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Il PD torna a parlare di Ospedale e Tribunale

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Sembra che il Partito Democratico, con la direzione provinciale e poi con la segreteria cittadina, intenda sposare l’idea avanzata la settimana scorsa in una delle ultime assemblee del Comitato per la difesa della legalità in Capitanata.

In una parola si vorrebbe aprire una vertenza territoriale’. Un po’ sulla falsariga di quanto richiesto da Saverio Lamarucciola, Sindaco di Pietramontecorvino, per la realtà dei Monti Dauni all’atto del deposito delle fasce tricolore dal Prefetto di Foggia in data 20 agosto.

Fondere, in una sorta di ‘unicum’, il depauperamento dell’Ospedale Civico ‘Francesco Lastaria’ con la purtroppo probabile eradicazione del Tribunale lucerino, ci sembra una proposta fondata. Certo, per renderla più forte di quanto non sia nelle esternazioni verbali, sarebbe opportuno fissarla nell’agenda della politica locale venendo incontro all’appello lanciato dal Presidente dell’Ordine degli avvocati di Lucera e del Circondario giudiziario.

Giuseppe Agnusdei dice bene quando sostiene che il territorio lucerino - e il suo hinterland - devono contare su una rappresentanza minima di due eletti in Parlamento. E, magari, sin dalle prossime consultazioni elettorali di primavera. Idea sostenuta, poco prima, dal segretario dei piddini svevi, Fabrizio Abate, favorevole ad una sorta di pre-gara per individuare i candidati  giusti.

Affidarsi, come in parte si continua a fare, ai forestieri della politica significa affittare loro il nostro futuro. Ma c’è chi non l’ha ancora capito e tenta, forse, di porsi sotto l’egida e l’ala protettrice di qualcheduno. In basso la nota dei democratici di Capitanata sulla doppia tematica Tribunale/Ospedale che vi proponiamo per intera.

Costantino Montuori


“Il Partito Democratico di Capitanata e il Circolo cittadino di Lucera attiveranno ogni iniziativa politica utile a indurre la Regione Puglia a non procedere sulla strada del depotenziamento dell'ospedale Lastaria ed il Governo a non sopprimere lo storico Tribunale.
E' l'esito dell'incontro tra l'Ufficio politico, coordinato dal segretario provinciale Paolo Campo, e una qualificata delegazione del PD lucerino, guidata dal segretario cittadino Fabrizio Abate, svoltosi nella mattinata di ieri presso la sede dell'Unione provinciale.
Per evitare la chiusura del Tribunale, saranno attivate tutte le iniziative parlamentari necessarie a modificare il decreto del Consiglio dei Ministri approvato lo scorso 10 agosto. In particolare, si cercherà di ottenere il pieno accoglimento da parte del Governo del parere delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che, all'unanimità, avevano escluso gli uffici giudiziari lucerini dalla riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie in ragione delle pericolose infiltrazioni criminali e mafiose nella società e nell'economia del territorio di sua competenza.
In sede regionale sarà rafforzata l'interlocuzione con l'assessorato regionale alla Salute a tutela dell'ospedale Lastaria, gravemente depotenziato dalla seconda fase del Piano di riordino del servizio sanitario imposto dal Governo.
"Gli esponenti istituzionali del PD di Capitanata, tanto a livello regionale che parlamentare, hanno profuso il massimo impegno a tutela delle legittime istanze della comunità lucerina - commenta Paolo Campo - ma le iniziative non sono state premiate dagli atti della Giunta e del Governo anche a causa delle critiche condizioni finanziarie che stanno pesantemente condizionando l'azione amministrativa ad ogni livello.
La responsabilità istituzionale, però, non può indurci a cessare di compiere ogni ulteriore sforzo per evitare che Lucera sia così pesantemente colpita dalla razionalizzazione e riorganizzazione di due servizi fondamentali come la sanità e la giustizia.
Allargando lo sguardo al Preappennino, ciò dovrà valere anche rispetto agli annosi temi della infrastrutturazione viaria, a partire dalla Regionale 1, e della prevenzione del dissesto idrogeologico, come dei servizi sociali di base e delle politiche di sviluppo.
Si configura una vera e propria vertenza territoriale – conclude Campo – che affronteremo con la necessaria forza e convinzione, consapevoli come siamo della fondatezza e ragionevolezza delle istanze territoriali”. 

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