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Due volte sul podio l'atletica lucerina della Juvenilia

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I vincitori sul podio

Mariluce e Mario Moroso atleti della polisportiva Juvenilia Scioscia due volte sul gradino più alto del podio nei campionati italiani di Pancrazio
 
Domenica 21 Novembre 2010, presso l’Impianto Sportivo Palasport di CAMPAGNA (SA), si è tenuto  il 1° Campionato Italiano di Pancrazio organizzato dalla F.I.PK. ATHLIMA (Federazione Italiana Pankration) unica federazione riconosciuta dalla W.P.A.F. (World Pangration Athlima Federation). I fratelli Mariluce e Mario Moroso hanno  partecipato  alla gara individuale di Pancrazio Agon, rispettivamente nella categoria cadetti – 57 kg e – 60 kg, aggiudicandosi la medaglia d’oro e il titolo di campione d’Italia e inoltre hanno partecipato in coppia alla gara di Palesmata, eguagliando lo stesso risultato. I due fratelli hanno entusiasmato i presenti con una prestazione encomiabile, dove hanno mostrato tutte le loro qualità e la conoscenza dell’alto livello raggiunto sbaragliando le coppie avversarie. I giudici presenti hanno valutato la  prova con il punteggio più alto e si sono così aggiudicati un’altra medaglia d’oro ed un secondo titolo italiano.
Il merito di questo risultato è tutto da attribuire all’indiscusso maestro di arti marziali di Capitanata Felice SCIOSCIA, il quale raccoglie i risultati di un lavoro svolto con passione e competenza, unitamente al istruttore preparatore atleti MOROSO Antonio (padre dei 2 atleti) anno portato questo risultato che rimarrà negli annali di questa nuova disciplina.
Da quest’anno l’unica palestra di Capitanata a praticare il Pancrazio è la Polisportiva JUVENILIA SCIOSCIA. 
Alcuni cenni storici su questa disciplina praticata dalla JUVENILIA SCIOSCIA.
Il Pancrazio è un antichissimo metodo di combattimento a mani nude, che proviene dalla Antica Grecia e che ha dato origine a tutte le arti marziali conosciute ai  giorni nostri, nella fattispecie quelle provenienti dall’Oriente.
Il nome Pancrazio deriva dai vocaboli  Pan + Kratos che significa “tutta la forza”.
Il Pancrazio era, ed oggi continua ad essere, una delle più complete discipline da combattimento, esso comprende tecniche di varia natura, oltre che calci e pugni anche proiezioni, bloccaggi a terra e leve articolari.
Il Pancrazio inizia la sua antichissima storia come arte di guerra, con lo scopo principale della sopravvivenza; successivamente furono fissate le regole e fu usato come spettacolo di intrattenimento, fino ad arrivare al 648 a. C., periodo in cui le regole di gara vennero raffinate e esso fu introdotto nei settori sportivi dei giochi olimpici, diventando una disciplina di tutto rispetto. Successivamente Alessandro Magno (grande appassionato di Pancrazio insieme al padre, il Re Filippo) dette un impulso enorme alla conoscenza di questa arte marziale, diffondendola in tutte le terre da lui conquistate.
La parte agonistica del Pancrazio Athlima rispecchia il combattimento dei giochi olimpici, con delle regole simili. I due atleti si confrontano fino alla fine del tempo di gara, senza interruzione, a meno che non ci sia una resa da parte di uno dei due. Il fine del combattente di Pancrazio Athlima è molto nobile: non è quello di vincere il suo avversario con un solo colpo, ma quello di sopraffarlo tecnicamente e portarlo nella polvere per indurlo alla resa.
I Settori agonistici del Pancrazio sono:
il Pancrazio Agon (combattimento totale);
il Palesmata (difesa a due);
il Polydamas (difesa a quattro, uno contro tre armati).
 
Ufficio stampa
Polisportiva Juvenilia SCIOSCIA

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