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Tutto esaurito per 'Hotel Galimard' di Luciano Toriello

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LUCERA – Si è chiuso in bellezza il 2011 al Cinema Teatro dell’Opera con la proiezione venerdì 30 dicembre, in anteprima assoluta, dell’ultimo lavoro del film – maker lucerino Luciano Toriello, “Hotel Gallimard”.
Prima del corto Maria Antonietta Trincucci, aiuto regia, ha vestito i panni della presentatrice disturbata dall’irresistibile Fonzie - Gianni De Mare, costretta alla fine a capitolare a causa del suo invincibile charme.
Grande affluenza di pubblico, la platea era completamente piena, una cosa che spesso nemmeno i film in cartellone riescono a fare ma “Hotel Gallimard” si, perché in questo lavoro parecchi ci hanno messo il cuore, a partire ovviamente da loro, Luciano Toriello e Marco Fortunati, che con il loro entusiasmo e la loro voglia sono riusciti a coinvolgere decine di persone nelle riprese, persone che hanno lavorato assieme incollati solo dalla passione per quello che stavano facendo e dal piacere di stare insieme. Tutto questo in qualche modo è finito nella pellicola perché il pubblico dell’”Hotel Gallimard” guardava le scene sullo schermo con un sorriso che era un misto tra il divertimento e la soddisfazione; lo stesso che sarà spuntato sul viso di Toriello scoprendo quanta gente si era mossa per vedere quello che aveva fatto stavolta, curiosa dopo “Vamos a magnar companeros”, il suo successo del 2010.
E, ancora una volta, Toriello e Fortunati – una coppia indissolubile che lavora sempre insieme, che vive insieme - non si sono smentiti, hanno confermato il loro talento!
Il corto, che nasce da una vecchia sceneggiatura di Gianni De Mare rivista con Luciano Toriello e Michele Creta, è una critica alla società contemporanea in cui tutto diventa spettacolo e quasi si perde di vista il valore della vita umana. La situazione nell’Hotel è spinta all’estremo proprio per portare il pubblico a riflettere: chi vota per qualcuno chiuso in un edificio effettivamente esiste!
La messinscena, la strumentalizzazione delle emozioni, le finte “vere storie”, perno di quasi tutta la televisione attuale, diventano bersaglio della critica di Toriello ma in tono divertente.
Vincent, il regista, e Fonzie tentano di opporsi a questo sistema e vogliono girare un corto, le risorse però scarseggiano e così rapiscono Laporidis, l’attoruncolo divo degli adolescenti, emblema del cinema che loro rifiutano ma che va per la maggiore, un tipo di cinema evidentemente destinato a durare. In una delle stanze ormai abbandonate da tempo dell’Hotel Vincent mescolerà realtà e finzione, speranze e delusioni creando un cocktail molto pericoloso.
Il “Gallimard”, in passato rifugio dei più dannati attori e registi ma che oggi non è altro che un rudere, diventa proprio la metafora della sperimentazione, del film d’autore, dell’impegno e del rischio di chi ha qualcosa da dire in un film e – mi permetto di aggiungere – nell’arte in genere, distrutto, abbandonato, morto, ammazzato da tutto ciò che è commerciale, che viene fagocitato dalle masse e che non richiede il minimo sforzo mentale ma va giù, scivola nella testa, senza personalità, senza significato.
Interamente girato in provincia di Foggia nei mesi di settembre ed ottobre, l’”Hotel Gallimard” annovera tra i suoi interpreti il regista barese Nico Cirasola e l’attore toscano, romano d’adozione,  Alessandro Giallocosta  - già insieme per “Vamos a magnar companeros” - il dj producer Syd Boy (Gianni De Mare), i due fratelli lucerini Carla e Vito de Girolamo e il regista foggiano Lorenzo Sepalone.
In attesa di entrare (o di rientrare) nelle stanze polverose dell’”Hotel Gallimard” saziate la vostra curiosità attraverso la pagina ufficiale del corto su Facebook  sempre aggiornata dalla produzione.

Berenice Di Matto

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