POLITICA Comune         Pubblicata il

I consiglieri di opposizione denunciano la mancata messa a disposizione della documentazione relativa agli argomenti in discussione al consiglio di Lucera


Giuseppe Bizzarri


Riceviamo e pubblichiamo

Al sig. Presidente del Consiglio comunale di Lucera
per conoscenza  A Sua Eccellenza il Prefetto della Provincia di Foggia
 
Sig. Presidente,
prima dell’inizio dei lavori consiliari, i sottoscritti consiglieri di opposizione intendono effettuare la seguente comunicazione.
Ancora una volta, in occasione della convocazione del consiglio comunale, deve essere rilevata la violazione del disposto dell’art.  14  del regolamento comunale istituito per il suo funzionamento, che prevede, come e’ noto, che la documentazione relativa agli argomenti in discussione, debba essere messa a disposizione dei consiglieri almeno cinque giorni prima della data fissata per la seduta.
Tale situazione rappresenta ormai una costante dei lavori consiliari, che hanno visto celebrarsi consigli in cui addirittura la consegna, ad esempio, di pareri del collegio dei revisori avveniva pochi minuti prima della discussione su argomenti complessi e delicati quali quelli connessi al bilancio comunale.
Tale situazione, sig. Presidente, rappresenta una vera e propria mancanza di rispetto delle prerogative e del ruolo dei consiglieri comunali, che vengono  relegati ormai a numeri, dimenticando che gli stessi, invece, dovrebbero esercitare innanzitutto in questo consesso, un ruolo politico di primaria importanza nella gestione dell’amministrazione della città.
Abbiamo tollerato per un anno queste violazioni, nella speranza che si trattasse dei normali problemi di organizzazione che, all’inizio del mandato, ogni nuova amministrazione può incontrare.
Abbiamo, per senso di responsabilità, evitato di sollevare eccezioni formali sul rispetto delle norme regolamentari che pure questa amministrazione ha contribuito ad emendare.
Avremmo potuto impugnare  l’esito di sedute delicate, quali quelle relative alla dichiarazione del pre- dissesto o dell’approvazione del piano di riequilibrio previsto dall’art. 243 bis del testo unico degli Enti locali, il che avrebbe determinato la paralisi dell’azione amministrativa della citta’, addossandovi legittimamente le colpe della vostra disorganizzazione.
Non lo abbiamo fatto, lo ripetiamo, solo per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini in nome dei quali ci troviamo qui ad operare.

Ci siamo limitati ad avvertirvi che questa situazione non poteva proseguire; vi abbiamo chiesto di mutare atteggiamento.
Lo abbiamo chiesto formalmente a tutta la coalizione di governo, non soltanto al Presidente del consiglio: quella coalizione di governo che si è presentata come composta da paladini della legalità e della trasparenza ma che, a distanza di un anno dall’insediamento, si sta dimostrando assolutamente insensibile a tali proclami.
E’ forse rispetto della legalità consegnare i documenti del consiglio, in violazione delle norme che ne regolano il funzionamento?
Puo’ definirsi trasparente il comportamento di chi di fatto impedisce ai consiglieri comunali di espletare al meglio la propria funzione, omettendo di consegnare loro, in tempo utile,  i documenti su cui dovranno discutere nell’adunanza?
Ciò che maggiormente sorprende e’ che tale comportamento promani innanzitutto da alcuni consiglieri che, all’opposizione nella passata amministrazione, si lamentavano in modo anche rumoroso ed importante, delle violazioni di questi principi che, prima di essere normativi, dovrebbero esser di buon senso.
Che fine hanno fatto le sue fragorose lamentele rivolte ai passati amministratori, sulla mancata comunicazione ai consiglieri addirittura degli atti con cui venivano instaurati in danno del comune, procedimenti giudiziari, sig. Sindaco?
Ha dimenticato anche queste cose, oltre a tutti i suoi cavalli di battaglia di quando faceva opposizione?
Vi rendete conto che tale comportamento, oltre a dimostrare mancanza di rispetto del ruolo dei consiglieri, manifesta una evidente incapacità di organizzazione del lavoro?

