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USB Foggia: Sanitaservice, l’ora della verità?




In questi giorni abbiamo letto di tutto sul futuro delle società in house delle AA.SS.LL. pugliesi;  dalla (quasi) certezza che una sua dipartita porterebbe i Lavoratori Sanitaservice (soprattutto quelli del 118) ad essere integrati nell’organico delle AA.SS.LL. a quella che dice: “state sereni” che ci pensiamo noi (frase che è costata la poltrone ad un Presidente del Consiglio).
Sono state dette molte inesattezze sulle società in house una di queste è quella che fa capire dell’esistenza di una sentenza della Corte Costituzionale che ha deliberato la illegittimità delle “internalizzazioni” dei servizi. Niente di più falso! Le uniche sentenze in cui la Corte Costituzionale si è interessata delle società in house pugliesi sono quando ha dichiarato legittimo un articolo della Legge pugliese sul passaggio dei Lavoratori in caso di cambio d’appalto o affidamento del servizio a società in house con la solo eccezione dell’obbligo del riconoscimento del contratto a tempo indeterminato (è facoltà delle parti e non ci può essere imposizione di Legge); l’altra è quella che cassava molti articoli (commi) della Legge di Bilancio del 2013 e che imponevano (quasi per forza) la chiusura delle società partecipate; ma nessuna sentenza ha mai messo in discussione la legittimità delle “internalizzazioni”.

L’unica sentenza (tra l’altro impugnata e messa in discussione da altre sentenze di altri TAR)  contraria alle società partecipate è quella del Consiglio di Stato del Gennaio scorso con la quale si dava ragione ad un’azienda che aveva perso la gallina dalle uova d’oro perdendo l’appalto di alcuni servizi nella ASL di Brindisi.
Nessuno, però, che entra nel vivo della vera questione che è quella delle malefiche “Linee Guida sulle società in house” volute dall’allora assessora Gentile e da buona parte della Giunta Vendola e che porteranno, in modo quasi naturale, alla morte delle società in house per come sono state scritte.
Quelle Linee Guida, è bene ricordarlo, furono accettate (e difese) da tutte le OO.SS. presenti ai vari incontri in assessorato e la USB, da sola, mobilitò i Lavoratori anche con scioperi regionali ed oggi più di ieri siamo convinti che solo una riscrittura delle Linee Guida possono dare un futuro ai Lavoratori ed alle società in house il resto sono … chiacchere.
Le norme nazionali per l’assunzione nel pubblico impiego non permettono quel tipo di passaggio paventato da una O.S. a meno che tutti insieme ( ma dubito delle loro volontà) non decidiamo di far riscrivere quelle regole e per farlo bisogna avere pazienza, tempo e forza per lottare visto che negli ultimi tempi il settore del Pubblico Impiego è quello più massacrato dai vari Governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni.
La USB, in continuità con quanto fatto sinora, chiamerà alla mobilitazione i Lavoratori delle Sanitaservice, per ricordare al Presidente Emiliano quanto promesso nell’incontro di Foggia del Marzo scorso. Con la speranza che anche le altre OO.SS. prendano coscienza che è l’unica strada per tutelare i Lavoratori delle Sanitaservice.

Foggia, 13/09/2015
USB Foggia

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