Salute e Territorio Lucera: La 'Speranza' è l'ultima a morire

Riceviamo e pubblichiamo
Apprendiamo dell’incontro di fine giugno che si è tenuto presso il nosocomio di Lucera tra il direttore generale dell’ASL Foggia dott. Manfrini e l’attuale sindaco per fare il punto della situazione per i servizi e l’ offerta sanitaria forniti dalla struttura. Non è il sito del Comune che c’informa con un suo comunicato stampa (la trasparenza sbandierata dai nuovi inquilini continua ad essere solo… sbandierata) ma un giornale on-line, evidentemente "privilegiato" ed ufficioso nel dare notizie istituzionali.
Nell’incontro si sarebbe discusso della TAC assente da mesi a servizio dei cittadini e di prossimo funzionamento (fine luglio), di una TAC di "seconda mano", e di altro, ancora, non compiutamente specificato.
Ciò che ci preme sottolineare come Salute e Territorio Lucera è la proposta avanzata da questa Amministrazione al dott. Manfrini, direttore generale Asl/Fg . Una "proposta che in realtà dovrà essere sottoposta al neo assessore regionale alla Sanità Donato Pentassuglia, ossia quella di concepire il Lastaria come un centro specialistico esclusivo per la trattazione di una qualche particolare patologia. Non si tratta di un’idea nuova, visto che già qualcosa del genere era stata ventilata con l’intervento dell’Istituto Europeo di Oncologia, (centro Veronesi di Milano ndr) ma questa volta l’iniziativa verrebbe presa con la diretta conduzione della sanità pubblica".
Dunque, si chiede un Polo Oncologico da istallare a Lucera. Un Polo Oncologico è cosa ben diversa da un reparto di oncologia come quello attuale funzionante presso il Lastaria! Esso trova la sua giustificazione di esistenza se il bacino di utenza ha determinati parametri e se l’incidenza tumorale del territorio è tale da giustificarne la sua installazione. Sono a conoscenza dei dati ufficiali del Registro Tumori della provincia di Foggia? Questi dati sono, ad oggi, "top secret", parziali o ufficiosi nonostante l’equipe diretta dal dott. Fernando Palma sia stata ufficializzata a svolgere questo ruolo Istituzionale dalla Regione Puglia sin dal lontano gennaio 2011. Paghiamo uno staff da 3 anni e mezzo e non ci forniscono dati! In più, non lo si è neppure accreditato! Costoro sono "sordi" a qualsiasi richiesta avanzata dai Comitati, dai giornali, dai cittadini a produrre notizie e dati certi. Anche Salute e Territorio Lucera, più e più volte, si è spesa per ottenere informazioni a cui seguivano appuntamenti che il Dott. Palma puntualmente disattendeva. Perché tanta reticenza al limite dell’omertà avvolge il Registro Tumori di Capitanata? Molti Sindaci della Capitanata, producendo dati del loro Comune con picchi elevati di tumori, nel chiederlo all’ex assessora Gentile e al dott. Manfrini, hanno ricevuto risposte del tipo "Entro venti giorni faremo una grande iniziativa per presentare il registro tumori a Foggia" (8 marzo 2014). Superata la soglia temporale che la vendoliana si era autoimposta, in occasione dell’incontro tenutosi all’istituto zooprofilattico di Foggia per individuare il nuovo presidente, aveva rilanciato così: "A breve presenteremo il registro tumori provinciale a … Cerignola". Poi, si sa come è andata: oggi usufruisce Gentilmente del viaggio-premio a Bruxelles dove potrà continuare le sue performance! Fatto è che il "fantasma" Registro Tumori non si materializza! E tutti, o quasi, ad assecondare questo silenzio, tacendo.
E’ il nostro caso: si chiede un Polo Oncologico ma non la certezza dei dati su quante patologie tumorali insistono in città e nel circondario, sia in atto e sia pregressi (i così detti "passati a miglior vita"). Il "buco nero" su questo argomento è cosa nota in città e riguarda sia l’attuale Amministrazione che le precedenti. Eppure, (dati ufficiosi-ufficiali forniti dall'Asl/Fg) ) dal 2000 al 2009, in Capitanata sono 14.850 i morti a causa di neoplasia e ben 35.625 il numero di residenti ricoverati con diagnosi principale di tumore maligno + tumore benigno vescica ed encefalo!
Non è cosa nuova la richiesta di un Polo Oncologico.
