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'I malcontenti' di Paolo Nori - Il racconto di un vicino di casa

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Incontro con l’autore. “Ubik live 10 e lode”, volume secondo.


Mercoledì 12 maggio, ore 19.00, sala eventi della libreria Ubik di Foggia. Il noto autore emiliano presenta e legge il suo ultimo libro edito da Einaudi
“Le avevano proposto di organizzare un festival. Ma non un semplice festival, aveva detto, e poi aveva fatto una pausa e aveva detto: il festival dei Malcontenti”. Due righe possono bastare per riconoscere un autore. Soprattutto se quest’autore è Paolo Nori. Mercoledì 12 maggio, alle ore 19.00, nella sala eventi della libreria Ubik di Foggia l’inconfondibile scrittore emiliano presenta, racconta e legge il suo ultimo romanzo: I malcontenti (Einaudi, febbraio 2010). L’incontro rientra nel ciclo Ubik live, 10 e lode, concorso rivolto ai lettori con in palio un buono libri di 100 euro da scegliere insieme all’autore sorteggiato. Conversa con l’autore, il direttore artistico della libreria Michele Trecca. A seguire inoltre, dalle ore 21.00, Paolo Nori incontra i lettori di Lucera, ospite dell’enoteca-ristorante Bacco & Perbacco, in via G. Fiorelli n. 2. Modera Michele Colucci.
“Non sapevamo comprare i frigoriferi, non sapevamo lavar le tazzine, non sapevamo tirar su la leva dell’elettricità, non sapevamo far andare il Vaporone, non sapevamo vestire i bambini nelle piscine, non sapevamo cosa fare dei soldi che ci avanzavano, non sapevamo far niente; l’unica cosa che sapevamo fare, era tramagliare”. Letteralmente: sgusciare. Passare attraverso le maglie, stando alla definizione che ne dà l’autore in un passo del suo libro. Deviare dalla strada maestra. Proprio come fanno i protagonisti di questa storia firmata Paolo Nori, i malcontenti dell’omonimo libro, di questo “festival meraviglioso e impossibile”. La storia di un amore che frana raccontata da un vicino di casa, se si vuole riprendere alla lettera la quarta di copertina. “La storia di una relazione di due quasi trentenni che provano a entrare, come si dice, nel mondo, e che questo tentativo, che ha a che fare con un festival strampalato, viene raccontato da uno che abita sotto di loro, uno che di questo tentativo vede in un certo senso solo i riflessi, i raggi che partono da quell’appartamento e arrivano fino a lui in forma di suoni, confessioni, reticenze e richieste d’aiuto”. Stando alle parole del narratore: senza ombra dubbio uno dei migliori autori italiani.

Paolo Nori è nato a Parma nel 1963. Ha pubblicato Bassotuba non c’è con DeriveApprodi nel 1999 e ristampato dato il grande successo prima con Einaudi (2000) e poi con Feltrinelli (2009). Tra gli altri, si ricordano Grandi ustionati (Einaudi, 2001), Si chiama Francesca, questo romanzo (Einaudi, 2002), Noi la farem vendetta (Feltrinelli, 2006), La vergogna delle scarpe nuove (Bompiani, 2007), Siam poi gente delicata (Laterza, 2007). È traduttore dal russo ed ha fondato la rivista L’Accalappiacani (DeriveApprodi).

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