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Nessun ambientalista nella commissione giudicatrice del concorso di idee per l’area ex-ippodromo

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Non accolte le richieste del WWF e di altre Associazioni Ambientaliste di inserire un rappresentante del mondo ambientalista locale nella Commissione giudicatrice del concorso d’idee "Campi Diomedei" per la realizzazione del Parco Urbano nell’area ex-Ippodromo di Foggia.
Per il WWF è incomprensibile la scelta di Luigi Fiore, assessore all'Urbanistica e alle Politiche abitative del comune di Foggia. Perché, si chiede l’Associazione, non si vogliono gli ambientalisti? Eppure, da oltre venti anni, sono state proprio le associazioni ambientaliste le artefici della battaglia per evitare la cementificazione dell’area.
Anche il concorso d’idee “Campi Diomedei”, bandito nel gennaio 2009, è stato fortemente voluto dalle associazioni ambientaliste con indicazioni precise in merito alle proposte progettuali da presentare.
Gli indirizzi di valorizzazione dell’area riguardavano: la valorizzazione delle presenze archeologiche dell’area, la progettazione di un grande spazio verde attrezzato attraverso la creazione di nuove presenze botanico-vegetazionali e la realizzazione di servizi per l’intrattenimento, la cultura e il tempo libero. Ma oggi, evidenzia il WWF, gli ambientalisti, esclusi dalla Commissione Giudicatrice, non possono esprimere valutazioni sui 27 progetti pervenuti.
Ancora più strana è tale esclusione, sottolinea ancora il WWF, se si pensa che gli ambientalisti erano invece presenti nel Comitato tecnico scientifico per l’area ex-Ippodromo istituito dal Comune di Foggia con delibera di G.C. n.184/2004.
Per il WWF, la scelta dell’Amministrazione oltre che indecifrabile desta inquietudine. È recente, infatti, l’episodio di un cantiere in zona CEP, nell’area dello storico Pantano di federiciana memoria, per la costruzione del Parco della Cultura e dello Sport. Il Centro Studi Naturalistici aveva lanciato l’allarme, sottolineando il rischio che i lavori potessero compromettere un’area archeologica importantissima risalente al Neolitico. La risposta dell’assessore all'Urbanistica e dell’Impresa è stata pronta e rassicurante: tutto a posto il cantiere non è nella zona archeologica. Ma un successivo sopralluogo della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, sollecitato dal CSN, ha dimostrato, invece, che gli scavi per le tubature avevano intercettato e quindi danneggiato in più punti le strutture archeologiche riferibili al Villaggio Neolitico. Al fine di evitare ulteriori danneggiamenti, la Soprintendenza ha quindi imposto sul cantiere la sorveglianza archeologica continuativa. Altro che tutto in ordine come sostenuto dal Comune.
“Come è noto - evidenzia Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia - anche nell’area ex Ippodromo è presente un villaggio risalente al neolitico antico. L’episodio del cantiere dell’area Pantano dimostra come sia essenziale la presenza degli ambientalisti per la salvaguardia di tali insediamenti archeologici ma anche per garantire la realizzazione di un Parco improntato alla naturalità e all’assenza di cemento. Ecco perché l’esclusione, operata dal Comune, dalla Commissione giudicatrice del concorso d’idee Campi Diomedei è inaccettabile e desta non poca preoccupazione.”

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