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Vino e arte: mutevolezza e fluidità

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Domenica 16 dicembre è stata inaugurata la mostra di arte contemporanea “Liquida Soluzione” presso le cantine “Alberto Longo” di Lucera (S.P. Pietramontecorvino, Km 4, Contrada Padulecchia, Fattorie Cavalli).

La manifestazione, anteprima del “Cacc’e Mitt” Festival che sarà inaugurato a fine gennaio con l’intervento del filosofo ed esperto di enologia Massimo Donà, ospita fino a fine febbraio 2008 le opere di otto esponenti dell’arte contemporanea  Pietro Capogrosso, Luca Coser, Piero Di Terlizzi, Gaetano Fanelli, Paolo Laudisa, Salvatore Lovaglio, Tarshito, Paolo Torcolacci.

La selezione delle opere di questi artisti di riconosciuta fama, ha seguito il criterio della rispondenza delle stesse al concetto di fluidità che la mostra intendeva sottolineare; liquidità intesa in modo molto ampio non solo la liquidità del vino, protagonista e fonte dell’evento, ma anche la fluidità del colore dell’artista, la fluidità del cambiamento, della mutevolezza. Questo concetto in particolare è stato sottolineato da Dario Giuliano, docente di estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli che ha curato la parte critica dell’iniziativa: la continua trasformazione del vino nei vari stadi di preparazione – da uva a mosto e poi a vino che continua ad essere un prodotto vivo e quindi soggetto ad ulteriori modifiche – è messa in stretta relazione con il continuo trasformarsi dell’opera d’arte, mutevole per natura dal momento della creazione – il risultato spesso si allontana dal progetto iniziale – a quello dell’interpretazione da parte di chi con essa interagisce e trova al suo interno richiami e significati ai quali magari il suo creatore non aveva nemmeno pensato.

Il cambiamento, la fluidità e, ovviamente, il bagaglio di vissuto personale sono i contenuti delle opere esposte presso le cantine Longo, disposte in modo che, seguendo il percorso artistico, si è guidati nei vari ambienti delle botti e si visita il posto senza quasi rendersene conto.

L’organizzazione dell’esposizione è stata affidata a Giovanni Ferramosca che già si era occupato a Lucera della mostra “Scripta Manent in cui ha esposto Vito Capone e che, nel suo intervento ha voluto soprattutto sottolineare quanto gli artisti abbiano apprezzato di collaborare ad un progetto teso alla valorizzazione di un luogo del Sud mettendo in primo piano nei lavori la passionalità e l’essenza sanguigna tipicamente mediterranee.

Il “Cacc’e Mitt” festival organizzato dall’ Assessore alla cultura Mario Monaco ha lo scopo di unire le forze di pubblico e privato per valorizzare il territorio e i suoi prodotti, intesi a largo spettro includenti prodotti gastronomici, imprenditoriali, artistici ecc insomma un lavoro sinergico, quello ricercato , che permetta di rilanciare l’immagine della cittadina sveva.

Lo scopo è quello di riuscire a creare un evento che stimoli, per tutto il corso del 2008, un turismo fatto di sapore e cultura alimentato da iniziative sempre nuove che si allestiranno in diversi ambienti della città anche per far conoscere, a quanti accorreranno, luoghi meno “famosi” come palazzi, cortili, piazze e ancora il teatro e le altre cantine; i visitatori, ammaliati dai profumi del vino, verranno guidati tra le numerose bellezze che la città ha da mostrare.

 

 

 Berenice Di Matto ( berenicedm@libero.it)

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