Vi rendete conto che, per fare un esempio, all’ordine del giorno dell’odierno consiglio, vi sono dei regolamenti che sono stati già approvati in fretta e furia dal consiglio in un’altra seduta, senza neppure passare nella competente commissione?
In quella occasione vi avvertimmo che le disposizioni regolamentari che stavate approvando, contrastavano con norme di grado sovraordinato e che, dunque, saremmo stati costretti a modificarle. Ma nulla, le avete approvate lo stesso.
Poi, in commissione avete dovuto ammettere, sia pur tacitamente, che avevamo ragione ed avete dovuto apportare le modifiche che approdano oggi in consiglio.
Lo stesso si è verificato con il regolamento delle trasmissioni del consiglio comunale, copiato integralmente da un altro comune, anche nella parte in cui contrasta con la costituzione, approvato in tutta fretta e mai applicato, per evidenti ragioni di inettitudine.
Ed allora, sig. Presidente,  non sarebbe stato meglio rispettare il ruolo ed il lavoro dei consiglieri, consentendo loro di affrontare con la dovuta serenità ed attenzione gli argomenti,  così da evitare un lavoro inutile e figure barbine dinanzi alla cittadinanza?
Ma le violazioni del ruolo e delle prerogative dei consiglieri comunali, non finiscono qui.
E’ forse necessario ricordare che vi sono interrogazioni avanzate per iscritto, cui a distanza di mesi ancora non perviene alcuna risposta?
Vogliamo parlare del fatto che, ad esempio, la commissione bilancio, pur in una fase così delicata della vita contabile del Comune, si riunisce forse una volta al mese e non è messa a conoscenza di tutti gli snodi fondamentali di tale complicato  periodo?
Le commissioni consiliari, signor Presidente, sig. Sindaco, e signori consiglieri , non sono solo il luogo dove si rubano i soldi ai cittadini, maturando illeciti importi corrispondenti a non dovuti gettoni di presenza; sono soprattutto il consesso in cui si svolge il ruolo del consigliere comunale, che ha, proprio in tali occasione, la possibilità di confrontarsi in modo costruttivo (e spesso più sereno che in altri contesti) con i colleghi e con i funzionari comunali, sulla complessiva vita amministrativa dell’Ente.
Il consigliere comunale non è solo un soggetto a cui chiedere di venire in consiglio per mantenere il numero legale della seduta  o per alzare la manina in occasione delle votazioni.
Il consigliere comunale, cari colleghi, non serve a trasportare libri da un locale  all’altro: non siamo stati eletti per postare sui social network le fotografie ritraenti l’esercizio della nostra buona volontà, magari nella speranza di coprire il vuoto totale dell’azione amministrativa; speranza peraltro rivelatasi  vana, come il disastroso esito delle elezioni regionali ha dimostrato.
Né potete pensare di fare differenze di dignità fra maggioranza e minoranza, pur nella ovvia distinzione delle posizioni.
Il ruolo del consigliere di opposizione è importante quanto quello dello maggioranza. Chi siede in consiglio comunale come componente del gruppo di minoranza ha il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, di dare suggerimenti e anche aiuti, se necessario, nell’interesse della collettività.
La maggioranza ha il dovere morale di ascoltare e favorire la partecipazione di chi rappresenta la minoranza e deve creare le condizioni di dialogo e di ascolto.

Il consigliere, dunque, svolge innanzitutto un preminente ruolo politico e lei Presidente, deve esserne il supremo garante.
L’abbiamo richiamata più volte all’esercizio della Sua funzione.
Ma dobbiamo purtroppo registrare che, ancora una volta, sembra che Le sfugga l’importanza e l’autorevolezza del Suo compito, appiattito come e’ sulle posizioni del Sindaco, sempre e comunque, anche quando si rende conto che alcuni comportamenti sono oggettivamente indifendibili.
Ed allora, oggi noi, per protesta, non parteciperemo ai lavori del consiglio e lo facciamo, ancora per senso di responsabilità, in occasione di una seduta che non è determinante per la vita dell’Ente, sempre nell’ottica del rispetto per i diritti dei cittadini.
Ma ci allontaniamo, non senza chiedervi di rinviare la discussione sugli argomenti posti all’ordine del giorno, ad altra data che consenta il rispetto dei termini di cui al suddetto regolamento.
Se ciò non avvera’, questa volta valuteremo la possibilità di azioni di maggiore forza, nell’interesse del ruolo che rivestiamo e che - lo ripetiamo ancora una volta -  è Suo compito, sig. Presidente tutelare.
Il presente documento verrà inviato al Prefetto per ogni  Sua opportuna determinazione.

Luigi Carmine Ziccard i-  Leonardo Del Gaudio - Vincenzo Iannantuoni - Marina Petroianni

Pasquale Dotoli - Fabio Valerio - Tonio De Maio - Simona Dell’Osso - Giuseppe Bizzarri

Torna indietro
Stampa
© Lucerabynight.it e una realizzazione mediaweb-grafic