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CI STANNO SCIPPANDO ANCHE IL BOSCO COMUNALE!

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Praticamente il bosco comunale lucerino- quello che i lucerini da sempre chiamano boschetto -  è stato annientato, distrutto, umiliato, vilipeso. Veramente fa rabbia vedere questa invidiata oasi di verde, che fa da corona al castello svevo-angioino,  scheletrita, ridotta ad un ammasso di cenere, anzi ad un ammasso di vergogna. Si, perché questi piromani, veri delinquenti con il cervello malato,  dovrebbero coprirsi di vergogna per quello che stanno facendo da anni, quasi un corsa a tappe, che prevede ogni estate la distruzione di un pezzo di questo polmone verde, che  era il vanto della città.  Parliamo di piromani perché non crediamo alla storiella secondo cui sia la sola autocombustione a provocare fiamme così corpose. Invitiamo i cittadini a vedere cosa è stato fatto  ultimamente, con danni che sono più evidenti del solito, perché le fiamme hanno attaccato l’estremità della collina, a ridosso della croce, altro riferimento significativo per i lucerini.  E’ davvero distruzione!  Basta dare una occhiata dall’alto per rendersi conto che il bosco non esiste più, ridotto com’è ad un ricettacolo di materiale legnoso bruciato.  Ma, questo bosco non è solo importante perché abbellisce il quadro naturale, emana ossigeno in quantità per il ristoro di quanti frequentano  i giardini pubblici, per il concorso che può fornire in una corretta gestione degli agenti atmosferici nei momenti di maggiore intensità . Il bosco è il tratto naturale di raccordo tra giardini pubblici e castello federiciano, al punto che negli anni scorsi si è parlato di far sorgere anche una funivia per collegare i due siti. 
Progetto ambizioso, per dire che il luogo si presta naturalmente  ad un salto turistico attraverso la maggiore affluenza di forestieri.  Dopo il Tribunale e l’ospedale, ci stanno anche scippando il bosco comunale!  Ci stanno spogliando vivi, fino a ridurci alla miseria.  E’ vero che questi delinquenti agiscono in un area vasta, di notte o di sera, praticamente senza alcun rischio di essere individuati e schiaffati in una prigione  solida, illuminata soltanto da fiamme a volontà. Però, è pur vero che si fa poco per mettere in atto i più elementari accorgimenti per determinare almeno una azione di deterrenza a scapito dei piromani. Ci chiediamo: a quanto ammontano i danni che si contano tutte le volte che bisogna intervenire per spegnere gli incendi, peraltro quando ormai non c’é più nulla da fare? Supponiamo che la cifra sia enorme. E non si farebbe meglio far circolare delle ronde 24 su 24 ore per assicurare vigilanza almeno nei punti di maggiore rischio?  La questione del bosco non può essere considerata a se stante rispetto a quella più generale della tutela di tutta l’area incorporante il castello e i giardini pubblici, per le ragioni prima indicate.
Non sappiamo chi per prima debba essere capofila della situazione, anche ai fini dei finanziamenti, ma non v’è dubbio che il Comune deve recitare parte attiva.  Ovviamente, è inutile dire che questi luoghi non sono sufficientemente vigilati, indipendentemente dal bosco comunale. Si tratta di un’area vasta, frequentatissima, specie di sera e moltissimo da bambini e ragazzi. La gente ha timore di farsi una passeggiata in tranquillità, perché teme che il solito imbecille di turno possa arrecare disturbo con atteggiamenti e frasari deliranti, se non con comportamenti che potrebbero anche portare all’aggressione, se dall’altra parte si incappa in  una testa calda dedito alla facile rissa.   Ovviamente, di notte non si parla neppure di vedere in circolazione qualche macchina  dedita a sorvegliare la zona. E, così, i piromani ed altri hanno vita facile. Già, se non si riesce a colpire quelli che fanno bivacco di notte sulle scale della Cattedrale volete che si possa mettere paura ai piromani? E, così’, la città precipita sempre di più in una indifferenza che fa paura!

a.d.m.

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