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Individuato dalla GdF Foggia un opificio clandestino per la trasformazione e l’imbottigliamento di oli vegetali ed alcol di contrabbando




INDIVIDUATO E SEQUESTRATO UN OPIFICIO CLANDESTINO PER L’ADULTERAZIONE DI OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA E PER L’IMBOTTIGLIAMENTO DI ALCOOL DI CONTRABBANDO.
DENUNCIATI QUATTRO SOGGETTI.

SEQUESTRATI ANCHE OLTRE 58 TONNELLATE DI ALCOL PURO, 4 TONNELLATE DI OLI VEGETALI, VARI MACCHINARI PER L’IMBOTTIGLIAMENTO E L’ETICHETTATURA DEL PRODOTTO.
ACCERTATA L’EVASIONE DI ACCISA PER CIRCA 320.000 EURO.

Nell’ambito di specifica intensificazione dei servizi tesi al contrasto dei traffici illeciti, i Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno individuato un opificio clandestino per la trasformazione e l’imbottigliamento di oli vegetali ed alcol di contrabbando.
Gli investigatori avevano da tempo posto l’attenzione su alcune spedizioni di alcool puro, proveniente da paesi comunitari, viaggiante con documentazione che lo classificava come disinfettante e, pertanto, non assoggettabile ad accisa.
In particolare, le indagini hanno consentito di individuare e sottoporre a sequestro un primo autoarticolato, proveniente dalla Polonia, carico di nr. 26 contenitori in plastica della capacità di 1.000 litri destinato ad un soggetto economico di Altamura (BA) risultato completamente inesistente.

Un secondo ed analogo carico, originariamente diretto in Grecia, ha deviato il percorso prestabilito dirigendosi in una zona periferica di Cerignola.
L’accorta attività di pedinamento portava i militari operanti ad individuare un capannone dove effettivamente avveniva la consegna.
All’interno della struttura gli investigatori si sono trovati di fronte ad una vera e propria “fabbrica” dell’illecito in cui, in violazione delle più elementari norme igienico-sanitarie ed inerenti la sicurezza del luogo di lavoro:
- olio di semi vari – come accertato da esami di laboratorio – di origine sconosciuta, veniva miscelato a clorofilla per essere imbottigliato e venduto come “olio extravergine di oliva”;
- alcol veniva imbottigliato per essere destinato, illegalmente e senza essere sottoposto ad accisa, al mercato “nero” nazionale.
Con riferimento proprio all’alcol, è doveroso sottolineare che le bottiglie rinvenute, riportanti il marchio di una nota ditta operante nel settore – assolutamente estranea al traffico illecito – erano complete di contrassegno di Stato contraffatto attestante falsamente il pagamento dell’imposta dovuta.
Inoltre, sempre all’interno del capannone sono state rivenute diverse parti meccaniche e di carrozzeria di autovetture nonché alcune targhe automobilistiche e carte di circolazione sulle quali sono in corso ulteriori indagini per accertarne la provenienza.
Sono quattro i soggetti denunciati, a vario titolo, alla competente Autorità giudiziaria in ordine al reato di contrabbando di alcool e di frode in commercio.
L’attività di contrasto alle frodi in argomento, tuttora in corso, è finalizzata a tutelare non solo gli operatori del settore, che subiscono così una forma di concorrenza sleale, ma soprattutto i consumatori che, spesso ignari della illiceità della provenienza, non ricevono alcuna garanzia sull’eventuale pericolosità del prodotto per la loro salute.

Al riguardo, va precisato che le analisi chimiche dei campioni
prelevati nel corso delle operazioni di sequestro avvenute in Altamura hanno evidenziato che la sostanza alcolica era composta, principalmente, da alcol etilico (adatto al consumo alimentare) cui sono stati aggiunti sostanze non alimentari (alcol isopropilico, alcol ter butilico e glicole propilenico) per denaturalizzarlo e renderlo idoneo per la realizzazione di profumi.
Sono tuttora in corso le analisi per ricostruire la composizione del secondo lotto di prodotto utilizzato per l’imbottigliamento.

Da ultimo, si segnala che, nell’ambito della più ampia azione di controllo economico del territorio posta in essere dalle Fiamme Gialle nell’intera provincia, è stata sequestrata, il 18 u.s., presso un autoparco di San Severo, una ingente quantità di carburante.
L’ipotesi investigativa è che il prodotto, sulla cui natura sono in corso specifici accertamenti tecnici per stabilirne l’effettiva qualità, una volta scortato da documentazione ideologicamente falsa, sarebbe stato ceduto in evasione dell’imposta a depositi commerciali della provincia per la successiva distribuzione a punti di vendita stradali, autorizzati e non.
Nell’occasione, i militari hanno proceduto al sequestro di 30.000 litri di carburante, apparentemente gasolio, e di un’autocisterna con la denuncia di quattro soggetti.
Tale risultato si somma ad altre analoghe operazioni che hanno consentito alla Guardia di Finanza di Foggia, nel corrente anno, di porre sotto sequestro oltre 245 tonnellate di prodotti energetici destinate all’autotrazione e 80 tonnellate di alcol di contrabbando con la denuncia di 30 responsabili.

Materiale sequestrato
- n. 1 capannone;
- litri 58.459 di alcole;
- litri 4.262 di olio alimentare;
- n. 9.841 contrassegni di Stato contraffatti;
- n. 1.600 etichette cartacee alcol;
- n. 1.586 etichette adesive con la dicitura “olio extra vergine”;
- n. 12.365 bottiglie/lattine per alcole ed olio;
- n. 1 macchina etichettatrice ;
- n. 3 macchine per imbottigliamento alcool, complete di compressori; ,
- n. 1 macchina tappatrice;
- n. 5 pompe idrauliche con relative tubazioni di collegamento;
- n. 2 carrelli elevatori;
- n. 1 bilancia elettronica;
- n. 21.000 tappi;
- n. 24 pedane in legno;
- n. 3.405 di scatole di cartone appiattiti;
- n. 9 pedane di fogli di cartone da assemblare per scatole per bottiglie;
- diverse parti meccaniche e di carrozzeria di autovetture
- documentazione fiscale varia;
- targhe di circolazione;
- carte di circolazione.
- n. 4 telefoni cellulari;
- n. 1 navigatore satellitare e n. 1 computer portatile

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