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TSN Lucera - Gara di campionato italiano Tiro Rapido Sportivo

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Il 14 e il 15 maggio la sezione di Lucera del Tiro a Segno Nazionale, al suo 18º anno,  ha ospitato la II gara di campionato italiano Tiro Rapido Sportivo per le specialità: semiautomatica; 22 LR e revolver standard. Il Tiro Rapido Sportivo è una nuova disciplina, innovativa rispetto al tiro accademico, in quanto oltre alla precisione, si tiene conto anche del tempo. La competizione si svolge in sicurezza, perché il tiratore è seguito da un range office, ovvero un direttore di linea.
Sono stati assegnati dei premi speciali: Premio Fortuna (Mennucci), Premio Primavera, Premio Start ‘n’ stop (Gambino), Premio CESAD (M. Favilla), Premio Alfa (P. Favilla), mentre per le categorie in gara sono stati premiati: Belletti Paolo,  revolver standard; Castellini Marco, 22 LR e Bottiglioni Andrea, semiautomatica.
Alla premiazione erano presenti il presidente TSN Lucera, il Dott. Michele Favilla, il Presidente del Coni Provinciale di Foggia, Dott. Giuseppe Macchiarola e la Dott.ssa Susanna Loriga, Psicologa, Criminologa e Presidente del Centro Europeo Sicurezza e Autodifesa.
Come ha sottolineato il Presidente TSN Lucera: «L'evento ha ricoperto una particolare importanza per il nostro territorio poiché la Sezione lucerina è l’unica del centro-sud Italia ad essere stata selezionata per questo tipo di disciplina sportiva».
«Un nostro motto é "divertirsi ma in assoluta sicurezza"...  é un opinione tanto diffusa, quanto errata, quella di ritenere il nostro sport come uno sport che induce alla violenza, soltanto perché l'attrezzo che noi usiamo nelle discipline é un arma (che sia ad aria compressa o a fuoco). Sembra riduttivo dirlo, ma non é così: il nostro oltre ad essere uno sport é una filosofia di vita; é uno strumento per conoscere se stessi e controllare la propria emotività».
Il tiro a segno è uno sport che trae le sue origini dalla pratica militare.  In Italia le prime società di tiro a segno nascono nella seconda metà dell'Ottocento  sulla spinta di iniziative ispirate da Giuseppe Garibaldi. In particolare, con un decreto del 1861, Vittorio Emanuele II istituiva una società allo scopo di promuovere, annualmente, uno o più tiri a segni nazionali. Successivamente alla promulgazione della Legge 2 luglio 1882, che istituiva il tiro a segno nazionale nel Regno[3], le varie società prendono la forma di vere e proprie società sportive. Nascono, così, i TSN (Tiro a Segno Nazionale) che assumono il duplice compito di favorire e sviluppare la pratica sportiva e ludica del tiro, oltre a svolgere il compito istituzionale dell'abilitazione e dell'addestramento di tutti i non appartenenti ai corpi armati dello stato.
Dunque uno sport dalle solide radici, ma che molto spesso è vittima di discriminazioni, in quanto viene ritenuto una disciplina che induce alla violenza per l’uso delle armi. Questa è un’opinione errata, infatti vengono seguite scrupolosissime norme di sicurezza sia dentro che fuori il poligono di tiro, divenendo una vera e propria filosofia di vita e un modo per conoscere sé stessi e per controllare la propria emotività. 
Il presidente del TSN Lucera lo definisce uno «sport per onesti», poiché per iscriversi e partecipare alle attività di tiro bisogna dimostrare la propria integrità morale nonché psico-fisica e la mancanza di uso e/o abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, le quali alterano, in diversa misura, la capacità di intendere e di volere.

Selene Di Giovine

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