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È il momento di 'Acciaio'. Finalmente, Silvia Avallone

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Venerdì 4 marzo, ore 18.30, la rivelazione editoriale del 2010. Libreria Ubik Sabato 5, liceo Lanza, incontro con le scuole. Concorso “La mia recensione”

La due giorni dedicata a Silvia Avallone è arrivata. Venerdì 4 marzo, ore 18.30, l’autrice vincitrice dell’Opera Prima del Campiello, seconda classificata al Premio Strega, inaugura l’edizione 2011 di Ubik live 10 e lode, incontrando i lettori della libreria nella sala eventi. L’autrice, già nome di punta della storica casa editrice Rizzoli nonostante i suoi ventisei anni, presenta il libro rivelazione del 2010, Acciaio. Ad introdurre la serata, il direttore artistico della libreria Michele Trecca. Conduce e intervista l’autrice, la giornalista Enza Moscaritolo (Gazzetta del Mezzogiorno). L’indomani poi, sabato 5 marzo, ore 10.30, per gli Incontri extravaganti e in collaborazione con il Liceo V. Lanza di Foggia, Silvia Avallone presenta il suo libro Acciaio alle scuole, nell’aula magna del Liceo classico foggiano. La Libreria Ubik inoltre, in occasione dell’incontro con le scuole (sono presenti anche scolaresche del Liceo Scientifico G. Marconi e dell’I.T.C. B. Pascal di Foggia), ha lanciato il concorso “La mia recensione”, rivolto agli studenti e con in palio 100 euro di libri da spendere in libreria. Conduce l’incontro extravagante, la docente e responsabile degli incontri culturali del liceo classico, Mariolina Cicerale. In occasione dell’incontro con Silvia Avallone infine, fino al 5 marzo la libreria propone il libro Acciaio al prezzo speciale di 16 euro, anziché 18.
Silvia Avallone. Nata nel 1984, poetessa, scrittrice, laureata in filosofia all’Università di Bologna. Nella sua breve carriera vanta già molti riconoscimenti. Con la silloge di poesie Il libro dei vent’anni (Edizione della Meridiana, 2007), ha vinto il Premio Alfonso Gatto 2008 per l’opera prima. Il suo romanzo Acciaio, oltre al Campiello Opera Prima e al Premio Strega (dove è arrivata seconda con soli quattro voti in meno del vincitore Antonio Pennacchi), ha vinto anche il Premio Fregene e il Premio Flaiano e si è classificato secondo al Premio Kihlgren.

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Acciaio

Attraverso gli occhi di due ragazzine che diventano donne, uno squarcio sull’Italia operaia di periferia, al tempo in cui pare che la classe operaia non esista più.
A L’opera prima, straordinariamente matura, di un’autrice di 25 anni che entra da protagonista
nella letteratura italiana d’oggi.
In una provincia dove il lavoro è solo fatica e la vita scorre immobile in attesa di un improbabile riscatto,la storia emozionante di un’amicizia assoluta, di un’adolescenza che scuote i corpi e i sentimenti.
Anna e Francesca, “tredici anni quasi quattordici”, vivono a Piombino nei casermoni di cemento di via Stalingrado, costruiti davanti alla spiaggia negli anni Sessanta, perché “anche i metalmeccanici, secondo le idee della giunta comunista, avevano diritto a una casa con vista. Vista mare, non vista fabbrica”. La fabbrica è l’acciaieria Lucchini che ancora oggi, con il suo altoforno sempre acceso, dà pane e disperazione a tutta Piombino. Anna e Francesca, la mora e la bionda, sono inseparabili e bellissime, i loro corpi sono esplosi in maniera irriverente e loro si divertono a mostrarli e a farsi desiderare. Ma quando Anna scopre l’amore e il sesso con Mattia, un amico del fratello, Francesca si sente tradita e rompe ogni legame con lei. Così le due amiche, risucchiate nelle loro storie private, si trovano sole davanti a genitori buoni a nulla o assenti o violenti, e si riabbracceranno solo quando la vita le sottoporrà alle prove più crudeli, senza sconfiggerle. Nel suo sorprendente romanzo d’esordio, Silvia Avallone racconta una periferia che pare non avere più rappresentazione pubblica, i giovani operai tra sogni televisivi di ricchezza e infortuni sul lavoro, cocaina e criminalità comune, un’Italia
alla ricerca di un’identità e di un futuro che sembrano orizzonti lontanissimi, irraggiungibili come l’isola d’Elba, meravigliosa e a poche miglia di mare, un paradiso a portata di mano, eppure inaccessibile.

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