Bodybuilding, tutti i segreti nascosti di questo sport

Presso ogni realtà sportiva della nostra città c'è una sala adibita con macchine isotoniche, pesi liberi e bilancieri. A seconda dell'estrazione sportiva dei rispettivi gestori può essere chiamata sala pesi, sala di tonificazione, di muscolazione o più familiarmente palestra. Comunque la si voglia chiamare, ciò che conta davvero è la pratica dell’allenamento secondo i dettami del bodybuilding. Nella città di Lucera il bodybuilding pone le sue radici a partire dagli anni '60 ed in cinquant’anni di storia i nostri atleti hanno calcato dignitosamente i palchi più prestigiosi. Per questo non ringrazieremo mai abbastanza coloro che hanno avuto la lungimiranza di porre il culto di questo sport nella nostra città, ad essi va riconosciuto il merito dei pionieri. Accade però che per un equivoco tutto italiano, spesso viene definito bodybuilding o culturismo anche il fitness, ossia l’allenamento moderato con manubri, bilancieri e macchine. In realtà, il fitness è volto al miglioramento delle condizioni di salute e dell’aspetto della persona, mentre il bodybuilding è qualcosa che si spinge oltre e cioè ad esasperare l’aumento delle masse muscolari. Il lavoro finalizzato allo sviluppo delle masse muscolari è caratterizzato da un lavoro intenso che si protrae da 10 a 40” seguito da 1-5’ di recupero e non ha niente a che fare con la fatica propria degli sport di resistenza (ciclismo, corsa su lunghe distanze). La bestia nera del culturista è la sofferenza, sforzi brevi ed intensi prolungati oltre la soglia dell’agognato “bruciore” muscolare. Sotto l’assedio di continue ripetizioni, i muscoli diventano duri come pietre, ingorgati di sangue. Questo rappresenta l’essenza del bodybuilding e conferisce durante e dopo l’allenamento un impareggiabile senso di soddisfazione.
Lo stesso Arnold Schwarzenegger nel famoso documentario statunitense intitolato per l’appunto Pumping Iron afferma: «per me allenarmi è come raggiungere l’orgasmo, si, gonfiare i muscoli è bello come andare a letto con una donna e ti sembra quasi di essere in paradiso».
Sollevare pesi durante una sessione di allenamento è un lavoro breve e rarefatto, che di per sé non richiede un ingente quantitativo di calorie, ma provoca un tale terremoto metabolico che nelle ore e nei giorni successivi all’allenamento si bruceranno quantità spaventose di energia. Per questo motivo, in tutti i programmi di dimagrimento è desiderabile un aumento delle masse muscolari (meglio definita come massa metabolicamente attiva), in quanto a riposo genera un dispendio calorico che consente al soggetto di dimagrire anche in assenza di movimento. Nonostante il fine ultimo sia l’incremento delle masse muscolari, i benefici associati a questo sport sono innumerevoli e per citarne qualcuno possiamo dire che le contrazioni muscolari stimolano le ossa allo stesso modo dei muscoli, promuovendo un aumento della densità ossea. Quello che avviene per le ossa, vale anche per le articolazioni. L’esercizio intenso riattiva e infittisce la vascolarizzazione in questi punti, garantendone l’integrità e l’efficienza. Il cuore risponde all’allenamento con i pesi ispessendo le sue pareti al fine di sostenere lo stimolo richiesto. I muscoli allenati diventano vere e proprie pompe periferiche che agevolano il lavoro del muscolo cardiaco. A seguito dell’esercizio intenso vi è un’esaltazione dell’attività ormonale che influisce positivamente su tutto il metabolismo. Per non parlare degli aspetti psicologici legati a tale pratica. La capacità di resistere alla sofferenza e il disagio legati al lavoro muscolare intenso forgiano il carattere e soprattutto insegnano a fissare gli obiettivi, programmare gli strumenti per raggiungerli con determinazione e tenacia.
Sebbene io e molti altri crediamo che la pratica regolare e costante di un allenamento intenso di tipo culturistico sia la via migliore per ottenere un mix di forma e salute ineguagliabile dagli altri sport, permane una rumorosa maggioranza che per motivi sconosciuti non ha ancora preso atto delle evidenti potenzialità associate a tale pratica. Il riferimento va a tutti quelli che per ovvia impreparazione continuano ad ostentare il tipico atteggiamento di chi non conosce le cose dimostrandosi ostile e divulgando disinformazioni del tipo: i pesi legano, troppi pesi fanno male, il bodybuilding non è uno sport, lo squat, gli stacchi da terra, i rematori e comunque il 90% degli esercizi fanno male alla schiena. Normalmente si tratta della stessa categoria che consiglia logoranti maratone settimanali di aerobica/step e al massimo una volta a settimana la “tonificazione”. Forse, questo è uno dei motivi che impedisce al culturismo di diffondersi, relegando solo a pochi fortunati tutti i vantaggi ad esso correlati.
Resta comunque la ferma convinzione che una corretta attività motoria, adeguata alle caratteristiche personali, sia fondamentale sempre e comunque per un corretto stile di vita negli uomini e nelle donne di qualsiasi età.
Saluti sportivi
Dott. Pasquale Di Gioia