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Orsara nel nome di San Michele: tre giorni di festa patronale

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Abbazia Sancti Angeli Orsara Orsara Grotta di San Michele

La veglia notturna nell’antica Grotta, la processione dei bambini e quella di tutto il paese
Le celebrazioni si chiuderanno sabato 1 ottobre con il concerto degli AUDIO 2
 
ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Per tre giorni, dal 29 settembre a sabato 1 ottobre, Orsara di Puglia celebrerà la propria devozione per l’Arcangelo Michele, santo patrono del paese. Le celebrazioni sono state organizzate dalla Parrocchia San Nicola di Bari e dal Comitato Festa, con il patrocinio del Comune di Orsara.
La giornata più importante delle celebrazioni sarà quella di giovedì 29 settembre. Le messe nella Grotta dedicata all’Arcangelo si susseguiranno a partire dalle 6 del mattino. Alle 17, la statua di San Michele attraverserà il paese nella solenne e tradizionale processione.

1 OTTOBRE, AUDIO 2 IN CONCERTO
. I tre giorni di festa si concluderanno sabato 1 ottobre. In Largo San Michele, si potrà assistere gratuitamente al concerto degli AUDIO 2. “La devozione di Orsara di Puglia per l’Arcangelo Michele è antichissima ed è testimoniata dallo splendore dell’Abbazia dedicata al santo patrono”, spiega Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia. L’Abbazia Sancti Angeli è uno dei luoghi più belli e ricchi di storia a Orsara di Puglia. Negli ultimi anni è stata oggetto di interventi di restauro e consolidamento che hanno permesso, dopo molto tempo, di riaprire al pubblico e ai fedeli l’antichissima grotta consacrata al culto del ‘santo guerriero’.

LA META DEI PELLEGRINI
. L’Abbazia, detta anche “dell’Annunziata”, è la prima storica costruzione che appare alla vista di chi raggiunge Orsara. Il complesso, immerso nel verde, comprende anche la Chiesa di San Pellegrino. L’elemento più importante e suggestivo del sito è costituito proprio dalla Grotta di San Michele, chiesa scavata nella roccia presumibilmente nel 200 dopo Cristo. Il tempio di pietra sorge all’interno di un anfratto naturale. Si tratta di uno tra i luoghi di culto più importanti e antichi del Mezzogiorno d’Italia. Vi si accede attraverso la cosiddetta “scalinata sacra”. All’interno si trovano iscrizioni latine e i graffiti lasciati dai pellegrini che vi facevano tappa nel cammino per raggiungere il più noto Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo e da lì la Terrasanta. L’interno è formato da un’unica navata irregolare. Sul fondo è posto l’altare che l’8 maggio, il giorno dell’Apparizione, accoglie la statua di San Michele altrimenti custodita dalla Chiesa Madre.

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