Infatti, l'associazione "Speranza" promossa da Ennio Festa (ex CGIL, ex (?) UIL, oggi "zoccolo duro" del rinnovamento PD nella coalizione Bizzarri con la lista "Democratici autonomi per Emiliano) già dal 2006 vagheggiava questa ipotesi.
Nell'incontro pubblico da noi organizzato l'8 febbraio 2008 il dott. Marcello Mazza ebbe a dire: "Qualche anno fa sono stato contattato da un sindacalista di Lucera, Ennio Festa, un mio carissimo amico, il quale mi ha prospettato una situazione particolarmente critica nella provincia di Foggia, cioè un aumento esponenziale di tumore (…). Ci siamo messi in contatto con l’Istituto Nazionale Tumori e siamo riusciti a far scendere giù molti specialisti… atteso che nella nostra Provincia c’era una emigrazione notevole verso quell’Istituto (…). Durante alcune trasmissioni locali televisive a cui avevamo invitato dei medici, questi ultimi hanno parlato di una situazione strana che andava analizzata (…). Voglio dire che c’è comunque un aumento esponenziale di tumori nella provincia di Foggia…". A quanto riferito dal dott. Mazza si aggiunge l’intervista rilasciata in data 25/10/2007 alla "Gazzetta del Mezzogiorno" dal suo amico Ennio Festa che, in qualità di socio promotore dell' associazione "Speranza", si fece artefice della proposta "di realizzare a Lucera una struttura (Polo oncologico) che rappresenta una risposta ormai necessaria alle esigenze di un territorio che purtroppo conta tanti malati di tumore". Una proposta concretizzata in "un articolato e complesso progetto corredato da tutti i possibili studi di fattibilità, di esecuzione, di impatto ambientale, presentato alla Regione Puglia da quattro anni" ma, anche, aggiunge Mazza, è stato "depositato presso l’ufficio tecnico del Comune di Troia. Abbiamo fatto riunioni, una presso il Vescovato di Lucera con il direttore dell’Ares che è il dott. Mario Morlacco e con altri esponenti come l’assessore alla sanità della Regine Puglia (…). Eravamo riusciti a trovare degli imprenditori disposti a comprare il terreno investendo circa 20 milioni de euro (…). Di fatto la Regione Puglia non doveva tirare fuori una lira (se si esclude la "successiva convenzione" con la Regione Puglia come puntualizza Festa); si potevano creare 400 posti di lavoro mentre si continua a mandare i nostri malati su, all’Istituto Nazionale Tumori". Insomma, sviluppo ed occupazione al passo con i tempi!
Cos'hanno in comune queste due proposte d'istallazione di un Polo Oncologico? La certezza dei richiedenti che gli ammalati per patologie oncologiche sono tantissimi ma nessuno dei due, però, sollecita la pubblicazione dei dati del Registro Tumori! Come a dire: vi diamo il centro dove potrete curarvi ma non chiediamoci perché vi ammalate e quanto pesa la vostra patologia in termini economici. Del costo umano a costoro è meglio non chiedere! A questa vile e cinica risposta del silenzio, noi di Salute e Territorio di Lucera con fermezza ribadiamo, per l'ennesima volta, allora come oggi, che vogliamo conoscere le CAUSE dell'aumento "esponenziale" dei tumori e, contestualmente la rimozione del silenzio complice di queste cause. Il danaro pubblico non sarebbe più utile investirlo nel risanamento ambientale, nell'indagine epidemiologica da parte d'Istituti super partes (noi proponemmo il "Ramazzini" di Bologna), nel perseguimento giudiziario degli inquinatori, nel monitoraggio continuo con la rete fissa delle centraline istallate dall'ARPA, nella convenzione da stipulare con l'IMAA del CNR (mai attivata dalla Regione Puglia) che è in grado di monitorare con satelliti 24 h su 24 i traffici illeciti di rifiuti ed incendi in tempo reale?
Le cause dell'aumento delle patologie tumorali non sono all'ordine del giorno neanche di chi, per responsabilità istituzionale, dovrebbe essere il primo garante della salute pubblica: il sindaco! Altrettanto si dica dei tanti medici protagonisti in prima persona in campagna elettorale e, adesso, alcuni di essi presenti nelle Istituzioni che, del silenzio su questi temi, ne fanno il loro verbo. Dal Giuramento d'Ippocrate si è, forse, giunti al Giuramento degli Ipocriti?
Continua, come ebbe a dire contro di noi l'allora assessore all'Ambiente Francesco Antonio Forte, la "sceneggiata". A danno di noi tutti cittadini.
Liliana Toriello per Salute e Territorio di Lucera