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Festeggiamenti a Lucera in onore della Beata Vergine di Lourdes. Nota e poesia di Pasquale Zolla




Lucera 11 feb - Oggi, dalle ore 17,00 presso la Chiesa del S.Sacramento e Beata Vergine di Lourdes, in via Cairoli 39, a Lucera (nei pressi della Caserma Carabinieri), si terranno i festeggiamenti a Lucera in onore della Beata Vergine di Lourdes.

Sono invitati i fedeli, le comunita religiose, i parroci, le parrocchie,le confraternite, le associazioni cattoliche, gruppi e movimenti, le associazioni laiche, le associazioni e i gruppi di Preghiera, le associazioni di volontariato, sanitarie e sociali, le associazioni di Protezione Civile, le comunità parrocchiali e religiose, le autorità religiose, civili e militari, i Sindaci e le Amministrazioni Comunali della Città di Lucera e dei Monti Dauni, la Provincia di Foggia, la Città di Foggia, il Comune di Volturino, il Comune di Pietramontecorvino, il Comune di Biccari, il Comune di Alberona, il Comune di Casalnuovo Monterotaro... Tutte le confraternite religiose nella Città di Lucera, le associazioni locali e nella provincia. Un caloroso grazie a tutti per la partecipazione per la Buona riuscita dei Festeggiamenti in onore della Beata Vergine di Lourdes nell'anno del Giubileo della Misericordia e del Malato.

Vincenzo Battista

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Le apparizioni della Vergine Immacolata a Lourdes. Nota e poesia di Pasquale Zolla

Uno degli appellativi con il quale viene venerata la Madre di Gesù è Madonna di Luordes, ove avvennero le apparizioni della Vergine, tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858, alla giovane Bernadette Soubirous.
La prima apparizione (11 febbraio) avvenne a Bernardette mentre si trovava a Massabiele, lungo il Gave, per raccogliere legna secca. Mentre si toglieva le scarpe per attraversare il fiume, sentì un rumore che somigliava ad un colpo di vento. Alzò la testa verso la grotta e vide una Signora vestita di bianco, con un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede.

Recitò il Rosario con lei e subito dopo la preghiera scomparve.
La seconda apparizione (14 febbraio) – Quel giorno Bernardette sentì una forza interna che la spinse a tornare alla grotta, nonostante i genitori le avessero vietato di andarvi.
Mentre recita il Rosario vide apparire la stessa Signora che le gettò dell’acqua benedetta. La Signora sorrise e inchinò la testa. Finito il Rosario, scomparve.

La terza apparizione(18 febbraio)  - La Signora le parlò per la prima volta. Bernardette le porse una penna e un foglio di carta per scrivere il suo nome, ma lei le rispose: «Non è necessario!», poi aggiunse: «Non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell’altro. Potete avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?»
La quarta apparizione (19 febbraio) – Bernardette si recò alla grotta con una candela benedetta e accesa.
La quinta apparizione (20 febbraio) – La Signora insegnò alla ragazza una preghiera personale.

La sesta apparizione (21 febbraio) – La Signora apparve a Bernardette di mattino presto. Era accompagnata da un centinaio di persone. Il commisario di polizia Jacomet, la interrogò su ciò che aveva visto. Ma lei gli disse solo: «Quella!»

La settima apparizione (23 febbraio) – Accompagnata da centocinquanta persone si recò alla grotta e la Signora le rivelò un segreto solo per se stessa.
L’ottava apparizione (24 febbraio) – La Signora le diede un messaggio: «Pemitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori. Bacerete la terra in espiazione dei peccatori!»
La nona apparizione (25  febbraio) – Con Bernardette sono presenti trecento persone. Dirà poi ai presenti: «Lei mi ha detto di andare a bere alla fonte …. Trovai soltanto un po’ di acqua fangosa. Alla quarta prova potei bere. Lei mi ha fatto mangiare anche dell’erba che si trovava vicino alla sorgente … Quindi la visione scomparve. E poi me ne andai!»

La gente le disse: «Sai che ti credono pazza facendo cose simili?»
Lei rispose: «È per i peccatori!»
La decima apparizione(27 febbraio) Ottocento persone  erano presenti. La Signora non parlò. Bernardette bevve l’acqua della fonte e compì i gesti abituali di penitenza.
L’undicesima apparizione (28 febbraio) – Più di mille persone assistettero all’estasi. Bernardette pregò, baciò la terra e camminò con le ginocchia in segno di penitenza. Fu condotta a casa del giudice Ribes che minacciò di metterla in prigione.

