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Festival della poesia dialettale dei Monti Dauni, ecco la 1a edizione




Il Premio Lupo raddoppia: il 4 agosto i dipinti a Faeto, il 6 il vernacolo a Casalvecchio
Protagonisti i versi dialettali di 9 paesi, poi i balli e i canti eseguiti dai gruppi folk
 
MONTI DAUNI – Doppio appuntamento per la carovana artistica del Premio Lupo: giovedì 4 agosto, alle 18.30, l’istituto scolastico don Maurizio De Rosa di Faeto si trasformerà in galleria d’arte per accogliere i 74 dipinti del concorso pittorico; sabato 6 agosto, invece, a Casalvecchio di Puglia si terrà la prima edizione del “Festival della poesia dialettale dei Monti Dauni”. In Piazza Municipio, dalle ore 21, il vernacolo dei borghi dell’Appennino Dauno risuonerà come l’eco dell’acqua di mille sorgenti diverse, quelle che dalle alture e dai boschi discendono alimentando vita, nutrimento, cultura, tradizione. Oltre alle poesie dialettali di Casalvecchio di Puglia, si potranno ascoltare le liriche in vernacolo di tutti gli altri paesi che sostengono e danno il patrocinio al Premio Lupo assieme a Regione Puglia e Provincia di Foggia: vale a dire Roseto Valfortore (capofila), Alberona, Baselice (Benevento), Castelluccio Valmaggiore, Faeto, Pietramontecorvino, San Marco La Catola e Volturino.

NON SOLO POESIE, ANCHE CANTI E DANZE DELLA TRADIZIONE
. Le poesie saranno accompagnate da musica, danze e canti popolari eseguiti da diversi gruppi folk dei Monti Dauni. “Sarà una vera e propria festa della cultura popolare e delle tradizioni di questi paesi”, annuncia Pasquale Frisi, della segreteria organizzativa del Premio Lupo. “Il contadino che parla il suo dialetto è padrone di tutta la sua realtà”. Così scriveva Pier Paolo Pasolini in Dialetto e poesia popolare, testo critico del 1951 dedicato alla differenza esistente tra poesia dialettale e poesia popolare. Ma sull’argomento lo scrittore tornerà più e più volte, tra il 1944 e il 1958. “Pasolini vedeva nel dialetto l’ultima sopravvivenza di ciò che ancora è puro e incontaminato”, scrive Francesca Garofoli sul sito di Rai Cultura (articolo completo http://www.letteratura.rai.it/articoli/pasolini-sul-dialetto/15792/default.aspx). “Riprendendo un’idea di Coleridge, si potrebbe dire che la poesia dialettale è un paesaggio notturno colpito a un tratto dalla luce. Per quanto mediocre essa sia … pone sempre di fronte a un fatto compiuto, con tutta la fisicità di una nuvola o di un geranio”. Senza contare l’annotazione sull’importanza dell’intraducibilità della poesia dialettale – “l’intraducibilità è sempre stata la passione dei dialettali” – dove con “intraducibilità” s’intende sia la mancanza di corrispettivo italiano, sia il valore onomatopeico del suono originario. Pier Paolo Pasolini oltre che critico e studioso della letteratura dialettale fu egli stesso poeta dialettale.

L’ESTATE DEI MONTI DAUNI IN 100 VIDEO
.  Per l’edizione 2016 del Premio Lupo, sezione letteratura, sono arrivati 296 racconti da tutta Italia. L’anno scorso furono 158. Non solo: la sezione Pittura vedrà concorrere 74 artisti autori di altrettanti dipinti, mentre nel 2015 le opere pittoriche partecipanti furono 54. Per l’edizione 2016, dunque, resta aperta soltanto la sezione dedicata ai video brevi: fino al 31 ottobre 2016, gratuitamente, all’indirizzo di posta elettronica redazionerec24@gmail.com ogni partecipante può inviare fino a tre video brevi della durata massima di 60 secondi. Un video di 60 secondi su Lucera o uno degli altri paesi dei Monti Dauni, per promuoverne un aspetto, una tradizione, un evento, la bellezza del paesaggio o l’attività di un’associazione: è questo, in sintesi, l’oggetto della sezione video del “Premio Lupo”.

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