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VIDEO- Tribunale: D’Anelli astenuto in Consiglio provinciale ma c’è un perché

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Nel Consiglio provinciale di sabato 8 al Comune di Lucera, indetto contro la eradicazione del Tribunale svevo e delle sezioni decentrate di Apricena e Rodi Garganico, alcuni hanno sollevato perplessità sull’atto deliberativo approvato quasi all’unanimità dei presenti. Tra i primi a manifestare dubbiosità sull’ordine del giorno conclusivo, approvato con 17 voti a favore (e la sua astensione) c’è il già due volte Sindaco di Rodi e consigliere provinciale Carmine D’Anelli.

È stato lui, il primo e forse il solo, a spostare l’accento su aspetti rivenienti dal passato anche recente. “Il grido d’allarme sul rischio, connesso alla soppressione degli uffici giudiziari di Lucera, risale a tre anni fa. Anche per Rodi, come per Lucera e Apricena, vale l’assenza di spese sul fitto dei locali giudiziari, in quanto l’immobile che li ospita, è di proprietà comunale”.

E dire che la sede distaccata di Rodi, in tempi non sospetti, era stata data per salva. Bisogna inserire un emendamento esplicito, su questo punto, poiché vi sono tutte le carte in regola perché resti in piedi senza ragioni di campanile”.

Questa la richiesta pervenuta da D’Anelli, alla fine, rimasta inevasa. Difatti, il deliberato dell’assise provinciale, è stato oggetto di una modifica, allargata alle realtà di Cerignola, Manfredonia e San Severo, che ha finito per ‘annacquare’ un dispositivo in cui, in avvio se non altro, si tornava a chiedere il salvataggio, in primis, del Palazzo di Giustizia di Lucera insieme con Rodi ed Apricena. Così non è stato.

D’Anelli ha rivolto la sua attenzione al Partito Democratico di Capitanata e ne ha reso conto in un’intervista che vi proponiamo su Lucerabynight.it e sulla consorella Internet Tv www.studio9tv.com.

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Costantino Montuori

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