La dodicesima apparizione (1 marzo) – Oltre millecinquecento persone presenti, tra cui un prete. Nella Notte Caterina Latapie, di Loubajac, si recò alla grotta, immerse il braccio slogato nell’acqua della fonte e la sua mano ritrovò la mobilità.
La tredicesima apparizione (2 marzo) – La folla aumentò sempre più e la Signora le disse: «Dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella.»
Bernardette lo riferì al parroco di Luordes Peyramale, il quale volle sapere il nome della Signora. Inoltre esigeva come prova che il roseto della grotta fiorisse in pieno inverno.
La quattordicesima apparizione (3 marzo) – Bernardette si recò molto presto alla grotta con la presenza di tremila persone, ma la Signora non apparve. All’uscita della scuola sentì l’invito interiore di recarsi alla grotta dove chiese alla Signora il suo nome e di far fiorire il roseto. La risposta fu un sorriso.
La quindicesima apparizione (4 marzo) – Alla presenza di oltre ottomila persone, la Signora restò in silenzio.

Bernardette per venti giorni non si recherà più alla grotta!
La sedicesima apparizione (25 marzo) – La Signora rivelò il suo nome, anche se il roseto non fiorirà: Bernardette riferì: «Lei alzò gli occhi al cielo, unendo, in segno di preghiera, le sue mani che erano tese ed aperte verso la terra, mi disse “Io sono l’Immacolata concezione!”»
La giovane si mise a correre tra la gente ripetendo continuamente: «Io sono l’Immacolata concezione!»
Parole che lei non comprendeva, anche perché ignorava che nel 1854 Papa Pio IX ne aveva fatto un dogma della fede cattolica quell’espressione usata dalla Signora.

La diciassettesima apparizione (7 aprile) – Bernardette teneva tra le mani una candela accesa, la cui fiamma circondò la sua mano ma non riuscì a bruciarla. Venne confermato dal medico Douzous, presente tra la folla.
La diciottesima apparizione (18 aprile) – Bernardette sentì il bisogno di recarsi alla grotta, ma non potè avvicinarsi perché un’inferriata impediva l’entrata. Si recò nel prato di fronte alla grotta e dirà: «Mi sembrava di essere dinanzi alla grotta alla stessa distanza delle altre volte. Io vedevo soltanto la Vergine. Non l’ho mai vista così bella!»
Il 16 luglio la Vergine mostrò al mondo intero la sua presenza, ma dei miracoli e dell’evento delle nuvole che si aprirono e il sole che si mise a roteare tralascio, perché era mia intenzione riportare alla mente solo le apparizioni limitate nel tempo a Bernardette.
Oggi, in altri posti, si parla di apparizioni giornaliere e ad orari fissi! Sarà pure vero, ma qualche dubbio le tante, troppe apparizioni me lo lasciano.

Grazjòne a’ Madònne de Lourdes
Ȯ kanneta vesjòne de Paravise,
Tu ka nd’u fridde è nd’a skurde d’u virne
akkumbarute sì a Bernardètte
è ll’haje fatte sènde u kavete
d’a presènza dóce tuje, ‘a lustre
è ‘a bellèzze, allundane d’è cerèbre
nustre i skurde d’u ‘rròre k’a lustre
d’a féde;i murte kure rjavvevìje
k’a devina tuje karetà è ffaje
k’amame è sservime Gesù, akkussì
da meretà ‘a sèmbitèrna prjèzze.
Nuje chjìne de feduce venime
i matèrne tuje favure a mblurà;
‘saudìsce, ò Mamma Celèste, ‘a nòstre
mudèste grazjòne è, jengute
d’i benefice tuje, ‘mmetarrime
i vertù tuje, pe putè  partecepà
nu jurne a’ gròrja tuje Mbaravise.
 
Preghiera alla Madonna di Lourdes
O candida visione di Paradiso,
Tu che nel freddo e nel buio dell’inverno
sei apparsa a Bernardette
e le hai fatto sentire il calore
della tua dolce presenza, la luce
 e la bellezza, allontana dalle menti
nostre le tenebre dell’errore con la luce
della fede; ravviva gli aridi cuori
con ta tua divina carità e fà
che amiamo e serviamo Gesù, così
da meritare l’eterna felicità.
Noi veniamo pieni di fiducia
ad implorare i tuoi materni favori;
esaudisci, o Madre Celeste, la nostra
umile preghiera e, colmati
dei tuoi benefici, imiteremo
le tue virtù, per poter partecipare
un giorno alla tua gloria in Paradiso.
Pasquale Zolla

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