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Il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, lancia un SOS per la Fortezza




E' forte e decisa la richiesta fatta dal sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, alle autorità competenti alla salvaguardia dei beni artistici e culturali della Nazione, un invito chiaro a prendere atto della situazione in cui versa la nostra Fortezza. Presto, se non saranno avviate le opportune procedure, potrebbe non esserci più nulla da salvare, nonostante i fondi disponibili e i progetti pronti a partire... Di seguito il testo:

Lucera, 17 settembre 2015

 
All’On. Dario Franceschini
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
 
Via del Collegio Romano 27
00186 Roma
 
Al Prof. Giuliano Volpe
Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici
 
Via del Collegio Romano , 27
00186 Roma
 
Alla Dott.ssa Eugenia Vantaggiato
Segretariato Regionale del Ministero dei Beni ed Attività Culturali e el Turismo per la Puglia
 
Strada dei Dottula - Isolato 49
70122 Bari
 
Al Soprintendente Arch. Carlo Birrozzi
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia
 
Castello Svevo – P.zza Federico II di Svevia
70122 Bari
 
Al Dott. Luigi La Rocca
Soprintendenza Archeologia della Puglia
 
Via Duomo, 33
74100 Taranto
 
Al Dr. Giovanni Liviano D’Arcangelo
Assessore all’Industria Turistica e Culturale
 
Via Gobetti, 26
70125 Bari
 
OGGETTO:S.O.S. – Fortezza Svevo-Angioina di Lucera - Puglia
 
Ill.me SS.VV.,
La Commissione Europeaha approvato il programma operativo “Cultura e Sviluppo” 2014 – 2020 cofinanziato dai fondi comunitari (FESR) e nazionali, per un ammontare complessivo di circa 490,9 milioni di euro, che vede il MiBACT nel ruolo di amministrazione proponente e Autorità di gestione.
Il Programma Operativo Nazionale (PON) “Cultura e Sviluppo” 2014 – 2020 è destinato a 5 regioni del Sud Italia - Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia -  ed ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore.
Allo stato attuale, nella Regione Puglia, sono stati individuati i seguenti attrattori: Castello Svevo (Bari), Museo Nazionale archeologico (Manfredonia, FG), Area Archeologica di Manduria (Taranto), Castello Svevo (Trani, BAT), Area archeologica di Egnazia (Fasano, BR).
Dall’elenco riportato in precedenza si evince che la strategia di azione del MiBACT è evidentemente quella di favorire le strutture ben conservate e che non presentano particolari problemi di stabilità, tanto da essere addirittura utilizzate come sede degli uffici della Soprintendenza (Castello Svevo di Bari), mentre quella parte del patrimonio monumentale storico e artistico di rilevanza assoluta presente in Puglia, che è minato da importanti e gravi problemi di dissesto, può tranquillamente andarsene in malora. Me ne dispiace.

Scrivo questa lettera non per una “politica di campanile”, ma per rendere noto a tutti Voi che laddove si doveva decidere, lo si è fatto consapevolmente. Quando una delle Fortezze più vaste d’Europa crollerà irrimediabilmente, nessuno potrà dire “Io non sapevo”, nessuno potrà dire “Sì, lo sapevo, ma non c’erano i fondi”. E nessuno potrà neanche dire “Sì, lo sapevo, c’erano pure i fondi, ma bisognava avviare le progettazioni”: il MiBACT ha anche un progetto di recupero dell’intera Fortezza Svevo-Angioina di Lucera.

Non mi interessa sapere in base a quali parametri, a quali illuminate valutazioni, i responsabili del MiBACT abbiano deciso l’ordine di priorità di quegli interventi, posto che non riuscirei comunque a capire come mai il MiBACT, che dovrebbe porsi come obiettivo assolutamente prioritario quello di salvaguardare il patrimonio storico e artistico del Paese che è maggiormente a rischio, decida di trascurare, consapevolmente e colpevolmente, una situazione così drammatica.
Voglio in ultimo rilevare che l’art. 494 del Codice Penale punisce il disastro colposo con pene severissime, e ritengo che, a questo punto, ricorrano tutti gli elementi psicologici e fattuali che potrebbero configurare il reato in oggetto, essendo ben nota a codesto Ministero la situazione della Fortezza Svevo-Angioina e che, ad ulteriore seppur ultronea conferma, si evince dalla relazione che si allega alla presente.
In conclusione chiedo che le SS.VV. si attivino a prendere, ognuno per le proprie competenze, tutte le urgenti e necessarie misure del caso, con lo scopo di preservare un patrimonio di enorme valore per poterlo tramandare alle future generazioni.
Distinti saluti.   
 
Il Sindaco
Antonio Tutolo

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