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San Ciro: medico del corpo e dell'anima




San Ciro: medico del corpo e dell’anima

Nacque intorno all’anno 250 ad Alessandria d’Egitto e studiò medicina.
Divenuto medico aprì un ambulatorio con laboratorio e, oltre che un medico valente, rifulse per la dottrina ed eccelse per la santità della vita, umile e dedita alla carità.
Somministrava cure gratuite ai poveri e indigenti e incitava i malati a trovare conforto nella fede e nella preghiera.
Ridonava, così, la salute tanto ai corpi quanto alle anime e convertì molti pagani al cristianesimo.
 
Per evitare le persecuzioni decise di ritirarsi in Arabia Petrea, presso l’isola di Ceutzo, che segnò una tappa importante nella sua vita di medico cristiano.
Si appartò dal mondo e si dedicò ad una vita anacoretica di preghiera e penitenza.
Smise di esercitare la professione, ma non rinunciò di aiutare il prossimo, non servendosi più di erbe e medicinali, ma affidandosi alla preghiera e all’insegnamento delle persone che lo raggiungevano.
 
Nel 303 si abbatté sulla chiesa la persecuzione più violenta e sanguinosa di tutti i tempi. I cristiani furono destituiti dei loro diritti civili, arrestati, e qualora non abiurassero la propria fede, torturati e condannati a morte.
Venne arrestato con altri cristiani con l’accusa di insinuare alle donne arrestate il disprezzo per gli dei e il loro culto.
Prima di morire gli furono inferti supplizi atroci: flagelli, chiodi, ustioni con torce ai fianchi, pece bollente, versamento di sale e aceto sulle piaghe.
La sua decapitazione avvenne il 31 gennaio del 303.

Un augurio particolare a don Ciro Fanelli e a Ciro de Troia.
 
Grazjòne a Sangire
 
Ȯ Sangire, mille è mmille lude
a Tè ka, dòppe avè kurate,
dind’u jì d’u kambà, vecchjarille
è uagghjune, bune è struppjate,
pe Kriste u sanghe haje jettate,
de uarì te vògghje addummannà
i cerèbre è u kòre de tutte
i ummene ‘nderezzannele vèrze
‘a vìje d’u béne. ‘A grazjòne te fazze,
ò Sangire, de venì ‘n’ajute
d’i besugne nustre pekkè ògge
chjùkkèmmaje d’abbesugne avime
d’u ndrevvinde tuje pekkè nesciune
chjù sape accettà è kréde nd’i
Kumannamènde de Dìje. Facce da uide
è kkungidece ‘a kujéte fiseke
è sperduàle p’accettà ‘a vulundà
d’u Segnòre è U suvrì nd’i tatucce
nustre pe putè nu jurne vecin’a tè
dind’u chjù avete d’i Cile stà.
È akkussì sìje!
 
 
 
 
Preghiera a San Ciro
 
O San Ciro, mille e mille lodi
 
a Te che, dopo aver curato,
nel cammino della vita, anziani
e giovani, sani e malati,
hai versato il sangue per Cristo,
Ti voglio chiedere di guarire
la mente e il cuore di tutti
gli uomini indirizzandoli verso
la via del bene. Ti prego,
o San Ciro, di venire in aiuto
delle nostre necessità, perché oggi
più che mai abbiamo bisogno
del tuo intervento perché nessuno
più sa accettare e credere nei
Comandamenti di Dio. Da guida facci
e concedici la serenità fisica
e spirituale per accettare la volontà
del Signore e servirLo nei fratelli
nostri per poter un giorno vicino a Te
stare nel più alto dei Cieli.
E così sia! 
 
          PASQUALE ZOLLA 

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