Raffaele De Vivo, dirigente scolastico, fa alcune considerazioni sull’invito della Bio-Ecoagrimm

Spett.le Redazione,
A proposito dell'invito diramato dalla ditta BIO-ECOAGRIMM a cittadini e alunni delle scuole di Lucera e Foggia, fermo restando che i singoli cittadini sono liberi di effettuare tutte le visite che vogliono, riguardo alle visite guidate degli alunni (perché sotto questa fattispecie rientrano quelle organizzate presso l'azienda) mi vengono in mente alcune considerazioni, da dirigente scolastico responsabile della sicurezza del personale e degli alunni della scuola che dirigo:
Secondo me, questa visita in un'azienda produttiva è equiparabile a uno stage aziendale, con tutte le conseguenze del caso, che vanno dall'assicurazione degli alunni, al problema della sicurezza sui luoghi di lavoro: secondo le ultime normative in materia (cfr nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Regionale del Lavoro per la Lombardia prot n. 87 del 2/3/2010), le aziende che accolgono alunni in situazioni di stage debbono prevedere questa accoglienza nel loro DVR (documento di valutazione dei rischi), proprio per non mettere a rischio l'incolumità di persone (fra l'altro in questo caso bambini) che potrebbero entrare in contatto con macchinari e/o materiali pericolosi, sia per eventuali incidenti che potrebbero creare sia per la salute dei visitatori. Lo stesso problema si porrebbe per le vivande offerte ai visitatori:
alla stregua delle mense scolastiche, la legge prevede l'idoneità degli ambienti in cui si somministrano i pasti, la certificazione sanitaria del personale addetto alla somministrazione, l'idoneità dei cibi stessi.
Naturalmente tutte queste norme sulla sicurezza igienico-sanitaria e degli ambienti a rischio sono enormemente amplificate dal fatto che, in questo caso i visitatori sono dei bambini, per loro natura maggiormente esposti ai rischi più sopra elencati.
Vi ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti