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I Bonghetti al festival della filosofia in Magna Grecia 2016 di Matera

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"L' UNO", inteso come intero ed essenza semplice del molteplice, è stato questo il tema scelto per il Festival della Filosofia 2016, a cui anche noi ragazzi del Bonghi-Rosmini, abbiamo avuto modo di partecipare. Il Festival, chiaramente ispirato ai pitagorici, che immaginavano il numero anche sotto forma concreta e tangibile, si è svolto dal 11 al 14 ottobre in Basilicata nella zona di Metaponto e a Matera, che con i suoi pittoreschi sassi è stata scelta come capitale europea della cultura 2019.

Appena arrivati, siamo subito stati accolti dagli organizzatori con uno spettacolo di presentazione e, giunti nel nostro albergo, noi studenti partecipanti, circa 700, abbiamo assistito ad una rappresentazione teatrale tratta dal Menone platonico, in cui gli attori immedesimandosi in Socrate e nell'omonimo giovane promettente Menone discutono riguardo la virtù e la sua possibilità di essere insegnata ad altri. Proseguendo, poi, la seconda giornata si è svolta tra due tanto significativi quanto emozionanti e attuali dialoghi filosofici, tenutisi nel suggestivo castello del piccolo borgo di Miglionico.

Il primo dialogo scritto dalla prof. Lucrezia Ercoli, intitolato “L’uno che eravamo: Nostalgia e Pop Filosofia”ha trattato il tema della temporalità incessante, che crea un amore nostalgico e morboso verso i tempi ormai passati ma recenti: se ci facciamo caso la nostalgia è un sentimento così onnipresente nella cultura di massa che quella voglia di voler "resuscitare il passato" si riflette nella moda, nelle tendenze e in molti usi e costumi della nostra società.

Il secondo dialogo, scritto invece dal professor Salvatore Ferrara, ha messo in luce quanto ogni essere umano sia unico, differente e irripetibile e quanto per il suo stesso benessere sia importante non smettere mai di inseguire i propri sogni, passioni e aspirazioni,come unica via per il raggiungimento della felicità.

Il terzo giorno, è stato poi caratterizzato da una passeggiata filosofica a Matera, dove si sono susseguite le performances di vari attori che hanno interpretato filosofi come Pitagora, Plotino, Giordano Bruno e Spinoza.

Il quarto ed ultimo giorno si è poi concluso con le rappresentazioni curate dai vari laboratori quali quelli di teatro, intelligenza fisica, arte, musica e radio.

Quest'esperienza, che si ripete ogni anno ed è diretta agli studenti, è davvero costruttiva poiché coinvolge i giovani e li avvicina alla Filosofia, distaccandola dall'ambito scolastico spesso puramente nozionistico che, forse per questo, fa apparire questa "disciplina di vita" tanto astratta quanto antipatica ai giovani.

L'evento è anche un modo per rivalutare l'inestimabile valore della Filosofia, come bene di tutti, che al giorno d'oggi, in un mondo materialista del tutto-e-subito, dove nessuno ha più il tempo per meravigliarsi e interrogarsi, viene ostracizzata e ritenuta erroneamente priva di qualsiasi utilità materiale; parafrasando Socrate potremmo dire che una vita vissuta senza analisi è una vita vissuta ad occhi chiusi. Interessante è stato, poi,anche il tema scelto, "l' UNO", fondamento riconducibile del complesso e parte intera ed infinita dell'infinito.

Il festival offre l'occasione ai giovani provenienti da diverse zone di conoscersi,confrontarsi e scambiare opinioni, proprio come erano soliti fare i filosofi che nelle varie scuole conducevano una vita comune, segno che tutti noi, in fondo, siamo filosofi.

Giulia DT

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