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Precisazioni dell’ex sindaco Labbate su un articolo apparso su un net - journal locale

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Riceviamo e pubblichiamo

Precisazioni dell’ex sindaco Peppino Labbate
E’ apparso su un net - journal locale, un articolo intitolato "ESTENSIONI E APPALTI, LISTA TUTOLO: “IL SINDACO TACE“"
In questo articolo si parla dell’appalto della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, prorogato per 9 anni nel 2005, anno in cui il sottoscritto aveva l’onore di rappresentare la città di Lucera, quale Sindaco.
Di conseguenza, corre l’obbligo di ricordare al Consigliere Comunale Tutolo ed a tutti i suoi aderenti alla lista civica che lo scrivente, all’epoca Sindaco di Lucera, attraverso l’assessore al ramo Francesco Checchia, inviò una lettera all’Ing. Cinquia, affinché provvedesse a predisporre gli atti per la gara, posto che il contratto del servizio di nettezza urbana era in scadenza.

Nella considerazione della complessità degli atti da predisporre,l’Ing. Cinquia veniva invitato a prorogare per il tempo necessario, indicato in mesi 6, il servizio alla ditta “ Tecneco “.
L’ing. Cinquia, con propria determina, prorogò di mesi sei il contratto e, successivamente, senza alcun atto di indirizzo dell’organo politico, annullò la determina di proroga a mesi 6 e ne predispose altra con proroga del servizio ad anni 4.
Subito dopo, lo stesso Ing. Cinquia, ancora motu proprio, annullò la determina di proroga a 4 anni per predisporne ulteriore con proroga del servizio ad anni 9.
Questo non fu accolto bene né dalla classe politica dell’epoca né dal segretario comunale che non volle stipulare il contratto con la ditta in questione, ritenendo illegittima la proroga a 9 anni.
E sempre l’Ing. Cinquia, di cui il consigliere Tutolo è stato “ mentore “  per parecchio tempo, si preoccupò di incaricare un Notaio di San Severo per la stipula del contratto, che, si ripete, il segretario Comunale Dott. Avvanzo, si rifiutò di firmare rinunciando, così, anche ad un lauto compenso.

Si precisa che la maggioranza politica dell’epoca venne a conoscenza del tutto solo a cose completate.
Dal quel momento si acuirono i dissidi tra il sottoscritto e l’Ing. Cinquia, conclusisi con la querela fatta contro lo stesso, condannato, poi, dal Giudice monocratico del Tribunale di Lucera, come noto a tutti.
Orbene, è giusto precisare a coloro che fanno troppo veloci ed improvvisati commenti sugli atti amministrativi che l’Ing. Cinquia, con la la determina di proroga, andava a prorogare servizi già esistenti, dimenticando, purtroppo le  nuove esigenze della città per la presenza di nuove zone urbane.
Per cui la giunta municipale, presieduta dal sottoscritto, fu costretta alla estensione successiva, posto che “ quei palazzi “ non erano inseriti nella proroga, voluta solo dall’Ing.Cinquia.
“Così è se vi pare!“

Poi a richiamo personale sul titolo di “fuoriclasse “ attribuitogli nello stesso articolo,  va ricordato che il sottoscritto, sia professionalmente che politicamente, ha ricevuto apprezzamenti a iosa, a tutti i livelli, e sempre con la umiltà che lo contraddistingue non ne ha mai fatto vanto o esibizione.
Piuttosto dicano costoro, capaci con troppa facilità di buttare fango sugli altri, il più delle volte immotivatamente, cosa hanno mai prodotto, quali capacità superiori riconosciute hanno, di quali patenti di perbenismo esponenziale sono accreditati etc. etc. etc.
Di contro, posto che a Lucera ci conosciamo tutti, si ritiene opportuno evidenziare :
a) incapacità a gestire cose proprie;
b) assenza di progettualità efficaci da proporre alla maggioranza di turno, relegati, come sono, al ruolo di oppositori di minoranza;
c) capacità di confronto politico senza fare sempre e soltanto ricorso alla magistratura penale;
d) iniziative efficaci per la risoluzione dei molti problemi della città  che non si esauriscano nel solito monologo del comizio di Piazza Duomo, ove si sputa solo veleno e maldicenze nei confronti di tutti;
e) manifestazione di programmi seri per l’occupazione, per il turismo, per il settore sociale che quotidianamente registra un significativo aumento  dei poveri e per quant’altro necessita alla città.
Il politico capace è quello che riesce a dare soluzioni ai problemi; se poi si comporta con disonestà ne risponderà alla magistratura, vigile di per sé,   ed ai cittadini stessi.
Smettiamola, una volta per tutte, di sparlare di questo o di quello, troppo spesso senza fondamento alcuno, ed affrontiamo, per risolverli con serietà, i problemi che oggi hanno messo in ginocchio la nostra città (disoccupazione, tribunale, ospedale etc etc), senza doverci prendere meriti e senza colorazioni politiche.
E’ di estrema necessità l’intervento ed il contributo di tutte le forze capaci della città, attraverso un corale “ rimbocchiamoci le maniche “ nell’esclusivo interesse della collettività lucerina.
  
Peppino Labbate

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