Vigneti e uliveti allagati, campi di pomodoro sott’acqua, sospese vendemmia e raccolta
Danni più gravi alle aziende nel Brindisino e in Capitanata, bombe d’acqua ovunque
Ostuni e Fasano colpite le infrastrutture, a Foggia 2300 ettari di oro rosso al macero
Il maltempo che ha interessato per diversi giorni l’intero territorio pugliese ha inferto un duro colpo alle coltivazioni agricole e alle strutture aziendali. Si stimano in decine di milioni di euro i danni subiti dalle aziende agricole pugliesi a causa dei temporali e dei nubifragi che si sono abbattuti sul territorio dal 6 settembre sino a ieri, domenica 11 settembre.
BARI E BAT. Nel Barese, la “bomba d’acqua” caduta sul capoluogo di regione e in tutto il comprensorio ha creato danni soprattutto ai vigneti, ritardando le operazioni di raccolta, con probabili conseguenze negative sulla qualità delle uve da tavola e da vino esposte. Problemi e disagi molto simili si registrano nella provincia di Barletta-Andria-Trani, dove i vasti appezzamenti di terra dedicati alla viticoltura sono stati investiti da una eccezionale quantità di pioggia. Terreni inaccessibili e vendemmia sospesa.
PROVINCIA DI BRINDISI. I violenti nubifragi abbattutisi per giorni consecutivi nella zona sud della provincia – tra i comuni di Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, San Pancrazio Salentino e San Donaci – comprometteranno seriamente la vendemmia che era in corso e che si prevedeva interessante dal punto di vista qualitativo e quantitativo se non ci fosse stato il maltempo.
Tantissimi vigneti, infatti, sono sommersi da acqua e fango. Ci vorranno diversi giorni prima che gli agricoltori possano rientrare negli appezzamenti e riprendere le normali operazioni colturali. La vendemmia, infatti, da qualche giorno è stata sospesa. Il tutto, inoltre, determinerà l’insorgere di fitopatie, a causa della forte umidità, che quasi certamente comprometteranno la qualità delle uve e di conseguenza anche la quantità del prodotto raccolto. Ingentissimi i danni, inoltre, subiti dagli agricoltori del comune di Ostuni dove sabato 10 settembre, nel territorio compreso tra Ostuni e Fasano, si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua che ha distrutto strade rurali, muretti a secco, muri, strutture aziendali, impianti di irrigazione. Migliaia di ettari di uliveto e vigneto sono ancora sommersi da acqua e fango. Intere coltivazioni orticole sono state distrutte. Tanti i terreni nei quali il passaggio dell’acqua ha determinato il dilavamento del terreno portando via tutto quello che ha trovato dinanzi. Danni sono stati subiti anche da aziende zootecniche con fienili e stalle allagate. Danni si registrano anche sul territorio del comune di Fasano, dove risultano danneggiate strade e muretti a secco, con oliveti allagati e coltivazioni orticole sommerse da acqua e fango. Allagamenti di terreni si segnalano anche nel resto della provincia di Brindisi.
PROVINCIA FOGGIA. Per quanto riguarda la Capitanata è stata pesantemente colpita San Severo, dove è morto annegato Raffaele Russi, un agricoltore di 65 anni trascinato dal fango. I danni alle coltivazioni orticole, ai campi di pomodoro, ai vigneti e agli uliveti riguardano tutto il Foggiano, con conseguenze più gravi nell’Alto Tavoliere e nei Monti Dauni. I campi di pomodoro, nelle zone in cui si doveva ancora completare la raccolta, sono allagati, con la raccolta che è stata sospesa già da diversi giorni. Vendemmia sospesa in tutto il Foggiano. Pomodori danneggiati ovunque. Con l'acqua caduta, la vendemmia interrotta e i pomodori sui campi, si pongono anche i problemi relativi al decadimento della qualità dei prodotti e al pericolo incombente di muffe e fitopatologie sulle colture. I corsi d'acqua non hanno tenuto, riproponendo la necessità di interventi ordinari e straordinari di manutenzione dei canali e degli alvei. Grandi difficoltà si riscontrano per la viabilità rurale e per le strade provinciali a servizio delle aziende agricole, con gli agricoltori impossibilitati in molti casi a raggiungere i campi. Fra le grandinate di giugno e le piogge di questi giorni, oltre 2300 ettari di pomodoro sono destinati a restare sui campi, questo anche a causa delle infestazioni di orobanche e batteriosi che hanno ulteriormente decimato la produzione.
PROVINCIA DI LECCE. I veri e propri nubifragi che si sono abbattuti su Lecce e i paesi più vicini al capoluogo salentino destano grandi preoccupazioni per le conseguenze sul comparto agricolo. Sono stati colpiti soprattutto vigneti e uliveti a Lecce, Squinzano, San Pietro Vernotico, con allagamenti, impossibilità di accedere ai terreni e di proseguire le operazioni di vendemmia.
PROVINCIA DI TARANTO. Nel Tarantino, il maltempo non sta concedendo tregua, con piogge torrenziali che hanno bloccato la vendemmia. Sia per le uve da tavola che da vino si teme un deprezzamento del valore di mercato, conseguente alla perdita di qualità del prodotto esposto alla pioggia e ancora sottoposto all’azione del maltempo a causa della impraticabilità dei vigneti allagati.
La CIA Agricoltori Italiani di Puglia, attraverso le proprie strutture territoriali, è impegnata già da alcuni giorni a monitorare la situazione e nelle prossime ore chiederà l’attivazione degli uffici regionali preposti al fine di perimetrare le aree interessate, di verificare i danni e di attuare tutti i necessari provvedimenti del caso.
La CIA Agricoltori Italiani di Puglia chiede la immediata quantificazione dei danni per le aziende colpite dal maltempo, e che siano messi subito a disposizione fondi straordinari ed adeguati, al fine di mettere nelle condizioni le imprese danneggiate di riprendere le normali attività.