanno fatto mai nulla in questa direzione, la cultura si mangia eccome, cercare di valorizzare i nostri bei monumenti, valorizzare le nostre figure come il grande maestro Giuseppe Ar con la pinacoteca dedicata al maestro "AR" che ho apprezzato molto e molto di più e se qualche soldino si può investire nel settore per Lucera.
Grazie, grazie al maestro Giacomo De Troia e alla prossima.

Vincenzo Battista

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