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Il 15 aprile il Primo Memorial Massimo De Palma

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Massimo De Palma in sella alla sua bicicletta da competizione La locandina del Memorial De Palma affissa in città in questi giorni

In cinquemila gli avevano reso l’ultimo saluto. Amici, conoscenti, cicloamatori, amanti dello sport in genere. E tanta, davvero tanta, gente comune. Ora il ricordo di Massimo De Palma, il giovane ciclista lucerino scomparso due anni fa in un incidente assurdo mentre disputava il ‘Settimo Giro del Capo di Leuca’ , è affidato al ‘Primo Memorial’ in calendario il 15 aprile.

A farsi carico dell’iniziativa l’Asd Free Bike Team di Foggia presieduta da Vincenzo Aprile. Raduno alle ore 8 in via Pasubio, nel cuore del quartiere Pezza del Lago, quindi la partenza per la disputa di una gara suddivisa in categorie.

Il circuito seguirà la Statale 17 per Campobasso, la Statale 692 e la Strada Provinciale 5 per Pietramontecorvino. Il tracciato va ripetuto più volte con la premiazione, alla fine, dei primi tre classificati per ogni classe di corsa.

La partecipazione è aperta a tutti gli enti e alle associazioni del panorama Udace, Csain e via elencando.
Massimo era un cristone gioviale, allegro ed altruista, che ha fatto dello sport un motivo di vita, una passione, un interesse costante e crescente. Si era cimentato nel karate, passando per il calcio ed il calcetto, vincendo anche una edizione del ‘Torneo delle Chiavi’.

Amava i balli caraibici, che eseguiva in coppia con Donatella Longo, fino a portare a casa una ‘Coppa del Molise’.
Per riuscire non si poneva limiti di sorta. Si allenava, alle volte, anche otto ore al giorno. Da dodici anni era montato in sella, sulle due ruote.

Si era fatto conoscere e stimare da alcuni professionisti del pedale italiano. Danilo Di Luca e i fratelli Masciarelli su tutti. Temeva solo i guasti meccanici quando sfidava i tracciati di corsa più ostici.

Nei mesi scorsi tre persone sarebbero state rinviate a giudizio, a seguito dell’udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Lecce. Secondo la pubblica accusa, il mezzo agricolo con cui il cicloamatore si scontrò morendo, non avrebbe dovuto transitare in quel punto e in quello stesso istante. Il processo ha preso inizio nell’ottobre 2011 presso il palazzo di giustizia di Tricase nel Leccese.

Costantino Montuori


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