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A Lucera servono politici di razza

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Una volta tanto Fabrizio Abate, coordinatore locale del Pd, e Pietro Scioscia della lista per Emiliano (candidato Sindaco per il Pd, ex indipendente in Consiglio Comunale) sono d’accordo. Su cosa? Sulla assoluta necessità di dotare Lucera di un politico di alto profilo istituzionale. Cosa ha convinto entrambi a giungere a questa conclusione, nel corso di recenti dichiarazioni pubbliche a proposito del mantenimento del Tribunale? La difficoltà che si sono incontrate nel rapportarsi con le stanze romane e baresi, dove gli interlocutori istituzionali lucerini manco sono stati ricevuti. Anzi, Scioscia provocatoriamente aggiunge: perché non due? Basta, afferma, Abate, di avere come riferimenti eletti, con tutto il rispetto, di Foggia, Manfredonia, Cerignola San Severo o di Roccacannuccia. Parole sante. Finalmente si prende coscienza, anche se molto tardivamente, che senza referenti locali di alto profilo politico non si può andare lontani. Si è visto cosa è accaduto con l’ospedale e cosa sta accadendo per il Tribunale. Ciascun rappresentante locale lavora per il proprio territorio, come è giusto che sia, ma rinnegando quel mandato elettorale che li dovrebbe anche vedere impegnati per tutte le problematiche di carattere generale. La proposta, così  come formulata, sembra quasi irrealizzabile, anche se la  politica è l’arte dell’impossibile che diventa possibile. Ci rendiamo conto che mettere d’accordo i partiti su un nominativo che abbia il consenso di tutti difficilissimo. Ma, a Lucera abbiamo un precedente. Quando Costantino Dell’Osso iniziò a scalare le tappe della sua splendida carriera politica faceva parte di un minuscolo partito, quel PSDI (Partito Socialdemocratico) che metteva  insieme poche centinaia di voti.  Eppure, Costantino Dell’Osso divenne il referente politico per quasi tutti, riuscendo a farsi eleggere consigliere provinciale e successivamente senatore. Chi lo ha votato? Soprattutto quelli della Democrazia Cristiana, ma anche  frange del Partito Comunista, posto che egli proveniva da una famiglia di comunisti di lungo corso (il papà  e il fratello Lorenzo). Non ci fu, beninteso,  un accordo formale delle segreterie politiche, perché a quei tempi era difficile mettere insieme il diavolo (comunisti) e l’acqua santa (DC). Pur tuttavia, fu possibile realizzare un deflusso di voti all’insegna dello spirito di bandiera di marca lucerina, che consentì a Dell’Osso di raggiungere vette impedite pure a coloro che venivano accreditati di molti consensi all’interno dei due citati partiti di massa o degli schieramenti di coalizione. Quello che di buono  ha fatto il parlamentare con addosso la casacca bianco-celeste è innegabile e solo i ciechi  potrebbero negarlo. Per ogni problema  di Lucera e del collegio senatoriale Dell’Osso era sempre a disposizione al Senato, come pure nei contatti settimanali che aveva in loco con i suoi elettori e simpatizzanti. Le porte della sua segreteria era sempre aperte e per tutti. Cosa avete capito, amici lettori? Non vogliamo assolutamente tirare la volata a Dell’Osso. Abbiamo citato questo precedente per dire che la proposta di Abate e Scioscia non è da sottovalutare ritenendola peregrina, di fantasia, impossibile a realizzarsi. Essi giustamente partono dal presupposto prioritario di superare tutti gli sbarramenti, le polemiche, le divisioni per trovare una soluzione che possa davvero rappresentare Lucera nei quartieri alti della politica, al servizio di tutti, anche dei partiti. Dunque, la soluzione sembra quella giusta, anche perché nasce dalle ferite inanellate nel corso delle azioni di protesta per l’ospedale e il Tribunale. Il problema è trovare l’uomo giusto che possa incarnare la soluzione. Ci rendiamo conto che non è semplice. Ma, non era semplice neppure ai tempi di Dell’Osso, eppure fu possibile realizzare il miracolo. Se i partiti si mettono di puzzo buono e con l’animo  sgombro da pregiudizi e pregiudiziali ideologiche è possibile ripetere il miracolo. Come prima abbiamo detto, in politica tutto è possibile e non occorrono di certo i santi per realizzare le cose apparentemente impossibili! Proviamoci! Ci riprovino Scioscia e Abate!

a.d.m.

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