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P.i.r.p. Carlantino, la giunta comunale approva il progetto esecutivo

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Un milione di euro per cambiare il centro storico del paese.

CARLANTINO (Fg) – Un milione di euro per cambiare il volto del paese. E’ questo il finanziamento che la Regione Puglia stanzierà al Comune di Carlantino grazie al P.I.R.P. (Programma integrato di riqualificazione delle periferie). La giunta comunale, il 26 giugno scorso, ha approvato il progetto esecutivo del P.I.R.P.  mentre l’accordo di programma con la Regione Puglia era stato sottoscritto il 29 gennaio scorso. Soddisfatto il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio. <Il programma – ha dichiarato il primo cittadino - rappresenterà una svolta sia per il recupero edilizio delle abitazioni sia per migliorare la vita sociale del nostro paese.> Il progetto, infatti, è finalizzato alla riqualificazione del centro storico come “quartiere” per valorizzare la qualità della vita urbana. In sostanza, saranno realizzati un parcheggio e un parco pubblici, sarà sistemato il corso principale del paese ed, infine, sarà ampliato e ristrutturato il locale che ospita il museo civico. La piazza del centro sarà rivitalizzata nel proprio contesto urbano come luogo di incontro trasformandola in un’isola pedonale. I lavori prevedono la rimozione ed il ripristino di nuova pavimentazione pedonale in lastre di porfido. Ma, affinché la piazza ritorni ad essere luogo di incontro e di passeggio, senza trascurare le esigenze di viabilità, in adiacenza al corso è prevista la realizzazione di un parcheggio con 18 posti auto, facilmente raggiungibile dalla strada che funge da circonvallazione esterna al centro storico.  Per completare e migliorare la qualità di vita dei residenti, soprattutto degli anziani e dei bambini, sarà realizzato anche un parco pubblico, uno spazio a verde attrezzato che costituirà occasione di integrazione intergenerazionale. Infine, la sede del museo civico, situata nel centro storico, sarà ristrutturata ed ampliata con nuove sale espositive. Nato da cinque anni, nel museo dell’Archeoclub d’Italia sono stati raccolti circa duemila reperti archeologici che vanno dal neolitico iniziale all’età medievale. Il sindaco D’Amelio ha affidato l’incarico della progettazione e della direzione dei lavori agli architetti Maria Maggio e Antonio Bernaudo e all’ingegnere Fiorangelo Coscia.

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